Il ricordo materno di Suor Giovanna del Rifugio Gesù Bambino di Tina Soggia
Io in collegio sono stata portata all’età di tre anni, nel giugno del 1959. Suor Giovanna mi raccontava che mi aveva accolto e che ero molto dolce. Mi sono affezionata a lei più che ad altre suore anche se le altre mi volevano bene lo stesso, allora superiora era suor Caterina Branca. Mi ricordo che quando arrivò suor Rosalia nel 1968 la superiora, che era Suor Mameli, mi disse che suor Giovanna non avrebbe avuto le bambine, piansi. Lei mi diceva sempre che non sarei mai stata sola e che lei per me ci sarebbe stata sempre.
Tra i tanti ricordi rammento che quando c’era la refezione per le bambine di scuola esterne io andavo da suor Giovanna che era li a servire e lei mi dava il latte bianco io mi sentivo un pochino importante.
A 14 anni, conseguita la licenza media, visto che non ero portata allo studio la superiora mi mise a fare da assistente alle più piccole con suor Teresa, ma con suor Giovanna ci vedevamo tutti i giorni, perchè avevo il compito di pulire le scale e tutte le stanze adiacenti. Ricordo che un giorno quando lanciai la scarpa alla mia amica Tonina e colpii la statua della Madonna mi diede uno scappellotto e mi lasciò tutta la sera senza scarpe.
A 20 anni conobbi un ragazzo e me ne innamorai, ma a lei non fece una bella impressione; mi ripeteva spesso:
– La fame con la sete si sono messe assieme.- Lo chiamava “brutto ceffo” però allo stesso tempo mi dava dei buoni consigli. Delle altre suore non ricordo quasi niente, ricordo soltanto che quando Suor Mameli andò via piangemmo tutte forse, sapevamo inconsciamente che chi la stava sostituendo non sarebbe stata dolce e tenera come lei. Suor Giovanna soffrì quando le dissi che dovevo lasciare l’sitituto, poi però tutto si aggiustò e quando andavo a trovarla mi accoglieva a braccia aperte. Mi regalava sempre qualche maglioncino fatto con i ferri per i miei figli e quello che era importante è che per me è stata la mamma più tenera del mondo, quando mi dissero che era morta piansi come si piange per la morte di una mamma.