“Stato, Regioni, Comuni, strozzini e criminali” di Angelino Tedde
Alla notizia che non avremmo pagato più l’IMU per la prima casa mi ero sentito sollevato e in cuor mio dicevo che la tassa semestrale per la seconda casa sarebbe stata più leggera. Che cosa sia la seconda casa ve lo dirò brevmente perché non pensiate che si tratti di una casa al mare o in alta montagna. Si tratta di una modesta casetta che mi son costruita con i modesti risparmi dopo anni di lavoro indefesso: il ricupero della memoria nel mio paese natale che è un borgo tardomedievale assai modesto e scalcino, a parte la vista.
Non ci crederete senza l’IMU sulla prima casa la tassa è aumentata di cento e più euro, oltre seicento euro. Il criminale comune di Sassari ha rivalutato alla grande gli alloggi e vuole ingrassarsi su case, tra l’altro di edilizia popolare cooperativa. In parole povere ora ogni sei mesi pagherò più di quanto non mi costasse il mutuo venticinquennale agevolato (tasso 13%). Se dipendesse da me venderei tutto e andrei in casa d’affitto dove peraltro si paga il 20% dell’IMU che paga la proprietaria. Di questi onerosi balzelli statali su tutto non ne posso più. La casa sta diventando un punto forza di questa nostra repubblica ladra e assassina. Non si uccide solo con la spada, ma anche tassandoti senza ritegno su tutto. Ormai la pensione serve in primo luogo a pagare le onerose bollette della luce, quelle ancor più onerose di Abbanoa, l’Irpef sugl’immobili, quindi ancora sulla casa. Uno stato del genere non può che essere definito criminale. Si vive con quanto avanza dai pagamenti delle saanguisughe istituzionali: regioni, comuni e stato centrale e meno male hanno abolito le province, ma non preoccupatevi che tra poco ci tasseranno anche sull’aria che respiriamo, con tanto a metro cubo. Come fa a vivere un cittadino angariato da questa continua e persistente tassazione che serve a far ingrassare la casta dei parlamentari, dei magistrati, dei professori universitari di III fascia, degli alti burocrati, dei medici ospedalieri e di gangli di cento altri servizi inservibili. Di uno stato che non offre lavoro ai nostri figli che non godranno mai di nessuna pensione e che oggi gravano in modo grave o meno grave sulle pensioni dei genitori!
Si tratta della più iniqua nazione sulla faccia della terra che sottrae ai meno fortunati il lavoro, la dignità e il pane. I ladri dell’Enel, di Abbanoa, della Telecom, dello Stato, delle Regioni, dei Comuni continuano a rubare e a campare sul sangue dei cittadini. Peccato che la vecchiaia incomba inesorabilmente, altrimenti sarei emigrato in terre lontane, povere, ma non col primato di latrocinio e di assassinio morale dei propri cittadini com’è l’Italia che è una repubblica basata sullo strozzinaggio dei cittadini e non sul lavoro che non c’é! E adesso denunciatemi pure per vilipendio alla repubblica blasonata ladra!