La vittoria delle lobby e dei corvi neri di Ange de Clermont
I gufi son tornati a colpire dopo vent’anni di efferata persecuzione: per ora è toccato al capo, perseguitato per anni da una magistratura violenta, politicizzata e ormai artefice della vita politica italiana. Tanto varrebbe che governassero direttamente loro. Chi non ricorda le inchieste su Mastella, sulla moglie e sulla caduta del governo Prodi! Sempre loro, eternamente loro: una lobby nera, infernale, ben pagata ed ossequiata e intoccabile. Lasciamo perdere per Berlusconi, capo di un partitino di 10 milioni di votanti, si tratta di una bazzecola e non curiamoci di migliaia di giovani, spiati in internet e marchiati da una polizia postale che incitava al reato per la cattura o per il marchio a vita. Ora improvvisamente non esistono più pedofili virtuali o forse si sono resi conto che non si poteva continuare ad arrestare le migliori intelligenze e sbatterle in galera per poi limitarsi a pene talmente tenui da chiedersi se davvero ne valeva la pena rovinare famiglie su famiglie, causare dolori indicibili, per nulla. Certo è che la magistratura italiana ha dimostrato coi Di PIetro, coi De Magistris e con gl’Ingroia di aver toccato il fondo dell’ignoranza e della faziosità politica.
Le lobby legate ai due più spocchiosi quotidiani italiani, foraggiati dalla coscienza sporca dei loro capi asserragliati in località inusitate, ma con una mano sui bottini di comando e con l’altra sugli altri inservibili bottoni, hanno raggiunto finalmente il loro scopo: condannare e togliere la comunicazione, congelare il pensiero e impedire l’azione politica. Non contiamo i biechi catto-comunisti con una mano al governo e con l’altra secondo i suggerimenti di Lenin solidale con i corvi neri che appestano da anni l’Italia. Avete sentito quella faccia di cartone di Epifani, diventato all’imnprovviso il moralizzatore dell’Italia, dimentico del MpS, e di tutti quei cialtroni che nel suo partito hanno fornicato in modo pervertito, hanno rubato gradevolmente, continuano con la faccia piu tosta della pietra a stare al governo e poi si buttano con i corvi su un uomo morto. Uno schifo senza fine, una moralità ipocrita, un’allegrezza diabolica, un’incoscienza da folli irreversibili. Non citiamo le facce delle Boccassa che con una solerzia superiore ad ogni aspettativa hanno tenuto aperti i tribunali in giorni considerati di riposo: oggi queste brutte e zozze arpie si rallegrano per lo scopo raggiunto. Sine odio e sine studio dovrebbe operare la giustizia, ma quei corvi e quelle biliose cornacchie non hanno mai nascosto il loro livore e il loro odio di classe. Intanto l’Italia va alla deriva e non ci daranno certezza i buffoni di turno che si son fatti politici, né i moralisti battoni da marciapiede, né l’amor di patria né un’onesta coscienza hanno impedito che succedessero cose inimmaginabili vent’anni fa e oggi come allora. La logica leninista muove magistrati, farisei politici, masanielli dissennati, l’importante è che muoia Sansone con tutti i filistei!
Che tristezza, povera Italia! Sei come una carogna divorata dai corvi neri.