Donna Lucia Tedde di Chiaramonti (Nulvi,1705-Chiaramonti,1760 (?)) di Angelino Tedde
Da qualche settimana il Dipartimento di Storia ecc. ha voluto “glorificare” lo storico della Chiesa Raimondo Turtas, ormai ottantatreenne e sempre impegnato affannosamente alla revisione del suo libro sulla storia della Chiesa in Sardegna. In quell’occasione è stato presentato il volume Mauro Sanna ( a cura di) Historica et Philologica, Studi in onore di Raimondo Turtas,AM&D EDIZIONI, Cagliari 2014.
Il titolo d’interesse è quello di Mons. Francesco Amadu,Le scuole dei Gesuiti a Ozieri (1690-1773) da p.472 a p.482. Tra le altre notizie si legge:”In tale situazione, i Gesuiti non potevano ovviamente rinchiudersi nelle aule scolastiche per insegnare a ragazzi e giovani. Effetti più fruttuosi e duraturi si ebbero infatti con l’opera di persuasione mandata avanti nella Sardegna settentrionale dai Padri, il più famoso dei quali fu sicuramente il padre Giovanni Battista Vassallo.
Questi dovette avvalersi sicuramente anche dell’opera dei Gesuiti di Ozieri, come dimostra la conclusione di un avvenimento clamoroso. Nel 1738 nella chiesa maggiore di Nulvi il padre Vassallo riusciva a far scambiare il bacio di pace ai piedi del crocifisso a don Giovanni Tedde e don Antonio Delitala già divisi nell’odio mortale dalle ombre implacate dei rispettivi fratelli uccisi e a far deporre le armi alle loro schiere che avevano sempre tenuto testa ai dragoni reali fra le insidiose montagne del Sassu e i dirupi granitici delle montagne di Aggius. Donna Lucia Tedde di Chiaramonti, con animo grato per la pace ridonata alle famiglie, istituiva nel 1755 il Collegio dei Gesuiti di Ozieri erede del suo patrimonio, ascendente a ben seimila scudi14.”
L’avaro storico ecclesiastico non sa dirci di più di questa nulvese nostra concittadina, spasso e delizia dei cultori di storia chiaramontese che vorrebbero sapere di più e in lungo e in largo di quanto dice l’Angius e Alessandro Monti nel III volume su “La torinese compagnia di Gesù.” Qui si parla dell’anno delle paci.
Ringrazio la stimata collega ferrarese Miriam Turrini, professoressa di Storia Modrna a Cremona, che mi ha spedito con grande tempestività il PDF dell’articolo di Amadu. La medesima, ascoltando le mie invocazioni, ha consultato invano l’Archivum Generale Societatis Iesu in Roma, alla ricerca del testamento che pare sia stato stipulato dal Notaio Ozierese Dexart i cui atti non potei mai ottenere di consultare dall’allora direttrice dell’Archivio di Stato di Sassari. Chissà se sono consultabili ora e se davvero c’è, scritto in castigliano, l’introvabile testamento della nostra amazzone e combattiva e filospagnola cittadina, oggetto di controversie tra i cultori e oggetto anche di un romanzo da parte della bortigalese collega di lettere da anni trasferitasi a Firenze Giuseppina Tedde. Potremo prima di lasciare questo lembo di terra riuscire a dare chiari connotati all’ amata e contestata amazzone chiaramontese?
Prendiamoci per ora questa chicca storica che nello sfasciumne del nostro amato blog abbiamo ripescato.
Approfittiamo dell’occasione per segnalare agli studiosi l’articolo originale di Fabio Pruneri, su Gaspare Giovanni Battista Vassallo, nobile di Dogliani, fattosi gesuita e vero apostolo e santo del Settecento sardo.
Peregrinò nell’isola per 50 anni e morì nel 1775 (tre anni dalla soppressione della Compagnia di Gesù) malvisto dall’Arcivescovo di Cagliari Delbecchi, scolopio, amico del Bogino, che ovviamente non pensò nemmeno lontanamente di dare inizio alla causa di beatificazione perché il santo uomo che visse in grande povertà non volle dismettere l’abito gesuitico, ma anche perché con la soppressione della Compagnia sarebbe stato imprudente proclamarlo venerabile
Il prof. Fabio Pruneri, idoneo all’ordinariato come professore di III fascia, in attesa di chiamata all’Uniss, dove insegna storia della Pedagogia e della Scuola, dopo un’accurata ricerca a Gallarate, nell’archivio della Casa di riposto gesuitica, ha scritto un sostanzioso articolo, apparso nel 2011 sulla rivista fondata dal suo maestro Luciano Pazzaglia, Storia dell’educazione e delle istituzionmi scolastiche, in cui emerge la figura gigantesca e umile del Vassallo. Si consideri che il sant’uomo non prese mai riposo a letto, ma si accontentava di dormire seduto su una sedia. Tra le sue cose il noto storico ha trovato un pezzo di bainacheria intima e un abito talare e il cilicio. Il contenuto dell’articolo deriva dalla lettura delle lettere da lui spedite e ricevute dai suoi famigliari. Non è possibile mettere in rete l’articolo scientifico perché si sa che per salvaguardare gl’interessi della case editrici, la scienza umanistica deve riposare in polverosi archivi e morire per sempre. Vivono solo per gli addetti, all’anima della diffusione del sapere!
Tornando alle vicende anglonesi, dopo l’originale e stramba decisione dell’oncologo Piga, di pubblicare un modesto saggio ( Andrea Piga, Nobili briganti. Banditismo politico in Sardegna tra Spagna e Savoia ) senza fare riferimento ai documenti consultati che quindi nulla hanno aggiunto a quanto si sapeva su Donna Lucia Tedde, sarebbe interessante mettere in luce tutti i documenti dell’archivio di Stato di Cagliari che la riguardano e procedere alla consultazione dei documenti che supponiamo si trovino nell’archivio diocesano di Castelsardo, di cui è demiurgo e ordinatore il famoso don Tamponi che, a quel che si favella, pare stia masterizzando l’archivio per offrire probabilmente alla fine del Duemila e Trecento agli studiosi i documenti. Per ora silenzio!
Idem per l’Archivio Storico Diocesano di Cagliari dove l’ordine dell’archivio diocesano pare si fermi agli inizi del Settecento i cui documenti non sono ugualmente consultabili, non parliamo di altri archivi ecclesiastici dove vige il top secret, per cui è sommamente lodevole l’opera di mons. Giancarlo Zichi che, invece, mette a disposizione degli studiosi tutti i documenti in un archivio che fa testo non solo a livello nazionale, ma anche internazionale. A lui vada la nostra perenne gratitudine.
Commenti
Se il signor Angelino Tedde avesse la compiacenza di muovere il fondoschiena e andare alla sede dell’archivio storico digitale della diocesi di Tempio-Ampurias, aperto tutte le mattine di tutto l’anno, intemperie o bel tempo compreso, potrebbe – sempre che abbia un minimo di abilitazione ad usare i mezzi informatici – consultare il mitico archivio di castelsardo, già ordinato e reso fruibile.
In merito al cosi detto “modesto” lavoro del dott. Piga si può dire soltanto che è stato pubblicato.
Aspettiamo ancora tutti trepidanti le mirabolanti ricerche storiche e le valentissime pubblicazioni del signor. angelino tedde.
il demiurgo don tamponi
Agosto 11th, 2015
Reverendo e stimato don Tamponi, siamo a conoscenza del suo lavoro indefesso sugli archivi e questo ci ha fatto piacere. Ci fa piacere anche delle notizie che ci fornisce circa il buon funzionamento dell’archivio di Tempio e di Ampurias anche se eravamo informati del contrario.
Non abbiamo problemi a sollevare la nostra umile schiena e raggiungere appena possibile l’archivio di Tempio. Si vede che qualcuno ci aveva dato notizie false e tendenziose. Siamo davvero liete delle sue informazioni e credo che dormiremo più sereni.
La risposta che lei ci ha dato come vede ci è pervenuta nel nostro modesto blog all’ottavo anno di vita.
Circa le nostre pubblicazioni vadas a vedersi Sebina Sarda, ma sarebbe bastato che lei avesse letto il curriculum del coordinatore di questo blog. Non si preoccupi, da studioso presso l’Università di Sassari il nostro sia pur modesto lavoro lo abbiamo svolto.
Circa l’oncologo Piga abbiamo manifestato il desiderio delle note bibliografiche che non ha inserito nel suo lavoro come si usa all’Università e non solo. Tutto qui.
Grazie comunque della sua gentilezza, un pò rude, ma sempre gentilezza . Mi affido alle sue preghiere come ora mi affido alle belle notizie che mi dà.
In attesa di un fraterno abbraccio.
Angelino
Agosto 12th, 2015
caro angelino
la invito a venire a trovarmi al più presto e discuteremo di persona di archivi, di ricerche scientifiche, di università, e di serietà negli studi….
di cui mi pare visti i prodotti la nostra benemerita univarsità di Sassari sia un poco carente.
cordialità
francesco
Agosto 13th, 2015
caro angelino
la invito a venire a trovarmi di persona cosi avrà notizie di prima mano sulle attività dell’archivio storico digitale..
umilmente mi permetto di sollevare qualche dubbio sulla scientificità di certe pubblicazioni fatte nell’ambito della nostra università del nord sardegna…
in ogni caso penso che non siano i titoli a fare il merito ma la qualità degli studi
a disposizione per parlarne diffusamente de visu
cordialità
francesco
Agosto 13th, 2015
Caro Don Francesco, la ringrazio per l’invito e spero di poter venre a Tempio, d’altra parte da qualche anno a questa parte vivo a Chiaramonti, per cui fare un salto non mi sarà difficile.
La ringrazio per la sua squisita gentilezza.
A presto
Angelino
Agosto 16th, 2015