5 Maggio 2017
Categoria : versi in italiano
“A guardia e ladri” (1970) di Angelino Tedde
Ho sognato
stanotte
la mia strada
di Sa Niera.
Sull’imbrunire giocavo
con gli amici
a guardie e ladri.
Sfrecciavamo correndo
tra le chiacchiere
di zia Nannedda
e zia Marietta
di mia madre
e di zia Nenalda.
A tratti tra
il silenzio
delle guardie
e l’urlo dei ladri
s’udiva dalle stalle
lo scalpitio
d’un asino
e l’ultimo grugnito
dei maiali
nelle stalle.
Novembre era vicino
e pregustavo già
nella mia corsa
di ladro in fuga
il crepitio del cisto
e l’orecchio abbrustolito
del nostro suino
che ormai presagiva
nella sua immensa mole
il giorno della fine.
Chiaramonti 1947