Categoria : filologia

L’etimologia del nome della città etrusca di Perugia di Massimo Pittau

 

Perugia

Del nome della città etrusca di Perugia noi conosciamo la forma latina Perusia ed inoltre quella del suo aggettivo etnico Perusinus «Perugino», mentre non conosciamo la forma propriamente etrusca. Dell’etnico però probabilmente conosciamo una variante, caratterizzata dal noto suffisso etr. –AX: PHERSENAX(-S) «Perugino», che compare nella famosa stele del guerriero [A]VELE FELUSKE «Aulo Falisco» (M. Pittau, I Grandi Testi della Lingua Etrusca tradotti e commentati, Sassari 2011).

L’etimologia del toponimo Perugia fino al presente risulta del tutto sconosciuta, dato che non si può assolutamente accettare quella macchinosa prospettata da Giuliano Bonfante, riassunta nel Dizionario di Toponomastica – storia e significato dei nomi geografici italiani (a cura di G. Gasca Queirazza, C. Marcato, G. B. Pellegrini, G. Petracco Sicardi, A. Rossebastiano, Torino 1990).

In termini di comparazione interna alla lingua etrusca io faccio notare che Perusia è molto probabilmente corradicale col nome del famoso re di Chiusi Porsenna, che in latino suonava anche Porsinna, Porsina e pure Porsĕna (Orazio, epod. 16.4; Marziale, 1.21.6) e in etrusco suonava probabilmente PHURSETHN(-EI) (per l’alternanza p/ph vedi DICLE, cioè M. Pittau, Dizionario Comparativo Latino-Etrusco, Sassari 2009, pag. 13, 3).

Siccome il nome di questo re etrusco giustamente è stato già interpretato come un semplice appellativo, io dico che questo può essere facilmente accostato all’appellativo etrusco-latino persona, che significava «maschera di teatro, attore, personaggio».

Il lat. persona viene fatto derivare dall’appellativo etr. PHERSU (Ta 7.4, 11) «attore, personaggio» [cfr. gentilizio PERSU, cui corrisponde quello lat. Personius (RNG) (suff. -ũ/–on-; DICLE 13)]. Per spiegare esattamente l’esito fonetico dell’appellativo latino si deve supporre che quello etrusco venisse pronunziato con la vocale -U fortemente nasalizzata (M. Pittau, La Lingua Etrusca – Grammatica e lessico, 1997, § 11).

C’è in proposito da precisare che non è affatto sicuro che l’appellativo etrusco derivi da quello greco prósopon «faccia, viso, aspetto», come molti sono soliti sostenere, mentre è possibile una semplice influenza tra i due per una associazione di idee (Ernout A. – Meillet A., Dictionnaire Étymologique de la Langue Latine, IV édit., IV tirage, Paris 1985 s. v.).

Se la connessione tra l’appellativo etr.-lat. persona col nome individuale Porsenna è esatta, se ne deve dedurre che, dunque, in realtà Porsenna significava «Personaggio, Grande Personaggio», cioè praticamente «Principe».

E dato che anche la connessione tra Porsenna e Perusia appare abbastanza stringente, se ne può con verosimiglianza dedurre che, dunque, Perusia significava «Città del Personaggio o del Principe», significava cioè «Principato».

D’altra parte è anche possibile che il nome individuale Porsenna, piuttosto che con Perusia, sia da connettere con l’etnico Perusinus, avendo pertanto il significato originario appunto di «Perugino, nativo di Perugia». Però, anche in questa ipotesi, la validità della quadruplice connessione persona-Porsenna-Perusia, Perusinus non verrebbe affatto turbata.

Per finire faccio notare che la connessione di questi quattro vocaboli in ordine alle loro vocali è del tutto assicurata dalla conoscenza che abbiamo ormai acquisito sulla reciproca corrispondenza vocalica tra l’etrusco e il latino, come risulta dal citato Dizionario Comparativo Latino-Etrusco, pag. 13).**

 

Massimo Pittau

www.pittau.it

** Articolo che verrà pubblicato in uno dei prossimi fascicoli della rivista fiorentina «Il Governo delle idee», Edizioni della Meridiana, via Pisana 707, 50143 Firenze, tel. 055/7131812.

 

 

Commenti

  1. Non sono un esperto in materia, ma tempo fa ho letto da qualche parte un’interpretazione del termine completamente diversa: stando all’autore dell’articolo, di cui purtroppo non ricordo il nome (ma che cercherò), la parola derivava dall’etrusco “Per-us”, ovvero: “Attraverso lo stretto sentiero”.

    L’argomentazione era suffragata dal fatto che il sito ove si suppone sia sorta la città di Perugia, naturale connessione fra l’Etruria Meridionale della Costa Tirrenica e quella Settentrionale sull’Adriatico, era ubicato nei pressi di un valico con accesso piuttosto difficoltoso per i mezzi del tempo.

    I Romani lo latinizzarono in “Perusia”, e durante il Medioevo si deformò nel latino volgare di “Peroscia”. L’apertura vocalica della “o” subì un nuovo restringimento in “u”, dovuto probabilmente ai vari passaggi etnici (e dunque linguistici) di potere succedutisi nel Feudo, ritornando ad assumere connotati sonori più simili alla versione originaria, rotacizzando però le consonanti “sc” in “g” (un po’ come alcune parole rumene o portoghesi di origine latina, che in determinate aree geografiche si pronunciano così veloci da fondere due consonanti in una sola), per assumere così la versione attuale.

    Altri ancora attribuiscono invece il termine alla latinizzazione verbale della sede di maggior concentrazione della popolazione degli “antichi Osci”, ovvero “(sedes)PER OSCII”, autoctoni centro-italici al pari degli Equi, dei Volsci e degli Umbri.

    Per assonanza con la lingua italiana, m’è venuto da pensare che se così fosse, allora anche la parola “USCIO”, e dunque il verbo “USCIRE” potrebbero derivare dal termine etrusco “US” (pronunciato guarda caso: “USC”), indicando di fatto un “ingresso” che non potremmo che definire “stretto”, poichè riservato al passaggio di sole persone. E per giunta una per volta…

    Massimiliano
    Luglio 25th, 2011
  2. “”I tentativi di etimologia del toponimo Perugia che Lei ha indicato sono semplicemente “dilettanteschi” ed anche “dilettevoli”. Massimo Pittau””

    scriptor
    Luglio 26th, 2011
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