Donna Lucia Tedde: gli spirituali parenti di comparatico di Chiaramonti e dintorni – ultima parte di Angelino Tedde, Andreina Cascioni, Giovanni Soro.
Ne deriva che in totale le famiglie legate a Donna Lucia in parentela spirituale negli anni esaminati furono trenta. Una percentuale abbastanza limitata visti i circa 1.187 battezzati dei singoli fogli durante la sua esistenza. Osserviamo che la maggior parte delle trenta famiglie dei battezzati e delle cresimate sono chiaramontesi, salvo qualcuna, proveniente da fuori. Dei nobili o señores contiamo dieci laici, Franciscu Pilu, (1), Bernardinu Pes Sardu (1), Señor Juanne Maria Sata de Othiery (3), Juanne Maria Sata Siny de Othieri (1), Andria Satta (1), Martine Ispensatellu (1), Lusoriu Andrea Busel de Valencia de Po piemontese (1), Antoni Tanca (1). Tra i vicari e i curati ne contiamo diciasette, rev. Franciscu de Melas (2), rev. Nicolau Mossa vicariu (3), rev. Matheu Are cura (1), rev. Nicolau Seque cura postea vicariu (2), rev. Antony Cossu (1), rev. Gasparru Marras de sa villa de Martis (1), rev. Matheu Aranzanu, vicariu (3), rev. Leonardu Murgia (1), rev. Mighely Anghelu Cabanna de sa villa de Laerru (1), rev. Thomas Pirinu cura (1).
Concludendo questa prima parte della ricerca possiamo affermare che Donna Lucia Tedde, di nascita nulvese, venne a Chiaramonti le prime due volte a 19/20 anni, registrata di Nulvi, tornò a 21 anni per altri battesimi, prendendo la residenza a Chiaramonti fatta ormai erede universale dei beni della defunta sorella Gerolama dove visse fino alla dettatura del testamento nel febbraio del 1755 al notaio Joannes Vaca Guisu di Sassari e delle ville circostanti e alla morte naturale o violenta nel suo palazzotto nella stesso anno del Signore. A Chiaramonti esercitò la sua egemonia economica e politica e contrasse parentele spirituali che de facto si tradussero in alleanze per la sua fazione. Si suppone che abbia avuto buoni rapporti col clero locale e dei paesi vicini con i suoi parenti di Nulvi e di Ozieri, in particolare con la sorella Mariangela e col di lei marito suo tutore essendo lei nubile Juanne Maria Sata o Satta o Sata Siny, suo partner almeno in tre battesimi, e accompagnatore a Cagliari dove ebbe modo d’introdurla tra la nobiltà della capitale “dove si mosse con imprevedibile disinvoltura alla ricerca di sostegni che le evitassero severe misure punitive.”(Lepori 2010)
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3 – fine