Festeggiare le donne non far loro la festa di Ange de Clermont
Festa della donna o Festa alla donna? Mi sa che si cerchi di fare la festa alla donna: in famiglia, nei mass media, nei posti di lavoro. Esser donna significa esser madre, ma oggi a quante donne è concesso d’esserlo davvero?Esser donna significa esser sposa, m a quante è data l’opportunità di trovare dei bamboccioni seriamente desiderosi di metter su famiglia? Va di moda la donna usa e getta come del resto anche il maschio usa e getta. Non parliamo del mondo dello spettacolo di cui la donna tiene una gran fetta, ma come la tiene? Spesso con la commercializzazione pubblicitaria dove conta il prodotto da vendere più che la donna che vende? Viviamo in un mondo in cui con la teoria del genere ha messo in crisi la stessa identità di maschio e femmina. Insomma pare che lo spirito del male stia scombussolando la vita umana beffandosi in primis della donna e poi dell’uomo.
Non voglio oggi stancarvi cari amici di fb con discorsi difficili. Noi, nati alla fine degli anni trenta del secolo scorso, amiamo fare la festa delle donne per quel che rappresentano come madri, spose, figlie, educatrici e insegnanti, lavoratrici e libere professioniste per cui offriamo sia pure virtualmente a ciascuna donna presente nel nostro gruppo di amici un bel mazzo di mimose e augurare a tutte e a ciascuna una giornata felice, ricca di coccole e di omaggi, di gioia e di amore sponsale, filiale, paterno e materno e di serenità nel lavoro e nell’educazione dei figli. Alle sorelle consacrate auguro quella serenità che si prova a donarsi totalmente al Signore, alle nubili un futuro radioso oppure una scelta da single decorosa e socialmente importante! Auguri, auguri a tutte!