” Il caso incendiario del generale libico e le relazioni della Libia con l’Italia” di Fulgenzio Saetta
La concezione nefasta dell’opposizione che trasforma il Parlamento in un pubblico lavatoio. La segretaria del PD come si dice da noi ha mangiato come sette cani e da sette forni. La sua triplice cittadinanza svizzera, statunitense e italiana non dice tutto. La sua ascendenza lituana, ucraina e italiana ne fa più una persona sudamericana che non europea. Lo stesso cognome è stato cambiato da un ascendente. La sua vita da perenne piazzaiola non sapremmo come definirla. Gli stessi rapporto col PD sono stati altalenanti e così dopo sette anni di vacatio dal partito eccola rientrare e diventarne segretaria. Nel parlamento si trasforma in una sanculotta. Io avrei voluto vedere lei consegnare il generale libico alla corte internazionale di giustizia e mandare allo sbaraglio le relazioni dell’Italia con la Libia di cui è il primo partner commerciale e da cui attingiamo il 12% del petrolio che ci serve , senza contare il personale dell’ENI mandato alla vendetta degli stessi libici. Di tutto questo pare non s’interessi questa macchina ibrida di pubblico lavatoio. Una macchina che non s’accontenta mai delle risposte che da il governo che per il solo fatto di essere di centro destra è sempre criticabile nei suoi movimenti nazionali e internazionali. Pensi la nostra sudamericana a che cosa hanno fatto i rappresentanti del PD quando senza mai vincere le elezioni sono stati al governo e ne tragga le conclusioni. Forse la nostra parlamentare ibrida, già parlamentare europea, non si sarebbe accontenta di v edere uccisi i tecnici dell’ENI, la perdita dei rapporti commerciali con la Libia e soprattutto la perdita del 12% dei rifornimenti petroliferi con la nazione più ricca di petrolio al mondo. La nostra pupa con piglio da lituana-ucraina e sguaiatezza italiana avrebbe voluto forse questo? Non voglio crederci per quanto da una parlamentare stranamente ibrida in tutti i sensi ci sarebbe da aspettarsi questo e altro.
Da rimarcare l’illogicità del ragionamento suoi e di Conte. Se dovessimo guardare, ad esempio le stravaganti idee di Trump, il massacro di Putin sugli ucraini e il 70% degli stati dittatoriali con cui abbiamo rapporti di vario tipo dovremmo ripiombare in una specie di autarchia suicidaria. Ma alla nostra centaura poco importa. Importa urlare e lanciare insulti coi cartelloni, roba da sessantottini, roba vecchia. Se pensa così di far progredire l’Italia stiamo freschi. Vedremo che cosa farà da presidente del Consiglio se prima o poi riuscirà a vincere le elezioni politiche. Per evitare da parte dei cittadini il disprezzo del Parlamento diventato un lavatoio pubblico bene farebbe a moderarsi.