Categoria : cristianesimo

“La casa dove abitò Maria, la madre di Gesù, con San Giovanni ad Efeso: la visione di una mistica tedesca e gli scavi del vincenziano padre Brentano, archeologo.”di Angelino Tedde e D. Carroli

Si sa che la Vergine Maria, quando fu concepita per opera dello Spirito Santo doveva avere 15 anni, essendo nata il 5 agosto del 15 avanti Cristo, sotto l’imperatore Tiberio. Visse a Nazareth, ma dovette scappare dopo la nascita del figlio accompagnata dal suo sposo ufficiale San Giuseppe che doveva avere circa una trentina d’anni. Non ci dobbiamo meravigliare per l’età perché a quei tempi non solo in Palestina, giovani adulti erano soliti sposare giovinette quindicenni. Si pensi ad esempio che nel Settecento a Chiaramonti il bandito fazionario Giovanni Fais  di 19 anni sposò Baingia Unale a 13 anni nella chiesa di San Matteo al Monte. La legge allora riteneva maturi al matrimonio ragazzi di 14 anni e fanciulle di 12 anni. Gli usi e i costumi matrimoniali nel tempo mutano notevolmente e non dobbiamo meravigliarci. Spesso con la dispensa papale si combinarono matrimoni tra giovani fanciulle e i loro padrini adulti.

Maria visse secondo quanto ci narrano i Vangeli circa 8 anni in Egitto con il figlio Gesù e con San Giuseppe. Morto Erode, la piccola famigliola tornò a Nazareth e ivi vissero finché Gesù a 30 anni con diede inizio alla sua predicazione, percorrendo in lungo e in largo la Palestina e le sue regioni storiche e annunciando il regno di Dio, dicendo d’esser figlio di Dio e provocando l’ira funesta dei sacerdoti che lo fecero condannare a morte di Croce. Gesù, tuttavia, secondo la testimonianza degli Apostoli e delle donne che in genere lo seguivano risuscitò dai morti e si fece vedere dagli apostoli per una quarantina di giorni e poi salì davanti ai loro occhi verso il Cielo.
Maria, già vedova di San Giuseppe, fu dallo stesso in punto di morte affidata al suo fedele discepolo celibe San Giovanni. Questi la prese con sé prima a Gerusalemme e poi dove poté garantirle sicurezza dagli ebrei inferociti. La Turchia dove viveva una grande diaspora di ebrei in sicurezza pare fosse la meta ultima del loro peregrinare e ad Efeso, fuori città in una collina, poterono vivere serenemanete non senza fare qualche viaggio verso Gerusalemme e non senza ricevere a loro volta visite degli Apostoli e di altri cristiani. A quanto pare la Vergine visse ancora una quindicina d’anni e quindi sempre ad Efeso, dopo essersi addormentata nel Signore, gli Apostoli non fecero in tempo a seppellirla perché una schiera d’Angeli col figlio venne a portarsela in Cielo. La Santa Madre Chiesa ha impiegato ben circa 1950 anni prima di dichiarare solennemente l’Assunzione di Maria in Cielo come verità di fede. Il dogma dice: Maria Madre di Gesù, al termine della sua vita terrena, andò in paradiso in anima e corpo.
Questo culto si è sviluppato a partire almeno dal V secol d.C., diffondendosi e radicandosi nella devozione popolare. Quest’anno, a parte gli errori dei monaci che diedero inizio all’era cristiana, chi dice tre e chi dice sette anni dopo, la Vergine Maria compie 2022 anni più 15 in totale 2037 anni. (A. T.)

 

D. Carroli

Sulle pendici di una collina non lontano dalle imponenti rovine di Efeso, sorge una cappella venerata come la casa della Madonna, che qui avrebbe abitato seguendo l’apostolo san Giovanni.
Sui pendii boscosi del monte Solmisso, a pochi chilometri dall’antica Efeso, sorge una piccola cappella conosciuta come la casa di Maria (Meryem Ana). La piccola costruzione, preceduta da un vestibolo risalente al VII secolo, termina con un’abside più antica (sec. IV). Le ricerche archeologiche condotte sull’edificio lo fanno però risalire, almeno nelle fondamenta, al I secolo d.C.

 

Davanti al piccolo edificio sono state rinvenute tre tombe, due delle quali contenenti uno scheletro completo con il capo orientato verso la cappella e con monete antiche tra le mani. Attorno alla cappella si trovano numerose tombe all’interno delle quali sono state ritrovate ceramiche in uso nel I e nel II secolo d.C. Secondo ulteriori ricerche, sembra che in questa zona esistesse un monastero bizantino legato proprio al culto mariano di Meryem Ana.

Per secoli, però, questo luogo è stato – per così dire – «dimenticato». Solo sul finire del 1800 i padri lazzaristi di Smirne, sulla scorta di alcune visioni di Caterina Emmerich (1774-1824), una mistica tedesca che descrisse al suo confessore Clemens Brentano momenti e luoghi della vita di Maria, intrapresero delle ricerche, trovando conferme a quanto la suora tedesca aveva raccontato: la casa in rovina, la sua collocazione sul pendio del monte, il mare di fronte.

Da allora la casa della Madonna è divenuta meta di pellegrinaggi, tanto di cristiani che di musulmani. Va però detto che in alcune comunità ortodosse della regione era usanza antichissima, in occasione della festa dell’Assunta, recarsi in pellegrinaggio a Meryem Ana.

Sulla presenza di Maria ad Efeso, le fonti scritte del cristianesimo primitivo non forniscono certezze. Non distante da Meryem Ana si trova la grande basilica costantiniana di San Giovanni (al quale Cristo affidò la madre al momento della crocifissione). Proprio a Efeso l’apostolo visse certamente per lunghi periodi e venne qui anche sepolto. Se è vero che della Vergine a Efeso non parlano neppure i testi apocrifi dei primi secoli, proprio nella città – allora una delle capitali della cultura ellenistica, dove san Paolo aveva predicato il Vangelo e fondato le prime comunità cristiane – nel 431 si svolse il Concilio che affermò solennemente la divina maternità di Maria.

Non è possibile dunque dire se la Madre di Cristo abbia abitato o meno per un certo periodo la piccola casa che oggi si venera. Certamente però, in questo luogo, si onora la figura della Madre di Dio, che con la sua presenza silenziosa e orante tanta parte ha avuto anche nella nascita delle prime comunità cristiane. E quel suo testimoniare l’affidamento alla volontà di Dio pronunciando il «sì» che ha cambiato la storia.

Bibliografia

  • E. Ronchi, Le case di Maria. Polifonia dell’esistenza e degli affetti, Edizioni Paoline, 2006.
  • D. Carroll, La casa di Maria. Una storia meravigliosa: come fu scoperta ad Efeso l’abitazione della Vergine Maria, traduzione di P. Pellizzari, Edizioni San Paolo, 2008.

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