Antonino Biddau (Ploaghe,1897-1922,Sassari) di Angelino Tedde e di Angela Farris
Si iscrisse giovanissimo all’Associazione Silvio Pellico di Sassari, A Roma, dove proseguì gli studi, frequentò la Congregazione mariana La Scaletta in S. Ignazio e l’Associazione Studi e Azione, conobbe P. Pericoli, fu esponente della GCI del Lazio. Rientrato a Sassari nel 1916, continuò ad interessarsi del movimento giovanile, al quale diede notevole impulso, subentrando nella presidenza regionale della GCI ad A. Del Rio Busaschi, già presidente della commissione regionale provvisoria, della quale avevano fatto parte fin dal 1913, tra gli altri, A, Espis e C. Villasanta.
Presidente nel 1918 della Silvio Pellico, B. costituì un gruppo di universitari cattolici, primo nucleo della FUCI sassarese, e svolse una certa attività pubblicistica come collaboratore di ((Libertà)) e corrispondente del ((Corriere d,Italia)).
Venne confermato presidente regionale della GCI nel I° congresso regionale che si tenne a Cagliari nell’aprile del 1921, ma nel maggio ma nel maggio dovette dare le dimissioni per ragioni di salute, Grazie al suo impegno personale, il movimento giovanile, come poté constatarsi al II° Covegno regionale, tenutosi ad Ozieri nel 1922, contava ormai oltre 60 circoli, con circa 2.000 soci.
Fonti e Biografia: Ampi necrologi del Biddau vennero pubblicati da “Libertà”, settimanale di Sassari, 7 luglio 1922, e dal “Corriere d’Italia”, 9 luglio 1922. La sua figura venne rievocata nel n. unico Un’anima d’apostolo, pubblicato a Sassari, nel 1923, e in un articolo della “Nuova Sardegna” del 12 marzo 1980. Sul B. cfr. F. Atzeni, Aspetti del MC in Sardegna dallo scioglimento dell’OC alla fondazione del PP; in “Archivio storico sardo”, XXXI (1980), 311-371
Voce del Dizinario del Movimento Cattolico a cura di Traniello e Campaninicompilata da Angelino Tedde
Una mia studentessa si po laureata con una bella tesi di laurea degna di pubblicazione e quindi riporto qui la presentazione della pubblicazione
“LODE’. Ad un anno e mezzo dalla laurea in pedagogia, Angela Farris vede ora la sua tesi pubblicata in volume. «Antonino Biddau (1897-1922). Formazione e azione di un protagonista della gioventù cattolica italiana della Sardegna»: questo il titolo dell’opera. Un lavoro di ricerca durato tre anni, sotto la guida di Angelino Tedde, docente di Storia della scuola e istituzioni educative presso l’Università di Sassari nonché curatore del libro. Una bella soddisfazione per la studentessa di Lodè, trentadue anni, attualmente impegnata come pedagogista nelle elementari di Posada. Angela Farris ha tracciato un primo profilo essenziale di un protagonista del movimento cattolico sardo. Duecentosessanta pagine per raccontare la breve ma intensa vita di Antonino Biddau. Nato a Ploaghe nel 1897, questo giovane intellettuale, impegnato in molteplici iniziative sociali, compì gli studi liceali a Sassari e a Roma e si laureò, nel 1921, in Medicina e Chirurgia nell’ateneo turritano. Fu esponente di spicco della Gioventù Cattolica Italiana, per la quale si adoperò non solo a Sassari ma nell’intera isola. Di quella associazione divenne anche presidente. Scrisse numerosi articoli su giornali nazionali e locali, polemizzando vivacemente nei confronti delle posizioni anticattoliche. Stroncato da un male incurabile, il giovane medico morì nel 1922, a soli venticinque anni, dopo aver lavorato all’ospedale di Sassari. La biografia che ne traccia Angela Farris è corredata da una corposa appendice di documenti inediti raccolti in vari archivi di Roma, Sassari e Ploaghe. Per la meticolosità del suo lavoro, la ricercatrice lodeina era stata invitata dal paese natio di Biddau in occasione del centenario della nascita dell’illustre medico, ricordato ancora oggi come su duttoreddu. L’intervento di Farris fu allora incentrato su “L’impegno sociale-religioso di A. Biddau”. Il libro che ora firma esce sotto il marchio delle Edizioni Gallizzi, per conto dell’Associazione Culturale “Alcide De Gasperi” di Sassari. (l.p.)”
Dalla Nuova Sardegna del 1.3.2001