Antonio Ledda (1928-2018), professore di Disegno e di Storia dell’Arte nelle scuole superiori e pittore, è scomparso.
Antonio Ledda si è spento all’ospedale civile di Sassari dopo una breve degenza. Aveva compiuto a gennaio 90 anni e conduceva la sua vecchiaia con piglio giovanile e con la massima cura della persona e della mente. Da ragazzo aveva dovuto faticare non poco viaggiando sui treni dell’epoca ogni giorno per raggiungere la scuola presso cui aveva conseguito la licenza elementare, il diploma di avviamento e il diploma di maestro d’arte presso l’Istituto d’Arte di Sassari, allora diretto dal prof. Figari.
Ricordo che, avendolo invitato ad una visita d’istruzione a Parigi e poi in Spagna, sapeva incantare le studentesse leggendo con grande maestria le opere d’arte. Ma per tirare avanti la famiglia faceva di più lavorando come disegnatore negli studi tecnici e restaurando sulle volte del duomo di Sassari gli affreschi sotto la guida del grande Figari. Vivere per lui significava lavorare. Aveva sposato la figlia dell’addobbatore sacro di San Nicola, Mariuccia Sassu, professoressa di Musica e da quel ben riuscito coniugio sono nati nati tre figli maschi e una figlia.
Sull’esempio dei genitori hanno conseguito tutti dei buoni titoli accademici. Antonio tuttavia era anche un buon pittore e alcune delle sue opere appaiono nei cinque libri che io ho avuto l’onore di leggere e di revisionare. Un linguaggio scarno, un contenuto che alcuni potrebbero ritenere troppo semplice, ma che testimoniano chiaramente la sua passione anche per la scrittura, dal momento che essi vennero ricavati da appunti che egli aveva annotato nel corso della sua vita.
L’ultimo libro lo ha dedicato alla Breve storia dei Carmelitani consultando gli atti dei Carmelitani presso la Biblioteca Universitaria e la grande storia del Carmelo di vari autori.
Non sembrava, ma Antonio aveva una religiosità carmelitana e prima con la moglie e poi, dopo la sua prematura scomparsa, ha frequentato le riunioni settimanali carmelitane del terzo ordine e sperava che la Vergine del Carmelo avrebbe pilotato la sua anima verso la beatitudine eterna.
E’ morto di sabato, giorno dedicato alla Vergine e penso che l’essere stato devoto gli gioverà.
Si può affermare che egli si sia addormentato come un patriarca con un patrimonio di gioie e di dolori specie con la prematura morte della moglie e di un figlio che bene aveva operato tra le guardie di finanza. Giovane maresciallo e padre di tre figli era stato stroncato nel camper alle porte di Assisi, mentre seguendo la passione del padre, con la moglie e i suoi piccoli andava visitando luoghi d’arte, di cultura e di fede. Glielo si disse un anno dopo e come suo solito non si espresse in pianto, ma di certo la notizia gli diede un forte colpo al cuore. Antonio non manifestava i suoi sentimenti di gioia o di dolore apertamente, ma il suo cuore veniva man mano scalfito: lunga vita, ma immensi dolori.
Noi che gli siamo stati amici abbiamo imparato ad apprezzarlo e a volergli bene e gli auguriamo davvero la beatitudine eterna insieme alla moglie e al figlio che lo hanno preceduto.
Le esequie si svolgeranno domani, lunedì 23 aprile, presso la sua parrocchia che è stata la chiesa di San Vincenzo de’ Paoli.
Opere con la prefazione di Angelino Tedde
Antonio Ledda, La collina dei mandorli, Studium adp, Sassari 1999, pp. 160 €. 10,00
Antonio Ledda, Addio Pausania, studium adp, Sassari 2004, pp. 156 €. 10,00
Antonio Ledda, Il profumo degli asfodeli, studium adp, Sassari 2005, pp. €, 10,00
Antonio Ledda, Breve storia dei Carmelitani, studium adp, Sassari 2007, pp.176 142 €. 10,00
Tutti questi libri possono essere richiesti alla TAS o leggersi o dati in prestito presso le Biblioteche di Sassari.