La Quaresima ignorata insieme al ciclo liturgico dell’anno lunare di Ange de Clermont
Sono trascorsi 5 giorni dall’inizio della Quaresima, cioè dei quaranta giorni in cui dobbiamo meditare sui novissimi: morte, giudizio, inferno, paradiso, ma piùà semplicemente sulla vita, passione e morte di Gesù detto il Cristo, crocifisso circa 2018 anni fa anche se pare sia passato un giorno.
Molti vivono come bestie, dice il pagano Sallustio, con il viso rivolto verso terra e non si elevano per guardare in alto. Altri disprezzano la modestia e la pudicizia come sosteneva il pagano Catone che non amava che le matrone e le giovani al Circo mostrassero le caviglie e le braccia mezzo nude. Altra virtù dell’educazione cristiana. A volte in chiesa debbo chiudere gli occhi per non vedere fondi schiena di ragazze che si sono imbragate nei famigerati blues genns dentro cui stanno a fatica, altre, d’estate rasentano la sfrontatezza. Io no dico che tutte le donne e gli uomini dovrebbero vestirsi da monache e da monaci, però un minimo di modestia non sta male. Tutte virtù umane e poi cristiane. Prima formiamo l’uomo e su di esso il cristiano diceva don Budroni alla Madonnina, ma prima di lui l’hanno detto tanti pagani. Ma torniamo alla Quaresima che dovrebbe essere contrassegnata dal digiuno, dalla preghiera e dalla meditazione e anche dalla penitenza. _Se vai dal cuoiaio ad ordinarti il cilicio, mi ha detto la capoclan, ti prenderanno per matto o per stravagante.- Certo mia moglie non ha mai pensato di farsi suora, sono io che volevo farmi missionario, per cui una volta tanto per evitare lo scandalo non mi ordino il cilicio e cerco la penitenza in atti molto più leggeri: non mangio la carne il venerdì, mangio giusto quel tanto che mi basta, lascio perdere i dolciumi che del resto non amo soverchiamente. Ai rosari e alle giaculatorie aggiungo il venerdì la via Crucis dal momento che la nostra parrocchia in inverno si trasforma in un frigorifero malsano, debbo dirla o comodamente adagiato nel letto o al massimo in piedi. Brani di lettura della Bibbia:la Quaresima è tutta qui, no! Consisterebbe nella conversione del cuore, nel rivisitare l’amore per Dio e per il prossimo e nel pensare che qui siamo di passaggio e che quello che più conta è l’anima, se perdi l’anima, amica mia e amico mio, sei rovinato per sempre. La cosa migliore è amare Dio come un buon figliolo, ma se questo non ti basta pensa a ciò a cui vai incontro se ti dannerai!
Non sono un predicatore, ma un povero cristiano trasandato che spesso pecca senza manco avvedersene tanto è abituato al peccato. Ecco in questi giorni di Quaresima cerco di esaminarmi meglio, di vedere se posso fare qualche passo avanti. Il fatto è che tante volte abbiamo il cuore duro come la pietra, non ci commoviamo più per nulla, anzi per le ingiustizie ci arrabbiamo e scantoniamo nell’ira. Vorremmo giudicare la storia e inventiamo i giorni della memoria quando invece i giorni della memoria sono fatti di 365 giorni l’anno. Ne abbiamo da piangere da quando Cesare faceva a pezzi i Galli o i Germani massacravano le legioni romane o i Conquistadores facevano genocidio di Incas e Aztechi e altre popolazioni indie. Quasi quasi aveva ragione Lutero. noi siamo immersi in un oceano di peccati al punto che solo la fede ci salva e a niente servono le indulgenze e le confessioni e le devozioni; pecca fortiter sed crede fortius! (pecca tanto, ma credi maggiormente). Ma la nostra amata e piagata di peccati chiesa cattolica vuole che facciamo anche la parte nostra. Fides sine operibus mortua est, la fede senza le opere è morta, Allora facciamo quello che possiamo prendendo sempre atto che siamo degni della forca per i nostri delitti o meglio della croce, Cristo se l’è caricata per quello e si è lasciato uccidere per questo motivo, per liberarci dai nostri peccati visto che noi da soli non ci riusciamo. Vediamo un pò se riusciamo in questa Quaresima a capire che dobbiamo amare il prossimo come noi e dobbiamo amare Dio coi suoi comandamenti con tutto il cuore. Ecco il senso di questi rimanenti 35 giorni di Quaresima.