Giovanni Brianda, noto Nino (1922-2016) , un uomo e un cristiano trasparente, un educatore e un docente aperto, un cattolico impegnato ed esemplare di Angelino Tedde
Giovanni, o meglio, Nino Brianda (Sassari,1922-2016) l’ho avuto come collega presso la Facoltà di Magistero prima, di Lettere e Filosofia, poi col pensionamento come correlatore delle ponderose tesi di laurea di storia delle Scuola e delle Istituzioni educative. Per anni l’ho conosciuto per la sua buona fama, ma poco frequentato. Abbiamo stretto amicizia quando lui è andato in pensione, perché, in mancanza di colleghi disponibili, lui mi ha dato una mano nella correlazione delle circa 200 tesi di laurea svolte nel corso dei miei ultimi dieci anni d’insegnamento. Posso dire che dai 70 agli 80 anni non mi ha mai negato la sua generosa collaborazione che consisteva nella lettura puntuale delle tesi e nell’illustrazione e giudizio sul voto di laurea. Abbiamo scoperto un’affinità particolare forse per la vicinanza della sua regione storico-culturale di provenienza, la Gallura, a quella mia, l’Anglona. Ci capivamo al volo e sempre i suoi giudizi sui lavori delle laureande concordavano con i miei.
Ricordo che passai un brutto momento e lui mi fu vicino con una solidarietà fattiva e intelligente. In genere ci si telefonava per gli auguri. Giunto a 80 anni mi disse che non se la sentiva più di affrontare la fatica di correlazione delle numerose tesi che ad ogni sessione doveva leggere e presentare. Lo fece con garbo, spiegandomi che cominciava a sentirsi stanco. Ne apprezzai la chiarezza e la sincerità. Adesso se n’è andato alla casa del Padre che certamente lo ricompenserà per la sua vita esemplare di uomo e di cristiano. Ai figli la mia vicinanza e il mio affetto.Il vescovo emerito di Nuoro, Mons. Pietro Meloni, sul settimanale cattolico Libertà traccia un profilo della sua attività di educatore nell’Associazione Scout di Tempio. Professore di Storia e Filosofia prima, fu chiamato con l’istituzione del Magistero dell’Università degli Studi di Sassari ad insegnare Pedagogia nella Facoltà di Magistero prima e di Lettere e Filosofia successivamente.
Il ricordo presso il Dipartimento di Storia e Scienze umane e sociali dell’Uniss.
“Ricordo della prof. Giusy Manca
Tre giorni fa è deceduto Prof. Giovanni Brianda. E’stato commemorato per il suo impegno politico e civile in quanto ex assessore alla pubblica istruzione e Sindaco della città di Sassari negli anni ‘60. Ma il suo impegno magistrale è rimasto un pò in ombra e ciò non rende pienamente merito al suo lavoro ed alle sue straordinarie qualità umane. Prof. Brianda è stato uno dei fondatori del primo Magistero che tanti docenti ha formato nella nostra città fin dagli anni ’70. Già professore di italiano e latino al liceo divenne successivamente docente di Pedagogia Generale presso il Magistero, poi nel Corso di Laurea in Lettere e in Pedagogia fino al suo pensionamento, anche se continuò ad insegnare fino a tarda età all’Istituto Superiore di Scienze Religiose. Credo che proprio nell’insegnamento abbia espresso al massimo le sue qualità umane: la sua mitezza si traduceva in infinita pazienza, la sua precisione in meticolosa attenzione al lavoro, la sua umanità in cura di ciascun allievo e la sua proverbiale sagacia ci faceva sorridere e rendeva ogni fatica più lieve. Ma è giusto ricordare anche la sua statura scientifica: studioso della pedagogia cattolica non disdegnava il confronto con qualunque Autore, anche se di orientamento ideologico diverso e perfino opposto. Anzi, era entusiasta dei fermenti politici degli anni ’80 che si traducevano poi in altrettante scuole di pensiero pedagogico come l’Antipedagogia di Francesco De Bartolomeis, l’interpretazione della fenomenologia Husserliana in chiave pedagogica ad opera di Piero Bertolini, l ’impegno didattico dei movimenti di Cooperazione Educativa, l’attenzione alle innovazioni didattiche allora in sperimentazione come il lavoro di gruppo ed il sistema dei laboratori per l’apprendimento che Lui ci spiegava a lezione. Qualunque esperienza che esaltasse la relazione educativa era per Lui un’occasione di studio, di confronto con i suoi allievi, di scambio con i colleghi. Tutti i suoi allievi devono sentirsi onorati e felici per averlo conosciuto e per aver usufruito dei suoi insegnamenti, ben oltre la trasmissione del sapere educativo. Prof. Brianda ci ha insegnato tanto, ci ha aiutato a crescere, ci ha testimoniato l’impegno e trasmesso la passione educativa ma soprattutto ci ha dato un grande esempio di uomo buono, gentile e operoso. A Lui è dovuta una infinita gratitudine per averci accompagnato nei nostri percorsi di crescita personale e professionale. Ora è mancato ma quanto ha donato in vita è sempre un dono prezioso.
Grazie al nostro Maestro.
Giusy Manca, allieva di Prof. Brianda e docente di Pedagogia della marginalità e della devianza minorile c/o Corso di Laurea in Scienze dell’educazione, Università di Sassari”
Riportiamo quanto scrive l’Unione Sarda sull’amico e collega scomparso
“Si è spento domenica notte (22 novembre 2016) a Sassari Giovanni Brianda, docente universitario e sindaco del capoluogo turritano dal 6 settembre 1963 al 9 gennaio 1965.
L’elezione da parte del Consiglio comunale, avvenuta con 25 voti su 39, lo inserì nella lunga tradizione di primi cittadini democristiani che a Sassari ebbe inizio nel 1946 con Candido Mura e si interruppe solo nel 1975 con l’elezione del socialista Fausto Fadda, per poi riprendere vigore negli anni Ottanta con Pietro Montresori e Raimondo Rizzu.
Sassarese di origini galluresi, 94 anni, padre di quattro figli fra i quali Mariano – che a Sassari presiede la sezione penale della Corte d’Appello – Giovanni Brianda è stato a lungo il decano dei sindaci emeriti di Sassari e ha sempre preso parte al tradizionale brindisi che il primo cittadino offre ai suoi predecessori in occasione della Faradda dei Candelieri.
Cattolico fervente e pedagogo appassionato, è stato fra i volti più limpidi della politica del Nord Sardegna nel lungo periodo della Prima Repubblica.”