I ricordi del Rifugio Gesù Bambino di Raimonda e Caterina Pisano
RAIMONDA
Ricordo bene quando arrivai al rifugio: era il cinque maggio 1969, avevo solo 10 anni, Mia mamma mi portò al Rifugio addormenta, perché sapeva bene che mi sarei ribellata. Quando mi svegliai e vidi attorno a me tante bambine sconosciute iniziai a piangere !
Suor Rosalia Doro era la mia suora: mi coccolava, ma io erp inconsolabile e continuavo a piangere sino a tarda notte, cercando la mia mamma.
Il giorno dopo capii che quella era la mia nuova casa e famiglia. Un paio di mesi dopo arrivò mia sorella Caterina più piccola di me.
Mi feci subito delle amichette: Valentina, Lucia, Maria Rosa, Marcella, Eleonora, Laurice, Grazia e una esterna che veniva sempre a giocare al campo. Era una mia compagna di scuola Angela,
Ero una bambina abbastanza ubbidiente, ma c’erano un paio di cose che non mi piacevano; al mattino piangevo perché non mi andava il latte, pregavo Maria Rosa perché lo bevesse lei poi non sopportavo il riso con tutti i pezzi di carne e lardo.
Certo oggi questi cibi le mangio volentieri!
Ricordo bene anche la nostra assistente Pietrina che, insieme a suor Rosalia, m’insegnavano a fare tante cose belle: ricamare, cucire, ferri, uncinetto.
Ad essere sempre educate.
Ci facevano vedere la televisione, ma dopo Carosello tutti a nanna,
Ognuna di noi aveva dei dei compiti da svolgere: a me piaceva pulire il refettorio o il dormitorio. La domenica per me era una gioia e si faceva festa, veniva mia mamma ci portava tante cose buone.
CATERINA
Ricordo il mio ingresso al rifugio, Raimonda mia sorella è arrivata nel ’69 a maggio, io d’estate, Suor Rosalia mi chiese se facevo la pipi a letto io tutta spensierata per la mia età
risposi subito di no! Così mi mise a dormire nel letto a castello in alto, ma l’indomani ci fu la sorpresa, feci la pipi! Subito dovetti cambiare letto. Vicino a me c’era Anna che aveva il vizio, prima di dormire, di farmi dire queste parole “Adesso si! Adesso no !”, Non so perché mi facesse dire quest’espressione forse era suo un tic.
Subito mi ambientai, feci amicizia con Maria Rosa, Marcella, Grazia, Valentina, Eleonora e tante altre.
Ero una ragazzina molto vivace e discola.
Ricorderanno qualche episodio Eleonora e Valentina. Qualche volta ho fatto ferie da scuola e quando prendevo le note le scrivevo con la matita cosi Suor Rosalia firmava e io cancellavo e scrivevo con la penna. Quante marachelle ma, quanto eravamo felici e contente. Un paio di cose non mi piacevano: la polenta e il latte con l’orzo.
Mi ricordo anche della nostra assistente Pietrina che mi faceva molto male quando mi lavava la testa.
Suor Rosalia ci voleva bene e ci accontentava sempre. Ognuna di noi aveva dei compiti da svolgere. A me piaceva pulire i bagni, pulire il salone , la notte, cosi si andava a rubare nella dispensa.
Ricordo ancora quando andavamo a fumare nel terrazzo e quante altre marachelle e divertimenti.
Ricordo quando in dormitorio facevo fare la sfilata a Maria Rosa in mutande e reggiseno. Ne abbiamo combinato davvero tante. Questi sono gli episodi che amo ricordare del collegio.
Commenti
Anche a me la colonia dava un senso di libertà, lì mi sono scambiata il primo bacio sulle labbra con un ragazzo, che aveva la casa vicino alla colonia. Per non farmi vedere dalle suore che dicevano, avrei fatto peccato, ce l’avevamo scambiato sott’acqua. Ricordo anche quando andavamo a vedere i film all’aperto, dalle suore manzelliane, o di quando andavamo a prendere di nascosto i fichi d’india, l’uva e fichi.
Paola Murgia
Ottobre 13th, 2015