Solidarietà dall’Estremo Oriente di un ex allievo della Casa Divina Provvidenza alle ex allieve del Rifugio
Debbo dire come coordinatore di questo blog che dall’Italia e dalle altre parti del mondo l’episodio delle Figlie della Carità “dimesse” dal Rifugio Gesù Bambino di Sassari sta attirando l’attenzone di molti: Pubblichiamo per oggi una testimonianza dalla Cina di un ex allievo della Casa Divina Provvidenza e tra alcuni giorni la testimonianza di altre ex allieve che ci hanno scritto. (A. T.)
Premetto, dall’Estremo Oriente, che dal lontano dicembre 1948, (ricordo ancora l’Epifania del ’49, quando mi svegliai ed andai in refettorio trovando il mio orsetto di peluche grigio), fui ospite, fresco orfanello, nell’istituto della Casa Divina Provvidenza dove fummo accuditi dalla Santa Suor Luisa Brambilla da Bergamo.
E ancora adesso, ormai settantenne, ringrazio le suore, che come ricorda Eleonora, lavorando 24 ore su 24, (per loro non c’erano orari né cartellini da timbrare come simpaticamente mi dice la mogliettina cinese), mi hanno formato e nel carattere e nello stile di vita onesto.
Piango al solo leggere sia qui che altrove di questo modo di gestire le istituzioni, dove si preferisce credere di poter rigirare e (tutta sporca politica) di saper gestire il mondo, preferendo “aiutare”chi si vuol rovinare con le proprie mani (drogati) piuttosto che incolpevoli orfani.
E qui mi fermo, per non infierire con la mia proverbiale verve, i burocrati aspiranti a poltrone iper pagate.
E lo urlo IPOCRITI!
E visto che ho vissuto un’altra realta, approfitto del blog, per parlare di un altro fattore parallelo e che fa parte della mia vita di giovine agnello.
A settembre 1958, la Santa Suor Luisa ci porto’, io e Tore Tanca, dove gia’ c’erano da due anni Vincenzo Rudas e Francesco Pani, orfanelli anche loro, a Palermo, nell’Istituto F. D. Roosevelt gestito dall’ENAOLI (Ente Assistenza Orfani Lavoratori Italiani) col personale educativo formato da studenti universitari (chiedere a Gavino Ledda) presidente la vedova Buozzi.
Bene, benissimo.
Nel tempo ho saputo che il governo di centro-sinistra, ha soppresso tale ente, pertanto i circa 2500 ospiti fecero largo alla nuova political “s”correct per alleviare le pene e “rieducare” chi si vuole rovinare (droga).
Molto piu’ importante per certe menti dell’infante che ora si vuole educare con teorie transgender.
OresteCarboni noto Gavino
Mi fa veramente piacere leggere i commenti di una persona che come me è cresciuta con le suore. Grazie di cuore e un grazie particolare ad Angelino che ci ha dato la possibilità con il suo blog di interagire. A breve riporterò anche i commenti delle mie compagne di collegio che vogliono testimoniare il loro affetto verso le suore.
Eleonora Ortu
Commenti
grazie Oreste Carboni per aver pubblicato la tua esperienza, per me è sempre emozionante leggere il vissuto di altri “collegiali” ti prego continua a raccontarti e per me sarà sempre un piacere leggerti
Settembre 4th, 2015
Angelino,ritrovato compagno dopo piu’ di 40 anni.
Tu sai che,nonostante io non abbia voluto studiare,(a Palermo fui preso dalla nostalgia della Casa della Divina Provvidenza) ho una memoria di ferro.
Qui ormai e’ tardi(ore 22)ma voglio raccontare la mia esperienza piu’ bella alla Casa di Via S.Agostino.
Fra qualche mese,dovevo partire militare.
E ti pareva che Mamma Luisa da Bergamo,non mi chiedesse se ero cresimato.
Alla mia risposta negativa disse.
Non puoi partire se non ti cresimi.
E qui ebbi la piu’ bella esperienza nella Casa.
A quel tempo (1965)si presento’ un certo Franco,ex allievo dalla Casa,con tanto di moglie francese e due teneri figlioli.
E che ti combina Mamma Luisa?
La francese non essendo battezzata,combina la grande festa.
Al mattino,fa battezzare la francese,subito dopo fa battezzare i due bimbi.
Naturalmente la Prima comunione in Cappella
Poi,si va insieme a me in Arcivescovado,dove il vescovo di allora,Mons. Carta,cresima me con padrino il segretario della Prefettura (mi si scusi la dimenticanza,ma ne ricordo il volto)e la francesina.
Ritorno alla Casa ed in Cappella si celebra il matrimonio.
Il pranzo di nozze?
Tutte le ragazze rimaste,dove Suor Gabriella si supero’ come cuoca.
Un abbraccio a tutti i facenti parte di queste strutture,anche se,alcuni rifiutano il loro passato o pretendevano piu’ di cio’ che gli si poteva dare.
Oreste Carboni noto Gavino
Settembre 4th, 2015
Emozione ancora piu’ bella di quando,quella Pasqua di tantissimi anni fa,a pranzo non trovammo il classico uovo di cioccolata.
Eccone il motivo.La Santa Donna Laura Segni,volle consegnarci personalmente la campana di cioccolato con sorpresa,accompagnata da Celestino e Mariotto vestiti con pantaloni semilunghi a quadretti(allora era in stile)
Lo fece con tutti gli ospiti(vecchie,vecchi,femminucce e maschietti,non lesinando una carezza affettuosa per ognuno.
Come dimenticare questi gesti.
E che dire del gelato estivo,dove la Santa Luisa da Bergamo,si vergogno’ di mangiarlo perche’ i ragazzi la guardavano(lo diede a me che non ero il suo cocco,perche’ non la guardavo)
Settembre 4th, 2015
Gavino bellissima testimonianza, ho riso di gusto quando hai raccontato della tua partenza per il servizio militare, pretesto per celebrare il battesimo, la cresima e il matrimonio e ovviamente il pranzo, grazie un saluto anche dalle mie compagne di collegio
Settembre 5th, 2015
Leggo adesso queste bellissime testimonianze e mi trovo non poco piacevolmente sconvolto. Sono stato anche io negli anni ’50 in quel bellissimp posto che tanto mi ha dato e a cui poco ho restituito.L’anno scorso, la nostalgia era talmente forte da volere assolutamente rivedere quei luoghi. Ci andai e di nascosto versai qualche lacrime.. di ringraziamento…Saluti cordiali a tutti coloro che mi accettarono come compagno maschietti e femminucce nonche alla memoria dell’amata e stimata Suor Luisa Brambilla…
Aprile 7th, 2019