“Una sovrana affabile e al servizio dei suoi popoli”di Matteo Clerico
La fine di un’epoca. Nel pomeriggio di giovedì 8 settembre, all’età di 96 anni, nella residenza estiva di Balmoral, in Scozia, se n’è andata la regina Elisabetta II. Per 70 anni alla guida del Regno Unito, la regina lascia un grande vuoto nel cuore degli inglesi e non solo. La notizia ha rattristato ovviamente il mondo intero e, dopo il comunicato ufficiale diramato da Buckingham Palace, in pochi minuti si sono susseguiti centinaia di messaggi di cordoglio, giunti a Londra dalle massime cariche di ogni nazione e da molti esponenti politici, ma anche da personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo e del cinema. Anche l’Italia non è rimasta indifferente alla morte della sovrana.
La stessa regina Elisabetta poi, durante il suo lunghissimo regno, non ha mai nascosto un legame particolare con la nostra terra. Fin dalla sua prima visita infatti rimase ammaliata dalla bellezza dei palazzi vaticani, del Quirinale. La regina Elisabetta è stata cinque volte in Italia, e ogni volta ha incontrato i presidenti della Repubblica e i Papi. Forse non tutti sanno che, proprio in occasione della sua prima visita nella nostra penisola, Elisabetta ha incontrato uno dei massimi esponenti politici che la terra di Langa abbia mai generato. Era il 16 aprile 1951, quando l’allora principessa Elisabetta e il marito, il principe Filippo, atterrarono all’aeroporto di Ciampino, a Roma per una breve vacanza. Ad attenderli, oltre alla guardia d’onore, c’era il primo presidente eletto della nostra Repubblica, lo statista doglianese Luigi Einaudi, nominato capo di Stato tre anni prima, nel 1948. Insieme ad Einaudi, anche il presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi. Era la prima volta di Elisabetta in Italia, che qui da noi, in quell’occasione, festeggiò il suo 25º compleanno. Elisabetta tornò poi nella capitale, questa volta da regina, nel 1961 e fu accolta dal presidente Gronchi. La terza volta fu nel 1980, ai tempi di Sandro Pertini. I reali d’Inghilterra sono stati ricevuti anche da Papa Giovanni XXIII nel ’61 e da Papa Giovanni Paolo II, nel 1980. Lo stesso Papa Wojtyla incontrò sua maestà ancora a Londra e di nuovo a Roma, nell’ottobre del 2000, in occasione del Giubileo.
La sovrana come tutti gli inglesi dell’UK e delle Americhe ammirano l’Italia non solo per le sue bellezze naturali e per la dolcezza del suo clima, ma sopratutto per le opere d’arte che fanno dell’ìItalia una specie di museo del Mondo.