Bahia, la pastora tedesca di Gristolu e di Jacqueline ha reso l’anima di Gristolu Christophe Thibaudeau
Lo so magari avreste voluto leggere di referendum😶 ma una settimana fa, Bahia, la nostra pastora tedesca ha reso l’anima al mio fianco… Tutti noi, cagne gatte gatti cani siamo sconvolti. E nella nostra casa regna il silenzio. Una settimana è passata, sembra un secolo, sembra ieri… Ogni tanto Sole prende il posto di Bahia sul divano piccolo, Mare dorme al suo posto sul divano del salotto, Kali sull’altro lato che affezionava, Ascia sul suo cuscino preferito. Quando ci salutiamo ogni mattino l’una dopo l’altra/l’altro, gatte e gatto compresi lo facciamo in silenzio. Un silenzio pesante.
Nessuno ha voglia di alzare, di fare, neanche abbaiare quando passa il camion della spazzatura !😑😏 Mi ricordo di lei cucciola quando era arrivata a casa di mia madre, in Provence, 11 anni fa. Una palla di peli lunghi con due orecchie grandi. Ha subito dormito ai miei piedi sul letto. Poi quando è venuto con mia madre in Sardegna, 10 anni fa, dormiva sempre ai miei piedi. Ho zoppicato per anni con forti dolori. Proccupato (i maschi si preoccupano ai primi dolori e i dolori erano forti) ho fatto analisi, radiografie,incontrato dottori, professori specialista all’ ospedale civile, doppler al Cedian a Nuoro… ma niente ! Era Bahia che di notte schiacciava la mia arteria con la sua mascella appoggiata sulla mia caviglia o sullo stinco. La ragione dei dolori. Poi la displasia al suo fondo schiena (vera piaga per questa razza di cani quando invecchiano) da tre, quattro anni le impediva di saltare sul letto malgrado il mio acquisto d’un letto più basso, ortopedico (Sic!) Non ho mai più zoppicato. Oggi è il cuore che “bat la chamade”, aritmia, infinita tristezza, sino ad esaurimento. Fuori il sole si alza. Sarà una bellissima giornata. Oggi vorrei ancora potere zoppicare 🙁 Sentire il suo tartuffo freddo ed umido sulla mia guancia nel cuore delle notti fredde per dirmi che dovevo alzarmi, aprire la porta, che doveva andare fuori… Chi sa oggi dove sarà andata ? Non torna più.
Piangete, o Veneri e voi Amorini,
e quanti sono disposti all’amore.
È morta la pastora tedesca di Gristolu
la pastora, tesoro del mio amico;
lui la amava più dei propri occhi,
perché era dolce come il miele e lo riconosceva
così come una bimbetta la sua mamma;
mai che si scostasse dal suo fianco
e, saltellando intorno qua e là,
mormorava sempre, solo rivolto al suo padrone.
Ora procede per una strada oscura,
là donde si dice che nessuno torni.
Maledizione a voi, maledette oscurità infernali,
che inghiottite ogni cosa graziosa:
una pastora redesca così fedele voi m’avete rapito.
Che brutta azione! Che pastora infelice!
Ora per colpa tua, gonfi di pianto, sono arrossati
gli occhi soavi dell’amico Gristolu e di sua madre Jacqueline.
Ma voglio ancora sperare
che oltre il buio della morte
ci sia un Giardino
dove la mia pastora
è andata a stare felice
per l’eternità!