Le riforme della scuola e dei metodi didattici in Sardegna. Attraverso la corrispondenza Manunta-Cherubini (1826-1844) di Fabio Pruneri
Fresco di stampa esce il saggio sulla scuola in Sardegna del periodo preunitario dall’Editrice il Maestrale di Nuoro ad opera del professore dell’Università degli studi di Sassari Fabio Pruneri.
Narrare le peripezie con cui il professore, ormai sardo di adozione, sia riuscito a procurarsi le lettere del poliedrico teologo sardo Antonio Manunta Crispo indirizzate al famoso intellettuale lombardo Francesco Cherubini non è facile. La sua caparbietà alla fine è stata premiata e così oggi esce l’edizione critica di queste lettere che gettano i riflettori sulle vicende della scuola normale in Sardegna.
Già noto per il saggio sull’istruzione in Sardegna dal 1720 al 1840, premiato peraltro non solo dalla Regione Sardegna, con questo saggio Fabio Pruneri si colloca al primo posto sulla storia dell’istruzione sarda. Se nel primo saggio ha illustrato le vicende del periodo sabaudo ora getta chiara luce sui problemi concreti che la scuola normale sarda dovette affrontare per darsi un’ossatura non solo sabauda, ma anche lombarda ed ed europea.
Come in tutte le inculturazioni non mancarono difficoltà e contraddizioni, ma al tempo stesso, con i suoi intellettuali, in primis Giovanni Spano, e certamente non in secundis il teologo enciclopedico osilese Antonio Manunta Crispo fu una autentico promotore della scuola e della lingua sarda, fatta conoscere oltretutto fuori dell’Isola. Con queste poche righe, seguirà una recensione più corposa, vogliamo informare i nostri visitatori sulla pubblicazione di questo saggio che le persone non colte e tanto più quelle colte dovrebbero leggere e avere a portata di mano.
Io ringrazio Fabio Pruneri, sardo di adozione, che sta portando l’Isola fuori dell’Isola [qualche giorno fa era in Svezia a parlare della nostra Sardegna] e che sicuramente con ulteriori pubblicazioni si collocherà in ottima posizione tra gli storici della Sardegna contemporanea.