Brigate o non brigate l’dio corre sullo stivale
C’è forse da meravigliarsi se prima o poi sparano a Berlusconi: da quando ha vinto le elezioni è un continuo crescere dell’odio alimentato non solo dal partito che fa capo a Repubblica, ma anche dagli altri. Che dire di San Toro e di Tra Vaglio e dell’equipe pagata dalla TV pubblica per sputare senza pudore sui 21 milioni e mezzo che lo hanno votato! Figli di Voltaire:- Calunniate, calunniate, qualche cosa resterà!- Figli di Lenin per cui tutto è lecito pur di raggiungere il potere e abbattere i nemici: in primis la menzogna, la calunnia, la satira. Tutto fa brodo bollente che i citati manichei farebbero bene a buttarselo sulla faccia per vedere che effetto fa. Non c’è da meravigliarsi se spuntano brigate rosse o mitomani o gruppi su face book che vogliono morto Berlusconi. La sciagura è dell’Italia che non riesce ad avere un’opposizione normale come negli altri paesi democratici. Tutti in gara con un ex piemme che non sa usare i congiuntivi, che non possiede una coscienza democratica, che sfascerebbe un imputato, che butterebbe le chiavi della cella di un carcerato che non parla. Un povero ignorante barbaro vestito da uomo civile, ma dentro è rimasto uomo delle caverne. Poveraccio, bel contributo offre all’Italia! Tutti in gara con un giornalista calabrese miliardario che pare abbia nel proprio dna un non so che di mafioso. Lui abbatte questo ed elimina quello, lui si cura della salute psichica dei presidenti della repubblica e di ciò che fa sotto le lenzuola. Crede d’essere un dio. Bene lo ha definito Craxi: barbapapa. Per nostra fortuna anche per lui il tempo lo ridurrà a miglior partito, anzi a miglior livella.