“Laudato si” di San Francesco e “Salmo di lode e di ringraziamento” di Ange de Clermont
Oltre che una delle prime poesie in lingua volgare questa lirica è una delle più belle preghiere del mondo e non solo della Cristianità.
« Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so’ le laude, la gloria e ‘honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfàno et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle, in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke ‘l sosterrano in pace, ka da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no ‘l farrà male.
Laudate et benedicete mi’ Signore’ et ringratiate et serviateli cum grande humilitate »
SALMO DI LODE
E
DI RINGRAZIAMENTO
di Ange de Clermont (1991)
Il cielo man mano s’imbianca
e tu, o Signore, dal sonno mi convochi
alla tua presenza per cantare le tue lodi mattutine
e darmi anche oggi certezza di vita.
Ti contemplo e ti amo mio Dio
Tu sei grande e non c’è nessuno come te.
Per me hai creato il cielo e le stelle.
Per me hai plasmato il sole e la luna.
Mi fai dolce il riposo dopo le fatiche.
Mi fai amare il lavoro dopo il riposo.
Provvedi a saziarmi come una madre,
mi rivesti con abiti adatti al mio corpo.
Mi raccogli pietoso dopo le sventure
e mi sollevi forte verso il cielo.
Mi hai dato una sposa feconda
che allieta la mia vita come il vino.
Belli e sani sono i miei figli
per loro sospirano le giovani donne
e festose li accompagnano
ai canti e ai balli.
Hai dato loro intelletto e vigore.
Mi hai dato una casa nel caos cittadino
per ripararmi con la sposa e i figli
mi hai donato una casa vicino al mare
per offrire salute a tutta la mia nidiata.
Mi hai concesso dopo cinquant’anni
di riavere una casa al mio paese natio.
Da tutte queste case mi offri il tuo cielo
il tuo mare, le tue valli e i tuoi monti
il verde smagliante dei campi primaverili
il giallo estivo dei campi di frumento.
Al colle, nel mio settimanale riposo,
fai giungere l’abbaiare dei cani e il belato delle greggi.
Nella pianura circondata dai monti mi fai
udire i dolci flutti del mare.
Come non dirti grazie mio Dio
che mi hai raccolto orfano e indigente
e mi hai donato con materno gesto
il calore dolce di una sposa feconda
e tanti figli come olivi alla mia mensa.
Clermont, 1991