Erminio Ferraris a cura di Palo Amat di San Filippo
Nato a Ronco Scrivia il 15 febbraio 1852 si era laureato in Fisica-Matematica nel 1869. Orfano di padre era venuto a lavorare in Sardegna come tecnico nelle miniere di Masua e di Malacalzetta. Nei suoi tre anni di lavoro in questo ruolo si fece stimare per le sue qualità. Recatosi, nel 1871 in Germania per frequentare l’Accademia Montanistica di Freiberg, si laureò colà in Ingegneria Mineraria, nel 1874. Per completare la sua formazione tecnica lavorò come operaio per un certo periodo nelle officine Escher Wyss di Zurigo. Sposatosi in quella città, fu nominato, nel 1875 su proposta di Roberto Cattaneo che era diventato, l’anno prima, suo patrigno, direttore di Monteponi.
Anche qui in breve ebbe modo di farsi apprezzare per le sue doti tecniche ed organizzative. La sua proposta di realizzare una fonderia di zinco incontrò il favore del conte Carlo Baudi di Vesme presidente della Società di Monteponi. Il 6 gennaio 1876 il suo progetto per una nuova fonderia, fu presentato alla prefettura di Cagliari per l’autorizzazione alla costruzione. Per l’andamento sfavorevole del mercato internazionale del piombo, dello zinco ed anche dell’argento, il progetto fu però accantonato. Nel frattempo l’ingegner Ferraris ideava una perforatrice con prestazioni superiori a quelle usuali, una dinamo anch’essa perfezionata rispetto a quella ideata dal Pacinotti, ma brevettata da Gramme. Le due macchine furono premiate all’Esposizione Nazionale di Torino del 1884.
Una laveria per le calamine su suo progetto, entrò in funzione nel 1887, e un brevetto per una macchina cernitrice elettromagnetica, fu rilasciato a suo nome nel 1890.
Nel 1894 costruì, a Monteponi, la fonderia per piombo ed argento, nel 1898 mise in opera il primo forno a gas per lo zinco; il gas era ottenuto gassificando il carbone Sulcis.
Nel 1906 progettò e costruì, su brevetto dell’ingegnere iglesiente Edoardo Sanna, l’impianto per la produzione di bianco di zinco a partire da calamine a basso tenore.
Negli anni 1908-09 si occupò anche della produzione dell’antimonio a Villasalto, progettando i forni a riverbero
Nel 1911 fu nominato Amministratore Delegato della Monteponi.
Nel 1917 costruì la fonderia di zinco di Vado Ligure, e finalmente negli anni 1923-25 costruì, sempre a Monteponi, quel grandioso impianto per la produzione di zinco elettrolitico che aveva sempre sognato.
Ideò ancora tre laverie idrauliche ed una magnetica dotata di tavole a scossa. Decorato, nel 1885, dell’Ordine Militare dei Santi Maurizio e Lazzaro, Membro dell’Associazione Mineraria Sarda, Socio e Consigliere dell’Associazione Chimica Industriale di Torino, morì a Zurigo il 22 settembre 1928, a 76 anni.