Quella notte lontana, a Betlemme, quando nacque il Bambino che cambiò il mondo, bivaccavano, assonnati e infreddoliti sulle pietrose colline poco più su della grotta della Natività, degli uomini rudi avvezzi alla fatica. Erano pastori, custodi di greggi.
Quella notte, come tante notti, coperti da umidi pesanti pastrani, si scambiavano scarne parole; forse pure i loro pensieri erano scarni, dimentichi perfino di Dio, al cui amore da tempo avevano smesso di credere.
Non ne parlavano, di quella mancanza, la percepivano soltanto come dolore.
Ed ecco, quella notte, e fu davvero all’improvviso, nell’oscurità gelida appena smorzata dai falò in disfacimento, tra i loro rigidi silenzi, avvenne qualcosa. Arrivò qualcuno.
“Un angelo del Signore si presentò
davanti a loro
e la gloria del Signore
li avvolse di luce.
Essi furono presi da grande spavento,
ma l’angelo disse loro:
«Non temete,
ecco vi annunzio una grande gioia»”. (Lc 2,9ss).
Una grande gioia!
Una grande gioia.
Che ne sapevano, loro, della gioia?
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Commenti disabilitati su “La notte in cui iniziò la nostra salvezza” di Maria Cristina Manca scrittrice. . Leggi tutto
Dato l’analfalbetismo di ritorno il 90% degl’italiani non si è accorto del cosiddetto scandalo Vaticano durato secondo il costume giudiziario italiano troppi giorni: mancava giusto l’esame della carta igienica con cui gl’imputati e i magistrati hanno provveduto alla bisogna. Comunque è merito di questo tribunale divenuto Vaticano la conduzione del dibattimento e finalmente la conclusione. Ovviamente di primo grado. Speriamo che entro qualche annetto inizi e si concluda il secondo grado e, infine, la cassazione.
I personaggi starebbero a pennello in una commedia di Pirandello o forse anche di De Filippo.
Prelati, finanzieri e immobiliaristi, manco a farla a posta di chiara fama e con relazioni con le più famose banche e bancarottieri nazionali e internazionali. Qualche agente segreto in relazione, a suo dire, con i più quotati agenti segreti internazionali allo scopo di pretendere per la liberazione di una una religiosa sequestrata dai Mau Mau la discreta sommetta di oltre mezzo milione di euro.
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Commenti disabilitati su “Ma ne valeva la pena questo processo per la perdita di cento milioni? Senza mettere all’asta nessuna opera d’arte, con un pò di fede prima o poi i soldi sarebbero rientrati.” Fulgenzio Saetta . Leggi tutto
Il cardinale Angelo Becciu non ci sta. Il tribunale del Vaticano lo ha condannato a 5 anni e mezzo di reclusione nello scandalo del palazzo di Sloane Avenue a Londra oggi sarà ospite a Cinque Minuti su Rai1 per difendersi. Mentre ieri il fratello Mario ha professato la sua innocenza in un’intervista al Tg1. Ma anche la sua presunta “Dama” Cecilia Marogna, arrestata e poi processata e condannata a tre anni e mezzo di reclusione, professa la sua innocenza. La manager sarda è finita sotto accusa per un bonifico di 575 mila euro che doveva servire a liberare una suora rapita in Mali. E che ne avrebbe spesi 436 mila per acquistare borse di Prada e Louis Vitton, una poltrona Frau e cosmetici Chanel. Oltre ad aver soggiornato a Ibiza, Bormio e alle Terme di San Pellegrino.
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Commenti disabilitati su “Il Cardinal Becciu e Cecilia Marogna: Omnia munda, mundis!” di Fulgenzio Saetta . Leggi tutto
Abbiamo accennato a Perla-Asca l’uccello di Rovo del Vaticano, ora vediamo un altro protagonista, anzi il diavolo che ha intinto le mani nell’acquasantiera dei Sacri Palazzi. Il nome è u n vero poema dato che va d’accordo con l’aggettivo sassarese futtibecciu. Giusto Raffaele Mincione, finanziere e immobiliarista fattosi a Londra e poi in mezza Europa, ma il colo grosso lo ha fatto alla sassarese:futtibecciu.
Vediamo questo genietto della finanza o se volete “dell’imbroglio” nato nel 1965,
Chi è Raffaele Mincione? È tornato a circolare anche il nome della WRM Group del finanziere classe 1965 con riferimento agli incontri in programma dell’avvocato Eugenio Bissocoli, l’esperto che affianca in qualità di mediatore indipendente il CdA della Sampdoria nella procedura della composizione negoziata della crisi del club blucerchiato.
Mincione, il cui nome è circolato già a partire da questa estate, sarebbe sostanzialmente interessato al patrimonio immobiliare romano della famiglia Ferrero e la Samp ci entra in mezzo di conseguenza. Ma il nome del finanziere è emerso spesso negli ultimi mesi nelle cronache finanziarie e giudiziarie soprattutto per il caso legato all’indagine in Vaticano.
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Si narra che la gola profonda di questo brutto affare vaticano che ne esce pulita come l’acqua cristallina delle fontane romane sia il Perla-Asca, un elegante monsignore che obbedisce come Fantozzi a tutte le sollecitazioni peccaminose del sardo pattadese suo capo ufficio. In mezzo a tutta una serie di malavitosi che emergono dal processo vaticano carichi di varie condanne emerge la limpida coscienza di questo comasco che in sardo diremmo “ruffiano” non per esser stato un mezzano d’intrecci amorosi, ma piuttosto perché come un Fantozzi vendicativo decide di vuotare il sacco. Con chi? Forse direttamente col Papa o coi suoi segretari. Oggi, limpido e finalmente pago, ne esce pulito senza pagare cinque centesimi di penale. Lui, come i kapò dei campi di concentramento, ha la coscienza a posto.
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Come ogni anno l’8 dicembre la Chiesa celebra l’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, il dogma, cioè la verità di fede, per cui la Madonna non è stata “toccata” dal peccato originale, ma è stata preservata sin dal primo istante del suo concepimento.
Milioni di statue raffhgurano nelle chiese e fuori delle chiese la statua
dell’Immacolata Concezione cioè di Maria concepita senza peccato.
L’Immacolata Concezione è un dogma della Chiesa cattolica, proclamato da papa Pio IX l’8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.
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Pinerolo 21/11/2023
Qui mi trovo in piazza Aivs accerchiato da bei giardini, con alberi numerosi: faggi,castagni,salici e innumerevoli pini, che fanno cornice a numerosi vicini!
Mentre nel natio paese entrando nello stradone ad est si notano allineati vecchi pini, dalla alta chioma, dove anticamente esisteva una entrata con cancello in legno, per passaggio del proprietari Nobile uomo, Dottor Crixoni, lo ricordo col saluto gentile rivolto ai passanti.
Attualmente in quel luogo passano tante macchine in carosello salutando gli appiedati con gesticolazioni di mano non accorgendosi che ytascyrano i modi di mancata gentilezza lasciata alle spalle.
Da parte mia sarebbe piaciuto vedere passare gente con dimeno spicci.
Il paese che ho, lasciato era diverso che emanava profumi dai cammini acesi; di frittelle, dolci di diverso genere, adesso quei focolai sono tutti spenti! come vedi cambiano i tempi.
Giovani che al posto di amarsi divengono violenti opprimendo donne che non amano!
Mi chiedo dove si sta andando con questi personaggi che compiono atti incomsulti.
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Diversamente dal testamento di Donna Gerolama Tedde Delitala in Delitala quello della sorella, probabilmente di 11/12 più piccola di lei, è più ampio e arioso ed è redatto in lingua spagnola nonostante la presenza trentacinquennale dei Savoia in Sardegna.
In un primo momento i sabaudi volevano imporre la lingua italiana che essi stessi non parlavano preferendo usare il francese, data la loro origine savoiarda. Per questo motivo mandarono il gesuita Giovanni Maria Battista Vassallo ad insegnare Rettorica italiana presso l’Università degli studi di Cagliari. Si resero conto che un’operazione del genere non era fattibile visto che in tutti gli uffici pubblici e notarili e presso gli ordini religiosi e le stesse congregazioni religiose parlavano il castigliano o il catalano e la maggior parte delle popolazioni dei centri rurali si esprimeva in lingua sarda con le sue varianti del Nord, del Centro e del Sud dell’Isola, a sé stanti il Gallurese dell’omonima regione storica, il Catalano di Alghero e il Tabarchino di Carloforte.
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