“Giuseppe Doneddu (1944-2022): l’irreparabile perdita di un uomo, di un accademico di uno storico della Sardegna”
-Salvaguardati, curati e non attendere le risposte dell’URP, tu hai una bella pensione, vai a pagamento, la salute prima di tutto!-
Questo un brano dell’ultima conversazione con l’amico Giuseppe, che tanto era brava quanto era pieno di malanni. In primo luogo doveva badare alla nipotina quando veniva a Sassari, mentre a Cagliari doveva aggregare i compagni e passare molte ore all’archivio di Stato. La nipotina preferiva essere portata dalla nonna sul calessino.
Una sera, forse tornando dalla riunione della segreteria regionale del Partito di cui era segretario era scivolato lungo parecchio scalini. E io, che quando cadevano i figli prendevano da me busse, mentre la madre amava coccolarli, cominciai a rimproverarlo:- Stai attento, ma quando mai ti devi avventurare di notte su scalini senza corrimano!-
In lui però lo stimolo per la ricerca era sempre forte ancorché fosse in pensione. Pari a quello era la passione per la politica ed ecco che nel 2009 era stato tra i fondatori del cosiddetto Partito Comunista di Rizzo.
Quando parlavamo di politica lo confortavo dicendogli:-Ma quando mai dovevano sciogliere il Partito Comunista Italiano di Enrico Berlinguer che aveva preso a schiaffi in faccia il PCUS durante un congresso e badava a fondare il Partito Comunista Europeo dopo aver cassato l’articolo 14 dallo Statuto che chiedeva agli aderenti l’adesione al materialismo storico. Un partito che con Moro aveva trovato le cosiddette convergenze parallele sulle politiche essenziali e comuni ai due partiti. Si sentiva felice quando mi sentiva parlare così. La sua stessa passione l’aveva spinto a presentarsi a sindaco nelle ultime lezioni, all’ultimo momento, raccogliendo l’adesione di 291 votanti lo 0,51% dell’elettorato. Per lui era importante l’ideale e ci metteva la faccia. Tranquillo e pacifico, rispettoso di tutti, ma anche gran bastian contrario su certe tesi assodate da alcune scuole storiche come l’esistenza della proprietà privata anche prima dell’editto delle chiudende.
Aveva iniziato la sua carriera universitaria negli anni settanta, dopo aver conseguito prima la laurea in Giurisprudenza a Sassari, successivamente quella di Filosofia a Cagliari. Era entrato all’Università come Contrattista quadriennale – Ricercatore – Professore associato – Professore ordinario.
Aveva insegnato Storia Economica, Storia delle istituzione ecnomiche, Storia della finanza pubblica e infine Storia delle istituzioni economiche della Sardegna.
Ci sentivamo spesso e per noi ricercatori chiaramontesi del Settecento era sempre un punto di orientamento. Ora ci mancherà prima di tutto un amico, in secondo luogo un maestro e in terzo luogo una bella figura di uomo di forte tempra morale.
Riposa in pace, caro Giuseppe, non hai sprecato di certo il tempo coi tuoi studi e coltivando una grande passione politica.
Parte delle sue pubblicazioni
Una regione feudale nell’età moderna, Iniziative culturali, Sassari, 1977
Un uomo d’affari francese nella Sardegna del secolo 18° e il suo progetto di colonizzazione della Nurra, Gallizzi, Sassari, 1979
Il Censorato generale, Giuffrè Editore, Milano, 1980
Le Prefetture nel Regno di Sardegna, 1980
Le tonnare in Sardegna, 1500-1800, FrancoAngeli, Milano, 198
Assolutismo sabaudo: un processo indiziario per una presunta rivolta giacobina, Leo S. Olschki, Firenze, 1984
Proprieta fondiaria e ceti privilegiati: la Sardegna nel 18º secolo, Diesse, Sassari, 1984
La pesca del corallo tra alti profitti e progetti inattuati, Gallizzi, Sassari, 1985
La Nurra: microstoria di un territorio, Editrice Democratica Sarda, Cagliari, 1986
Le miniere nell’età sabauda, Consiglio regionale della Sardegna, Cagliari, 1986
I donativi tra fiscalismo e demografia, Consiglio regionale della Sardegna, Cagliari, 1986
Storia della pesca, Edizioni della torre, Cagliari, 1988
Ceti privilegiati e proprietà fondiaria nella Sardegna del secolo 18°Giuffrè Editore, Milano, 1990
Società rurale e rivolta nella campagne, Coop. lavoro e società, Sassari, 1990
Criminalita e società nella Sardegna del secondo settecento, Giuffrè Editore, Milano, 1991
Proprietà e chiusure dei terreni: Il mito delle chiudende, Unidata, Sassari, 1996
Per la storia della pesca nelle acque sardo-corse, Unidata, Sassari, 1996
La gestione dell’ambiente nel Mediterraneo dell’età moderna, Unidata, Sassari, 1996
I signori del feudo d’Ittiri e Uri, Digiter, Sassari, 1999
La pesca nel Mediterraneo occidentale, secoli 16°-18°, Puglia grafica Sud, Bari, 2000
La pesca nelle acque del Tirreno: secoli 17°-18°, Editrice Democratica Sarda, Sassari, 2002
La pesca in Italia tra età moderna e contemporanea. Produzione, mercato, consumo, Editrice Democratica Sarda, Sassari, 2003
Pesci, barche e pescatori nella Sardegna della prima metà del Novecento, 2007
Il Parlamento del vicerè Antonio Coloma conte di Elda (1602-1603), Consiglio regionale della Sardegna, Cagliari, 2015