Scuola di turpiloquio sullo sfondo canoro di San Remo di due sessuomani vestiti da chierichetti di Ange de Clermont
Navigando su face book, ascoltando l’indignazione della consorte, udendo le nuove (vecchie quanto l’uomo) parolacce apprese dai bambini, ho avuto un’eco del festival dello sterco di San Remo, povero san Remo, manco fosse un cesso o una stalla. Mi dicono che gli spettatori, signori e signore dell’intellighentzia della Nazione pagliettara mondiale, in tutti i settori dello scibile umano, se la ridevano toccandosi le cosce e mostrando le dentiere. Sul palco i due più famosi nani di mente e di cuore,visto che ormai da tempo, pagati a fior di euro, navigano nel brago delle peggiori allusioni alle parti basse dell’uomo e della donna, fanno soldi a palate. La nanetta torinese campa dal turpiloquio e se ne vanta sui giornali, è brutta, non per colpa sua, è schifosa questo sì per colpa sua, ma in questo paese amministrato da gentuccia di piccolo cabotaggio cerebrale, col canone pagato da quest’imbecilli d’italiani, per fortuna noi sardi ci consideriamo boscimani, questa nanetta, dove tolto il cervello guasto, non troveresti altro, si permette di illustrarsi, diventare illustre, con parolacce e allusioni sessuali e altre facezie che mi dicono continuamente defeca dal suo cerebro insano. Ma che schifo! I designer sono avvertiti e sapranno d’ora in poi a chi ispirarsi per nuovi cessi e altri oggetti che vanno a contatto col deretano.
L’altra novità sono i colpi di mano dell’Unar dati in appalto alla lega o federazione Lgt per insegnare ai bambini in che modo ci si può orientare da grandi nella ricerca dei grandi amori. Mi chiedo, ma non è troppo presto per la conoscenza della varietà umana che può riscontrarsi, ancora abbastanza rara per fortuna, da parte dei bambini? Di queste rarità ho cominciato ad apprendere mi pare a 40 anni. Ne ho preso atto, ho sempre rispettato i portatori delle cosiddette varie tendenze di cui venivo a conoscenza, inutile chiedersi se sono così perché indotti dal vizio o dalla stessa natura delle cose o come meglio usano dire dalla cultura, in senso antropologico-culturale. Niente di nuovo sotto il sole, i libri antichi sono pieni di narrazioni pederastiche, pedofiliche, omosessuali, transessuali, zoorastriche e centomila sotterranei atti fornicatori di vario genere. La carne è carne e a darle retta si può diventare mostri mentre ad elevarsi come sostiene Sallustio si guarda in alto e nel sublime. Noi viviamo sulla terra, continuiamo a moltiplicarci naturaliter come direbbero i latini e siamo circa sette miliardi, quindi nessuna paura che due corpi non idonei all’accoppiamento e alla fecondazione facciano scomparire l’umanità. La cosa più importante è il rispetto di ogni essere umano, diverso è l’atteggiamento per le tendenze più depravate che la storia sacra e profana ci presenta. Se un orientamento sessuale o defecatorio o un orientamento cerebrale tendente alla follia, alla dissociazione e meglio alla schizofrenia non è commendevole non per questo dobbiamo penalizzare chi è portatore di codeste originalità. Ognuno appaga se stesso. Però se queste minoranze stercorarie, sessuali, dissociative si piccano d’insegnare a vivere a chi vive secondo natura cominciano già a orinare fuori del vaso. Statevene quieti come nel corso della storia lo siete stati, non pretendete di far sì che tutti si conformino ai vostri costumi latenti o palesi che siano, rispettateli come volete essere rispettati. Se i miei nipoti tornano a casa un domani dall’asilo o dalla scuola e mi dicono che loro non sono né maschi né femmine, che un domani non sanno se sposeranno l’amichetto o l’amichetta o il cagnetto o la cagnetta, beh, allora mi fate perdere la pazienza e vi esorto a godervi pure le vostre oscure o limpide tendenze sessuali o stercorarie, ma non pretendete d’imporre nulla agli altri fuorché il rispetto. Che se continuate ad agitarvi finirete sicuramente al rogo, per il semplice fatto che dei sette miliardi di maschi e femmine che popolano la terra siete una minuscola minoranza (naturale? lasciate fare agli studiosi) (Innaturale? lasciate fare agli studiosi) l’importante è che vi facciate gli affari vostri e lasciate che gli altri, la stragrande maggioranza degli uomini e delle donne facciano gli affari loro. Diversamente non ci saranno leggi contro l’omofobia, la pederastia, la zoorastria che possano tutelarvi. La natura, dicevano i latini, è più forte e quando la cacci dalla porta rientra dalla finestra.