“Miracoli e “miracolismo” NON sono nel piano di Salvezza di Cristo, altrimenti sarebbe sceso dalla Croce” di Mario Nieddu
Invito umilmente chi ne ha voglia a rileggere il capitolo delle “Tentazioni nel deserto” (Mt 4,1-11) e quello delle “Beatitudini” o Discorso della montagna ( Mt 5, 1-12).
Tutto principiò nel deserto
Tutto principiò nel deserto. Il Padre gli aveva ordinato: -Vai!- Ed egli si era recato nel deserto, a mezzogiorno. Poteva non essere proprio lì, solo, in cerca d’ombra, di cibo e di acqua. Calata la sera pensò di trasformare i sassi in focacce, ma gli passarono per la mente milioni di bambini che non potevano farlo e morivano di stenti. Si sostenne con qualche cavalletta, uno scorpione, una radice amara. Notte insonne e fredda, come quella dei barboni delle grandi città degli uomini.
La mattina, ritto, volse lo sguardo dalla rocca più alta. La tentazione di impartire ordini era incalzante, come l’impulso di fondare un Regno di Benessere Universale, dettato dall’alto. Gli uomini, nati liberi e capaci di azione, con le loro facoltà, le loro doti, non lo facevano, ma potevano edificarlo.
Trascorsi quaranta notti e quaranta giorni, decise di aprire le sue idee al mondo. Senza arroganza, vanità o filosofia, ma affidandosi a semplici parabole. Alcuni, i perdenti, gli ultimi, lo seguirono e gli credettero. Altri lo sospettarono e lo temettero. Scuoteva nel profondo i gangli della fondazione del potere e dei soprusi, atti alla prevaricazione, i cui slogan erano: beati i ricchi, beati i potenti, beati i belli, beati i primi, beati i profittatori! Le sue parole serene e ferme, dettate dalla dignità di ogni uomo, di ogni persona, di ogni individuo, rovesciavano assunti millenari e inviolabili.
Le sue affermazioni vennero giudicate armi. Effettivamente lo erano. Occorreva combatterlo, annientarlo. A seguito di un plebiscito, tra lui e un noto delinquente, fu condannato a morte. Morte cruenta, terribile, ignominiosa. La tentazione angosciata di rifiutarla, di ritirarsi, fu tremenda e temibile come le gocce di sudore misto a sangue. Ma tutti gli uomini, nessuno escluso, morivano, attraversavano afflitti quella porta verso l’ignoto. Tutti gli uomini ne avevano paura. Egli provava quel terrore degli uomini. Avrebbe negato il senso alle sue parole, se nella circostanza più umana, si fosse eclissato. Decise, coerente sino alla fine.
Gli sparuti seguaci, agli occhi dei quali era affidabile, si sbandarono. In seguito si ripresero e ravvivarono la fiamma provocata dalla sua Parola. Quei pochi, un manipolo di uomini e donne, seppur perseguitati e trucidati in oriente e occidente per alcuni secoli, serbarono il fuoco e divennero molti. I potenti quindi, non potendoli controllare, li fagocitarono nel ventre del potere. La strategia, con l’ausilio di sommi filosofi, teologi e santi, consisteva nel preservare il messaggio primigenio, privandolo degli effetti.
Tutto si era compiuto. Nel ritorno al punto di partenza.
Il Padre allora Gli disse :-Vai!- Ed egli si recò nel deserto, a mezzogiorno.