12 Settembre 2022
Categoria : Chiaramonti e dintorni
“Atto incivile e sacrilego quello compiuto nel confessionale della Parrocchia di San Matteo in Chiaramonti”di Angelino Tedde
Un atto incivile e sacrilego quello del confessionale nella chiesa di San Matteo.
Credenti e non credenti hanno deprecato fortemente l’azione compiuto da un ignoto nella chiesa parrocchiale di Chiaramonti.
Non conosco i particolari e quindi non so se l’uomo o la donna hanno fatto o portato abbondante sterco umano nel confessionale della parrocchia di San Matteo e avvertito dall’odore nauseabondo il sabato mattina prima della celebrazione di un battesimo.
Atto incivilissimo nei confronti dell’istituzione sacra, ma anche sacrilego perché nel tabernacolo sono conservate le sacre specie di Cristo Eucarestia, nutrimento dei fedeli praticanti quando possono partecipare alla santa Messa. Per quanto la nostra mente di ricercatore provi a ricercare in tutte le direzione il sacrilego incivile, non riusciamo a immaginare chi possa essere stato. Tra i fedales del 1950 regna l’armonia, tra i laici ci sono persone degne di rispetto che non sarebbero capaci di arrivare a tanto, a meno che non si tratti di un autentico cretino, irriconoscibile, ignorante, zotico e selvaggio che ha perso il lume del cervello e ancor più quello della consapevolezza. Che Chiaramonti nelle statistiche del 1993, in quanto a praticanti figurasse al penultimo posto dopo Portotorres, lo sapevamo, ma che ci fosse qualcuno così pazzo da arrivare ad un atto simile sia contro la Chiesa sia contro i suoi ministri è cosa inimmaginabile. Si è provveduto a pulire in fretta e furia per non far trovare al neonato Achille, dal nome del Santo che ha una chiesa in Roma in via Gaspara Stampa, 4, quell’odore nauseabondo e insopportabile. Diversamente, chiamati i carabinieri, si sarebbe potuto prendere la quantità necessaria da fare esaminare il che avrebbe potuto offrire indizi per il riconoscimento del folle che è arrivato a tanto oltraggio. Anni fa qualcuno aveva gettato un sacchetto d’immondezza davanti al sagrato della chiesa, ma a memoria storica degli ultimi cento anni non era mai successo un fatto così riprovevole. Bisognerà ora ricorrere alle telecamere di sorveglianza perché se c’è qualcuno con tendenze alla coprofilia venga colto in flagrante e curato in qualche casa di cura attrezzata. Sappia comunque che lo sterco se lo può divorare a casa questo maiale. A noi credenti e laici non resta che deprecare e fare atto di riparazione nei confronti sia dell’istituzione sia della casa di Cristo Eucarestia. Per chi non lo sapesse costui ha imitato i soldati romani che coprirono Cristo di sputi, gli posero un mantello scarlatto bagnato nella fogna e lo derisero ponendogli sul capo una corona di spine e percuotendolo con una canna che gli diedero come scettro successivamente. Il Signore è misericordioso, ma è anche giusto nei confronti di chi compie queste nefandezze.
Noi ti adoriamo Cristo!
Noi ti amiamo e ti benediciamo
perché con la tua santa croce
hai redento il mondo!
Abbi pietà di chi non ha capito
nulla della tua passione e morte.
Che tu sia benedetto sempre
nel corso della storia di questo
paese di Chiaramonti.