“Che ogni ferita sia un’occasione per crescere e non una sconfitta” di Sarah Savioli
Figlio mio,
in questa che è la notte più lunga dell’anno,
in questo inverno freddo e grigio,
ti auguro che i tuoi limiti non divengano mai per te alti muri di confine, ma punti nei quali ti fermi un istante, prendi fiato, poi ti dai il colpo con le gambe e li tramuti in trampolini per fare salti altissimi.
Che là dove capisca che non puoi andare, il tuo sguardo non si abbassi desolato sui tuoi piedi in una resa rancorosa, ma i tuoi occhi restino limpidi per guardare lontano e arrivare così a tutto il mondo intorno, ai suoi colori, alla sua bellezza.
Che ciò che non conosci non ti faccia paura, ma ti riempia di entusiasmo e di curiosità.
Che ciò che non comprendi non ti chiuda su quel che ti è mollemente a portata, ma ti spinga a cercare nuovi modi, nuovi linguaggi, nuova gioia ed entusiasmo esploratore.
Che ogni ferita sia un’occasione per crescere e non una sconfitta.
In questa che è la notte più lunga dell’anno, resti in te sempre accesa la consapevolezza che, per quanto sia lunga, anch’essa finirà.
Che per quanto questo inverno sia freddo, anche lui passerà.
Sarà un nuovo giorno, una nuova stagione.
E per ogni nuovo giorno, per ogni nuova stagione qualsiasi essi siano, figlio mio, scegli di essere te stesso, un te stesso sempre migliore.