Michelino Montesu (1926-2016): un ‘altra feconda memoria storica di Chiaramonti se n’é andata di Angelino Tedde
Con molto dispiacere abbiamo appreso della scomparsa del caro amico Michelino Montesu, il nostro consulente storico dei personaggi di Chiaramonti. Qualche settimana fa c’eravamo sentiti al telefono per varie delucidazioni su un personaggio storico di paese. Dopo la morte di zio Giovanni Tedde era diventato lui il principale consulente delle nostre ricerche sulla memoria orale circa donne e uomini il cui profilo storico sto affrontando da un pò di tempo sul mio blog. Eravamo prima di tutto amici e lo stimavo per la sua capacità imprenditoriale. Fu lui a costruirmi la prima scrivania in legno e i primi tre scaffali per il mio modesto studiolo di Stintino con l’allora spesa di 13 mila lire. Nel corso degli anni trascorsi a Stintino da sposato (1963-1965) e poi a Sassari in via Filippo Turati, 35, ogni volta che mi sedevo a lavorare mi ricordavo di lui. Era un ottimo falegname, ma non pago del modesto guadagno artigianale si era dato poi al commercio dei mobili che vendeva in tutta la Sardegna e più tardi in Corsica. Era educatissimo, calmo, non pedeva facilmente le staffe, equilibrato. Si era ritirato, ma avev avviato le due figlie Cristina e Daniela verso la stessa professione con lunsinghiero successo.
La domenica ci vedevamo in chiesa e spesso quando mi recavo alla Santa Comunione, passandogli vicino, gli stringevo la mano. Non finiva mai di ringraziarmi per l’insegnamento del metodo di ricerca al nipote Simone del quale era orgoglioso. Conversare con lui era un piacere perché oltretutto aveva conservato una memoria lucidissima e ricordava luoghi, vie, personaggi locali a partire dal 1936. Era sempre disponibile quando lo chiamavo al telefono per consulenza e un giorno mi disse…forse potresti anche intervistarmi sulla mia vita lavorativa. Gli promisi che l’avrei fatto e poiché speravo che il Signore, doppiati i 90 anni, lo lasciasse in vita almeno fino ai cento non l’avevo ancora intervistato. Se n’è andato rapidamente, per un male latitante nel suo organismo e scoperto forse all’ultimo momento. Per tutti i compaesani è una grande perdita, ma certamente lo è maggiormente per sua moglie Titina, per le sue due care figlie, per i due nipoti e vari parenti. Anche per me è la perdita di un amico con cui si poteva conversare volentieri e con eleganza. Gli volevo un gran bene. Le conceda il Signore il premio che concede ai giusti che hanno creduto in Lui e che soprattutto hanno amato anche il prossimo. Avrò modo, intervistando la moglie, di scrivere quel profilo che gli avevo promesso e che lui avrebbe desiderato. A tutti i parenti porgo le mie più profonde condoglianze, assicurando preghiere.
I funerali si svolgeranno stasera al Carmelo alle 15, 14 dicembre, giorno di San Giovanni della Croce.