La magistratura delle Iman milanesi alla frutta: visionarie pornografiche non giudici sine studio et odio di Angelino Tedde
Siamo arrivati alla sentenza scontata su Berlusconi, inseguita affannosamente da 20 anni. I corvi in paglietta esultano e i nemici di Berlusconi se la ridono allegramente, non pensando che con questa magistratura da bordello prima o poi potrebbero incappare loro. Italiani, siete avvisati: se organizzate cene in casa invitate solo uomini e praticate la sodomia che quella non è peccaminosa per i nostri novelli iman, la praticano fin dal tempo dei romani. Non azzardatevi a telefonare in Questura per qualunque incombenza potreste finire in esilio come uomini pubblici. L’odio, il livore che ha spinto i giudici milanesi a imbastire processi su processi contro un parlamentare italiano ricco ha raggiunto il suo scopo o il suo mezzo scopo, perché adesso vedremo il secondo grado e la Cassazione come la penserà. Non entriamo nei dettagli, basta guardare la faccia della Boccassini e capirete tutto, basterà guardare i giudici giudicanti e potrete fare le vostre deduzioni. Di certo Berlusconi non è uno stinco di santo e i suoi peccati sulla coscienza ce li ha come tutti gli uomini, ma arrivare a interdirlo dalla vita pubblica in modo così plateale e dopo visionarie e pruriginose udienze da tribunale bordello è davvero esilarante. Mai più ricorrere agli scongiuri di latina memoria, mai più sollevare lo sguardo verso una prosperosa fanciulla, mai più alla ricerca di femmine: la salvezza per questi parà sta nel deretano maschile.
Non più raduni di donne giovani o anziane, non più inviti a cena di donne giovani e leggiadre, ma di quadrupedi e animali del genere se volete salvare la faccia davanti ad una cricca diabolica di sedicenti maleaddestrati corvi milanesi. I nemici vanno fatti fuori così, in modo indolore, senza battaglie sulle piazze. Ridi buffone trebbiatore hai trovato chi ti ha superato in stupidità e cialtroneria.
Che Iddio non ci faccia vivere più a lungo per continuare a vedere questo corpo coeso, grosso e grasso, che incassa money a sacchi, che può interferire sul parlamento e financo sulla massima magistratura dello stato (ricorderete le intercettazioni su Napolitno). Non è possibile che sia dia tanto potere incontrollato a questi barbagianni in toga. Con questa sentenza siamo alla frutta di una magistratura faziosa, viziosa e pruriginosa. Manca che ci condannino al taglio del pisello. Che altro resta della dignità di un uomo e di un parlamentare? Ti entrano in casa, t’intercettano le telefonate, ti gettano alla gogna con i giornalai amici, spifferando i segreti d’ufficio, inoltre ti piazzano le microspie nell’inguine. Questi corvi dagli occhi di lince tutto vedono, tutto osservano, tutto immaginano e poi come i boia dei tempi passati calano la scure. Abbiamo assistito a retate di internauti, a fantastiche coordinazioni di aberrazioni, a merda gettata in faccia per la vita a liberi cittadini, a persone oneste, ora non resta che l’arresto per una diarrea visionaria più che reale e una condanna al tappo ovunque sia buco.
Si tratta di una vergogna che se non verrà lavata e ripulita da giudici seri e onesti getterà l’Italia nell’ignominia più nera. Hanno fatto ridere il mondo e finché resteranno su quelle sedie maleodoranti dal loro puzzo la vergogna si accrescerà. Li vedrete tra non molto questo corvi faziosi candidarsi al Parlamento per inquinare anche lì le istituzioni. Hanno ridotto l’Italia alla barzelletta del mondo. Mai il sole sorse così torbido a Milano o vi tramontò sporco quanto ieri sera, quando questo uomini e donne che avrebbero dovute essere serie, oneste di sentimenti e di pensieri, hanno emanato una sentenza che colloca l’Italia tra le nazioni più illiberali del mondo. Questa sentenza fa scalpore perché tocca un industriale, ma quante sentenze ignominiose per poveri cristi, inventate di sana pianta e partorite da menti malate che poco esercizio di socializzazione hanno fatto e che sotterranee e torbide passioni pervadono: turbe di castrazione fisica e mentale. Libertà addio! La giustizia ha abbandonato per sempre il puteolente Palazzo di Giustizia di Milano! Milano vergognati hai dato respiro a si loschi figuri che come topi di fogna vanno a frugare nei peggiori tuguri della tua città. Milano Verboten!