Anche noi abbiamo un sogno! – Un gruppo ecclesiale dell’Antonianum di Padova
Da un amico, che vuol mantenere l’anonimato, ci viene chiesto di pubblicare questo documento, predisposto e scritto in polemica con la gerarchia ecclesiastica, da un gruppo (non sappiamo quanto esteso) ecclesiale dell’Antonianum di Padova e sottoscritto da parecchie persone col solo nome e cognome, qualcuno si firma anche 5 volte. Vengono chiamati in ballo anche dei fraticelli francescani che andremo a verificare e soprattutto gli assistenti spirituali del gruppo che sono i gesuiti di Padova che non firmano. Il documento, ripeto, ha l’adesione da una congerie di nomi e cognomi, da un capo all’altro dell’Italia, delle più svariate posizioni religiose e politiche, almeno quei pochi che si firmano al completo.Non manca l’adesione di qualche blog, politicamente orientato contro il Primo Ministro come rispettosamente lo chiamano.
Finché si rispetta la buona creanza non abbiamo problemi ad accogliere proclami o contributi di qualsiasi provenienza, ma è l’ultima volta che pubblicheremo un contributo, segnalatoci pure da amici, che resta in sostanza anonimo. Per deontologia i pezzi vanno firmati dall’autore o dagli autori che ce li mandano.
ANCHE NOI ABBIAMO UN SOGNO!
Dirà che coinvolgere minorenni in questo mercato sessuale è, se possibile, ancora più sconcertante.
Dirà che chi col denaro vuol comprare tutto, col potere vuol essere al di sopra delle leggi, con i sotterfugi evita continuamente di rendere conto dei propri comportamenti, costui propone e vive una vita che è all’opposto di quanto insegna il nostro maestro Gesù.
Per evitare ambiguità dirà chiaramente che questa persona è il nostro Primo Ministro.
Da quel giorno, ogni giorno, chi guida la Chiesa ci esorterà all’onestà, alle scelte etiche, alla coerenza, dimostrando anche con l’esempio che davvero ciò che più conta sono i valori evangelici.
Allora noi smetteremo di pensare che siano gli interessi economici o di potere a giustificare il sostegno a chi si comporta in modo così scandaloso.
Un giorno anche il silenzio di noi laici, la nostra rassegnazione, la nostra mancanza di iniziativa e passione finiranno: troveremo il modo di partecipare alle decisioni ed alle prese di posizione della Chiesa. I nostri Pastori gradiranno e sosterranno il nostro cammino di crescita nella responsabilità.
Quando la Chiesa italiana sarà chiamata ad una verifica di cosa ha detto e fatto in questi momenti tragici della vita politica italiana non saremo dunque costretti a riconoscere che le nostre lampade erano spente e nascoste sotto il moggio.
Sogniamo che questo giorno sia oggi: non possiamo più tacere.”