“Il contributo di Vittorio Angius al “Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna” di Goffredo Casalis” di Luciano Carta
1. La genesi del “Dizionario”.
Alla fine del 1833 usciva a Torino il 1° volume del Dizionario geografico storico statistico commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna compilato dal sacerdote Goffredo Casalis (Saluzzo 1781-Torino 1856). Alla realizzazione di questa monumentale opera, che già negli anni Cinquanta dell’Ottocento veniva considerata come “miglior Dizionario, che forse possedesse il Piemonte”[1], il Casalis aveva dedicato quasi un trentennio e terminava l’opera in 26 volumi, suddivisi in 29 tomi[2], poco prima della morte. Tra il 1856 e il 1857 Paolo Camosso, collaboratore del Casalis ed erede della proprietà e dei diritti dell’opera, aggiungeva due volumi diAppendici, il 27° e il 28°, interamente dedicati alle integrazioni suggerite da numerosi eruditi ed estimatori e soprattutto ad una nuova esposizione delle voci contenute nel 1° volume del Dizionario, relative ad alcune città dei territori di Terraferma dello Stato sardo, che nell’originaria redazione erano state giudicate “troppo concise e non rispondenti all’ampiezza con cui per lo più erano trattate le altre nei volumi successivi”[3].