Categoria : letteratura sarda

Alla cara Memoria di mia madre Rosa Deriu (Ittiri 04.01.1931 – Ozieri 21.01.2018), di Luigi Canu

Mia madre Rosa Deriu nacque a Ittiri (Sassari) il 04 Gennaio 1931 da Giacomo Deriu, di professione Contadino, e da Gerolama Sarria, di professione Casalinga.
Il padre Giacomo Deriu (nato a Ittiri il 01/06/1898 e deceduto a Ittiri il 13/11/1977) aveva partecipato alla Grande Guerra 1915/1918 in Italia inquadrato come Militare nella Regia Guardia.
E’ stato insignito della Medaglia della Guerra Italo-Austriaca 1915/1918, della Medaglia Interalleata della Vittoria, della Medaglia dell’Unita’ d’Italia e della Croce al Merito di Guerra.
Inoltre, ha avuto la Cittadinanza Onoraria dal Comune di Vittorio Veneto e dal Comune di Treviso e il Diploma di Cavaliere di Vittorio Veneto con la relativa Croce e la Medaglia ricordo in oro.
Dopo la licenza Elementare, mia madre Rosa Deriu si occupava di lavorare in casa e in campagna.
Di notte faceva il pane e di giorno andava con il cesto sopra la testa a lavare i panni in prossimità del fiume.
Ha lavorato molto in campagna a mietere il grano e a raccogliere le olive.
Mi diceva che andava a piedi da Ittiri a Sassari, a Florinas e vicino al Rio Mannu per lavorare nelle campagne.
Prima di sposarsi ha lavorato come stimata domestica a Thiesi nella casa del Pretore Pes.
Era molto brava a fare il pane e i dolci tipici per le feste (Pirichitti, Papassini,  Formaggelle, Ricotelle, Amaretti, Tiricche, Anicini, Crostate e Torte).
Mi ricordo che a casa a Thiesi nel forno a legna cuoceva oltre ai dolci, alle focacce e al pane di pasta dura, il pane fresa fine che preparava con cura e donava a un Sacerdote che non poteva mangiare altro pane.
Mia madre Rosa Deriu si sposo’ a Ittiri nel mese di Ottobre del 1953 con Salvatore Canu, ex Combattente e Reduce pluridecorato della Guerra di Liberazione nazionale 1943/1945.
Dopo il Matrimonio, mia madre Rosa ha vissuto per molti anni a Thiesi (Sassari) dove realizzava a mano bellissimi cestini artigianali con ago punto a punto, su materiale di giunchetto selvatico (sa tinnia) e di rafia.
Una passione, la sua, ereditata quando era giovane dalla madre.
In ogni cestino si nota il rispetto della tradizione, l’originalità e l’unicità.
Aveva molto talento, competenza e capacità di saper fare.
I suoi lavori erano molto ricercati perché le persone riconoscevano che era una brava artigiana.
E’ stato rilasciato un Attestato di Onore, alla sua Memoria, dalla Presidente dell’Unione Italiana Artisti Artigiani di Perugia in data 14 Luglio 2022, per l’Impegno profuso per la Valorizzazione e Promozione dell’Artigianato Artistico e di Tradizione.
Muore a Ozieri (Sassari) dopo una breve degenza in ospedale il 21 Gennaio 2018.
Onesta, operosa e Altruista, lascia sulla terra le tracce luminose delle sue virtù.
Si ricorda questa straordinaria donna, mamma e nonna esemplare, per quanto fatto con passione, spirito di sacrificio, dedizione e generosità.

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