“Soliloquio di un gatto governante di tre umani” di Sarah Savioli
Dicono: “Prendi un umano, ti fa compagnia, se lo allevi bene non sporca neanche”.
E io, dai che ci casco: mica uno, no. Che son furbo… Mi faccio intenerire: prendo due umani, una coppietta. Carucci, bellini.
Impegnativi, però… Impegnativi!
Ma fatta la minchiata mica si torna indietro.
Li ho presi, li terrò.
E le pappe apposta, e la cuccetta loro, e fagli tagliare il pelo della testa ogni tanto, e paga il dottore… sono pure una spesa.
Poi vivaci, sempre vivaci questi due… Diciamo pure incontenibili da mattina a sera.
E falli giocare, e fuori e dentro, e via a portarmi altri umani a casa… e io a faticare a sbatterli fuori alla sera perché poi vogliono farsi adottare anche loro…
Per non parlare dell’ansia ogni volta che i due mi rientrano tardi.
Sempre con la preoccupazione che me li abbia stirati una macchina, che la femmina si azzoppi o che il maschio un giorno mi torni con una palla sola. Ma poverelli è la natura loro andar fuori ogni tanto…
Insomma sono una grana e anche un po’ tonti, ma ci s’affeziona, poco da dire.
Allora dicono: “Falli figliare che così si calmano”.
E io dai che li faccio figliare.
Che calmarsi si sono calmati. Questi appena s’appoggiano dormono, più che calmi direi che sono quasi morti.
In compenso il cucciolo pare assatanato. E ce l’ho sul groppone pure lui che lo vorrei regalare, ma secondo me la femmina che è rancorosa di indole poi mi distrugge il divano con le unghie.
E allora tieni pure il cucciolo… Che a riempirgli la pancia mi ci vuole un capitale, che magna come una tarma in un armadio di cappotti.
E dicono: “Guarda che belli che sono, in salute, si vede che li tieni bene”
E io certo che sì, mica sono un buzzurro: li ho presi, li tratto come si deve.
Ma questo 2018 sarà l’anno della svolta, adesso basta perché non ce la faccio più.
Maschio, femmina e piccoletto. Tutti e tre.
Si devono dare una tranquillizzata.
Li faccio sterilizzare e morta lì.