1 Aprile 2023 - Categoria: letteratura sarda

“Contributo alla storia del Carmelo di Chiaramonti di Mauro Maxia” a cura di Angelino Tedde, Andreina Cascioni, Giovanni Soro

Nella rivista 91 RION, XXIX (2023), 1, 91-111 è pubblicato un importante contributo di Mauro Maxia, articolo apparso anche nel suo sito sulla storia del Carmelo di Chiaramonti.
Il Monastero venne demolito negli anni sessanta, lasciando per fortuna intatta la chiesa con la pala d’altare centrale. Nel tempo si sono aggiunte le cappelle patrizie dei Budrone,con sulla nicchia la staua di San Sebastiano, dei Falchi e da ultima nel 1717 quella dei Tedde Delitala. In essa giacciono sia la nobildonna Gerolama Delitala Tedde, che fece costruire dai Carmelitani la cappella patrizia in tempi assai veloci dal momento che la finanziatrice giacque in un deposito dentro un “baùl”  in attesa della fine della costruzione della cappella dedicata a Sant’Antonio di Padova,

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30 Marzo 2023 - Categoria: letteratura sarda

Acquerelli di prof. Paolino Urgias e memoria del Convento del Carmelo di Chiaramonti di Angelino Tedde

Il nostro professore di Matematica Paolino Urgias, dopo il matrimonio contratto con una chiaramontese , si trasferì a Olbia dove visse e dove è passato ultranovantenne a miglior vita.
Oltre al ricordo degli studenti di Olbia abbiamo avuto la fortuna di rintracciare alcuni acquerelli su alcuni monumenti di Chiaramonti. In particolare  preziosi  sono quelli che ci hanno lasciato sia in paese sia  ad Olbia presso i suoi due figlioli che ivi risiedono.
Riportiamo qui alcuni passa del libro scritto da Antonio Ledda sui Carmelitani in Sardegna

Antonio Ledda, Breve Storia dei Carmelitani, Stadium app, Muros 2007

Le prime tracce sicure della presenza dei Carmelitani in Sardegna risalgono ai primi anni del Cinquecento e precisamente al 26 maggio 1506 quando un ricco possidente, di nome Salvatore, del quale non si conosce altro offrì allo spagnolo padre Pietro Terrase, priore generale dell’ordine carmelitano di antica osservanza, la chiesa di san Pietro di Bosa e quella di santa Lucia di Trillu.

Il priore generale accettò l’offerta e incaricò lo spagnolo fra Silvestro di Stobel (nelle vesti di superiore) e altri tre religiosi della Catalogna, di recarsi in Sardegna per impiantarvi una nuova fondazione dell’ordine carmelitano, con facoltà di ricevere novizi e ammetterli alla professione.

Questi fissarono la propria dimora nei dintorni di Cagliari in un monastero in disuso, situato sul colle di sant’Elia, nelle vicinanze della Torre della Lucerna.

L’effettiva nascita e diffusione del Carmelo nell’isola coincise però con l’arrivo nel 1559 dei due carmelitani spagnoli padri Pietro e Felice, che in quella località fondarono il primo convento dell’ordine in Sardegna[1] (vedi nota 27  alla fine del VI cap.).

I sardi non si trovavano in condizioni molto felici,  quando i due carmelitani arrivarono nell’isola: i barbareschi continuavano ad infestare le coste sarde, (e non solo le coste), contadini e pastori nonostante ricavassero tanto poco dalla loro terra da essere ai limiti della sussistenza, erano caricati  di balzelli tanto dal governo spagnolo quanto dai feudatari sardi  e spagnoli.

Il pericolo  dei razziatori musulmani era sempre presente, ma divenne particolarmente incombente dopo il 1553 quando, con la caduta della rocca di Bonifacio (Corsica) in mano ai francesi, alleati dei turchi, questi ultimi poterono disporre di ottime basi per le razzie nella nostra isola.

Gli assalti s’intensificarono maggiormente in seguito alla sconfitta nel 1560 della flotta del viceré di Sicilia, duca di Medinacaele, da parte dell’armata di Dragut presso l’isola di Gerba: nello stesso anno fu saccheggiato il paese di Narbolia e poco tempo dopo nove galere turche assediarono la fortezza di Castellaragonese.

Nonostante la sconfitta subita dalla loro flotta nelle acque di Lepanto nel 1571 i mussulmani assaltarono il paese di Siniscola, mentre l’anno successivo trecento corsari tentarono l’assalto al paese di Villanova Monteleone, ma furono sconfitti dagli abitanti e dovettero fuggire dopo aver lasciato sul terreno più di cinquanta morti e numerosi prigionieri.

Sorte diversa toccò invece agli abitanti delle ville di Quartu, Quartucciu e Pirri che dovettero subire il saccheggio.

Nel Seicento la costruzione delle torri costiere fece diminuire il numero delle incursioni, ma non lo eliminò del tutto.

Nonostante il pericolo dei pirati che incombeva continuamente, soprattutto nelle zone costiere, i padri carmelitani Pietro e Felice animarono ancora di più la festa di sant’Elia che ogni anno il 16 luglio riempiva di fedeli l’intero promontorio.

Questi fedeli partivano con carriaggi, cavalcature e a piedi dai loro paesi fin dalle prime ore della notte precedente, (iniziando una tradizione che sarebbe durata in molti centri sardi fin quasi ai nostri giorni), per partecipare alle prime funzioni religiose che si celebravano in chiesa fin dalle prime luci dell’alba e che continuavano durante il giorno con solenni processioni.

La vicinanza del mare però rappresentava un pericolo, dovuto alle scorrerie dei barbareschi che con veloci incursioni continuavano ad assalire gli abitanti delle zone costiere e potevano profittare dell’annuale ricorrenza festiva in cui si concentrava un gran numero di persone.

I mussulmani erano informati sulla data di queste feste da rinnegati sardi che, dopo essere stati fatti prigionieri e venduti nel Nord Africa, avevano cercato nell’apostasia una via di scampo alle proprie sofferenze, mentre altri erano stati spinti dal desiderio di conseguire prestigio, onori e ricchezze che mai avrebbero potuto ottenere nella società d’origine.

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16 Marzo 2023 - Categoria: letteratura sarda

“Mort’in coro, m’han s’amore” di Anonimo,musicata da Andrea Denanni

                              Poesia

Un’istell’ a mesanotte – l’apo intesa ninniende, a donzi muttu fit nende

 mort’in coro, m’han s’amore….

  1. A manzanu su lentore – in sos padros appo bidu, fit de lacrimas

fioridu – mort’in coro, m’han s’amore….

  1. A su nidu retirende – non bidiat unu putzone, e fit piant’e passione

mort’in coro, m’han s’amore….

                 Traduzione

  1. Una stella a mezza notte – l’ho sentita ninnando, ad ogni canto ripeteva dicendo – morto in cuore, mi è l’amore….
  2. Al mattino la rugiada – nei prati ho visto, di lacrime fiorita – morto in cuore, mi è l’amore….
  3. Al nido rientrado- non si vedeva un uccello, era pianto di passione- morto in cuore, mi è l’amore….

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10 Marzo 2023 - Categoria: letteratura sarda

Visite dalla Francia nella settimana scorsa su accademiasarda.it a cura di Shunt-Stat

Luogo Andamento Visite %
Non disponibile 22 64,71
Saintes 3 8,82
Paris 1 2,94
Mérignac 1 2,94
Nancy 1 2,94
Bastia 1 2,94
Perpignan 1 2,94
Lafitte-Vigordane 1 2,94
Marseille 1 2,94
Pont-Sainte-Maxence 1 2,94
Saint-Jean-de-Vedas 1 2,94

 

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23 Febbraio 2023 - Categoria: letteratura sarda

“Le università papali: mappa degli atenei romani “di Enrico Lenzi

Ventidue realtà educative a livello accademico, che con i 221 tra centri collegati e istituti affiliati diventano una presenza diffusa in tutto il mondo. È la fotografia del mondo accademico pontificio presente a Roma, che emerge dal Rapporto 2022 promosso dalla Conferenza dei rettori delle università e istituzioni pontificie romane (Cruipro) – presieduta dal rettore della Pontificia Università della Santa Croce, Luis Navarro – e che arriva a pochi giorni dall’udienza che papa Francesco vuole concedere a queste realtà educative il prossimo 25 febbraio. Un incontro che si colloca a cinque anni dalla promulgazione della nuova Costituzione apostolica sulle università e facoltà ecclesiastiche, la «Veritatis gaudium», scritta da papa Francesco.

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14 Febbraio 2023 - Categoria: letteratura sarda

Bollettino delle visite ad accademiasarda.it dagli Stati Uniti e dalla Federazione Russa a cura di Shuny-Stat

 

Stati Uniti

Luogo

 

 

Andamento

 

 

Visite

 

 

%

Non disponibile 19 52,78
Council Bluffs 2 5,56
Las Vegas 2 5,56
New York 2 5,56
Non disponibile (California) 2 5,56
North Charleston 2 5,56
Miami 1 2,78
Portland 1 2,78
Roebling 1 2,78
Steubenville 1 2,78
Non disponibile (Connecticut) 1 2,78
Orange Park 1 2,78
Brunswick 1 2,78

Federazione Russa

Luogo Andamento Visite %
Moscow 2 33,33
Gatchina 1 16,67
Yegor’yevsk 1 16,67
St Petersburg 1 16,67
Krasnoyarsk. 1
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28 Gennaio 2023 - Categoria: letteratura sarda

“La figura e le azioni di Giovanni Fais e della moglie Baingia Unali” di Angelino Tedde, Andreina Cascioni, Giovanni Soro

La figura e le azioni di Giovanni Fais  bandito fazionario e della moglie Baingia Unale.

Abbiamo già detto del primo delitto di cui si è macchiato il bandito cioè l’uccisione, in concorso col fratello Antonio, che ci rimise la vita,  di don Giommaria Tedde che pare avesse molestato, non sappiamo esattamente in che modo, la giovane diciottenne nobildonna Lucia Tedde Delitala e la faida che ne venne fuori da parte dei  Delitala contro i Tedde [1].

Questo delitto lo fece indubbiamente colludere con la fazione dei Delitala e in particolare con Donna Lucia.
Lo stesso reato gli procurò la condanna a morte da parte dei giudici del Tribunale di Sassari che lo avviò decisamente alla vita di fuorilegge [2].

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16 Gennaio 2023 - Categoria: letteratura sarda

Bollettino delle visite dell’ultima settimana su accademiasarda.it dalle Regioni Italiane a cura di Shinu-Stat

Sardegna 709 35,36
Non definito 384 19,15
Lombardia 215 10,72
Lazio 210 10,47
Toscana 90 4,49
Piemonte 83 4,14
Emilia Romagna 70 3,49
Campania 51 2,54
Veneto 42 2,09
Sicilia 41 2,04
Puglia 32 1,60
Liguria 21 1,05
Marche 11 0,55
Abruzzo 10 0,50
Umbria 10 0,50
Friuli Venezia Giulia 8 0,40
Calabria 7 0,35
Trentino Alto Adige 6 0,30
Molise 3 0,15
Basilicata 2 0,10

 

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