Metto via… di Maria Teresa Inzaina
Maria Teresa e Antonio mi hanno telefonato, per tirarmi su con la vita che passa, ripetendosi, come ogni Natale e ogni Epifania. Questi versi sono per me personalmente, ma voglio condividerli con gli amici lettori che come noi in questi giorni mettendo via il presepe e i re Magi o altre storie, provano gli stessi sentimenti. La composizione è circonfusa di malinconia come ogni cosa che passa ma si apre al luminoso ottimismo di un Natale eterno. (Ange de Clermont)
Metto via…
Metto via anche questo Natale
passato con l’anno vecchio ormai.
Già viviamo nel nuovo che cammina
con passo uguale a quello di prima.
Metto via anche l’Epifania
che non ha più le calze colorate
delle dolci sorprese per i figli
occhi stupiti allora nell’innocente gioco
e da tempo hanno smesso di giocare.
Il presepe.. un sospiro a ogni pezzo
che adagio spolvero e accarezzo
va tra le cose da mettere a dormire.
Stacco piano gli addobbi delicati
torna la tenerezza di quella me bambina
e li conservo col finto alberello
da anni sempre quello di molti inverni ormai:
ma so ridargli vita con fili colorati e luci nuove
intermittenze quiete e soporose.
Forme d’argento tolgo e ridispongo
sul giaciglio di ovatta e di pagliuzze
le tessere di un puzzle che compongo
e scompongo anche se qualche tessera
si logora ogni tanto o fragile si rompe
e non trovo il ricambio e spazi ciechi
restano: partenze assenze oggetti smarriti
e ricordi anche quelli un poco sbiaditi..
E piango piano per la malinconia
di quel che il tempo con sapiente regia
seguendo il suo copione si sta portando via.
Perché è una storia bellissima la vita
ma non ha un lieto fine se non la dipartita.
Riavvolgo sospirando infine
una lunga catena di lucine
che quasi per dispetto s’ingarbuglia.
e devo sbrogliare lentamente.
Come la vita forse ma ne vengo a capo
piano con la pazienza e la speranza ardente
che alla fine ogni cosa torni in pace
e ritrovi il suo posto ovunque sia.
Per riaccendersi ancora e brillare
in un candido eterno Natale.