Il Buscetta Padano o la Gola Profonda o il Cattivo Fantozzi: Perla-Asca! di Fulgenzio Saetta
Si narra che la gola profonda di questo brutto affare vaticano che ne esce pulita come l’acqua cristallina delle fontane romane sia il Perla-Asca, un elegante monsignore che obbedisce come Fantozzi a tutte le sollecitazioni peccaminose del sardo pattadese suo capo ufficio. In mezzo a tutta una serie di malavitosi che emergono dal processo vaticano carichi di varie condanne emerge la limpida coscienza di questo comasco che in sardo diremmo “ruffiano” non per esser stato un mezzano d’intrecci amorosi, ma piuttosto perché come un Fantozzi vendicativo decide di vuotare il sacco. Con chi? Forse direttamente col Papa o coi suoi segretari. Oggi, limpido e finalmente pago, ne esce pulito senza pagare cinque centesimi di penale. Lui, come i kapò dei campi di concentramento, ha la coscienza a posto. Come un tempo i banditi si salvavano accusando altri banditi e mandandoli alla forca oggi Perla-Asca, monsignore senza berretta, viene fuori come la donna delle pulizie, che ripulisce dalla briciole le scorie dei Sacri Palazzi, che dopo gli scandali sulla pedofilia, sulla pederastia, ripulisce dall’incapacità voluta o non voluta degli investimenti sbagliati di uomini che forse credevano d’essere dei grandi finanzieri e che invece hanno preso fischi per fiaschi. L’eroe fantozziano della scoperta del malaffare si chiama Perla-Asca. E se il nostro stimato pattadese dormirà pensando al ricorso, lui, il comasco da bagni di lago di Como, con la coscienza limpida dormirà finalmente beato per aver sputtanato e fatto a pezzi nei minimi dettagli anche caratteriali il suo superiore. La vittoria di Mons. Fantozzi o se meglio credete di Mons. Buscetta.
Nessuno sa dei bocconi amari che ha dovuto inghiottire questo povero prelato-che forse ha rinunciato pure allo stipendio-! E qui non posso fare a meno di pensare al destino baro del fondatore della lega del Nord. Roma Ladrona!
Come uomo e come cristiano mi son chiesto tante volte del sistema instaurato forse dalla Spagna: accusa il bandito che siamo pronti ad impiccare e tu avrai salva la vita.
Buscetta dixit, no Perla Asca dixit e tu paga. Miseria ladra se tutti i sottoposti ad un capo fossero liberi di farlo a pezzi l’Italia e forse il mondo sarebbe a processo a ritmo continuo. A mio modesto avviso, io avrei preso tutti questi spioni e anima mia libera li avrei appesi a delle cordicelle perché oscillino mentre soffia il maestrale. Tutti i processi scovano le verità processuali perché le verità autentiche non sono di questo mondo. Ma per il Presidente che ha diretto questo processo si è raggiunta la verità! L’eroe della scoperta della verità dobbiamo saperlo una volta per tutti si chiama Mons. Fantozzi Perla Asca da un uomo così bello e compito non poteva non uscire che la “impura” verità. Per premio questo monsignore dovrebbe ispezionare tutti gli uffici dei Sacri Palazzi e allora ne vedremo delle belle. Peccato che non sia imberretato se no gli avremmo augurato di diventare Papa. E il Papa, da questa storia, ne uscirà più addolorato che mai. Ognuno deve portare la sua croce fino agli ultimi giorni della sua vita.
A don Angelino Becciu non auguro da una revisione del processo la riduzione dei cinque anni di galera, ma a chiedersi chi glielo ha fatto fare a servire una Madre che si è fatta Matrigna. Le aspirazioni anche in campo ecclesiastico oltre che politico sono pericolose. Adesso affidiamoci al secondo grado e chissà che qualcosa di meglio ne venga fuori.Il peggio è già venuto.