“Franco Soddu (1943-2018), un caro compaesano e parente, ci ha lasciati per il Cielo” di Angelino Tedde
FRANCO SODDU
1943-2018
Ci ha lasciati prematuramente, a 75 anni, il nostro caro cugino secondo. Ci sentiamo vicini con cordoglio ed affetto all’afflitta moglie EDVIGE, alla sorella Mariangela, ai fratelli Mario, Salvatore, a Tonino e a tutti i parenti e affini.
Le esequie si svolgeranno a Chiaramonti, oggi, 9 settembre, alle ore 17 nella chiesa del Carmelo.
Francesco, noto Franco, era emigrato con la moglie a Roma dove ha svolto con grande impegno il suo lavoro parasanitario. Era un uomo di poche parole, discreto e affabile. Dei cinque fratelli e due sorelle, a parte Faricu, Mario, Mariangela, Peppino e Teresa, questi ultimi due passati a miglior vita, era quello che ho poco frequentato, mentre non posso dire altrettanto della cara Edvige che talvolta lo anticipava nel giungere a Chiaramonti per trascorrere le ferie. Con le sorelle Scanu: Farica, Veronica, Nanda, Rachele, Lavinia e le altre ci s’incontrava da anni in luglio e in agosto la domenica mattina in chiesa. Chi giungeva dalla Penisola e chi dall’estero, ma tutti uniti dalla stessa assiduità al precetto festivo domenicale. Sul sagrato ci si scambiava qualche parola e poi ci si risalutava per rivederci l’anno successivo.
Alla famiglia Soddu ero molto legato e da giovane ho frequentato la loro casa, data la parentela.
Anzi quest’estate non abbiamo fatto a tempo con Faricu a tracciare un profilo familiare di zio Giommaria Soddu, cugino primo di mia madre e cugino secondo di mio padre, e della cara zia Pietrina, madre amabilissima e servizievole verso i figli e i parenti. Come con discrezione sono vissuti a Chiaramonti, con la stessa discrezione partirono per un avvenire migliore che hanno trovato nella Penisola. Chi a Torino, chi a Roma chi a Busto Arsizio. L’estate era l’occasione per incontrarsi e scambiare qualche parola.
La scomparsa di Franco, avvenuta per un infarto mentre faceva quello che sarebbe stato l’ultimo bagno a Badesimare, ci ha frastornati e ancora non ci rassegniamo alla sua perdita.
Dall’aspetto robusto e gioviale pareva sprizzare salute. Il cuore lo ha tradito e [come è destino di tutti noi, prima o poi,] se n’è andato. Che il Signore lo accolga nelle sue braccia!
Visitando Facebook qualche ora fa, sono le sette del 9 settembre, ho scoperto la pubblicazione da parte della cognata Veronica di questa poesia postata da Franco nel suo diario il 20 luglio di quest’anno, dedicata alla moglie Edvige, quasi premonitrice della sua imminente dipartita,
QUANDO DOMANI ARRIVERA’
Quando domani arriverà senza di me
e io non sorgendo, ti troverà con gli occhi
pieni di lacrime per me,
vorrei tanto che tu non piangessi
come hai fatto oggi
mentre pensavi alle cose
che non siamo riusciti a dirci.