A 4 anni dall’apertura di accademia sarda oltre 80 mila visitatori e oltre 174 mila pagine viste di Angelino Tedde
Mese di ottobre 2012-Prima pagina per Nazione-
Nazione | Vedi | Unici: 2.085 | Pagine viste: 3.946 | |||
ITALY | 1.746 | 83,74% | 3.094 | 78,41% | ||
UNITED STATES | 106 | 5,08% | 120 | 3,04% | ||
RUSSIAN FEDERATION | 52 | 2,49% | 454 | 11,51% | ||
FRANCE | 40 | 1,92% | 75 | 1,90% | ||
Sconosciuto | 36 | 1,73% | 57 | 1,44% | ||
GERMANY | 35 | 1,68% | 42 | 1,06% | ||
SWITZERLAND | 10 | 0,48% | 10 | 0,25% | ||
UNITED KINGDOM | 8 | 0,38% | 9 | 0,23% | ||
SPAIN | 6 | 0,29% | 12 | 0,30% | ||
BRAZIL | 6 | 0,29% | 6 | 0,15% | ||
CANADA | 4 | 0,19% | 4 | 0,10% | ||
UZBEKISTAN | 3 | 0,14% | 5 | 0,13% | ||
PORTUGAL | 2 | 0,10% | 5 | 0,13% | ||
HONG KONG | 2 | 0,10% | 5 | 0,13% | ||
NORWAY | 2 | 0,10% | 2 | 0,05% | ||
GREECE | 2 | 0,10% | 2 | 0,05% | ||
AUSTRALIA | 2 | 0,10% | 2 | 0,05% | ||
NETHERLANDS | 1 | 0,05% | 8 | 0,20% | ||
VENEZUELA | 1 | 0,05% | 7 | 0,18% | ||
TOGO | 1 | 0,05% | 3 | 0,08% |
Son trascorsi quattro anni e un mese dall’apertura di accademia sarda di storia di cultura e di lingua (ottobre 20o8) e i visitatori sono stati circa 20 mila l’anno, mentre le pagine viste raggiungono oltre il doppio, una media di 2 pagine a testa per visitatore. Siamo lieti di questa media decorosa per un blog che tratta argomenti soprattutto specialistici di storia, cultura e lingua sarda. Lo scopo del blog è la diffusione della cultura ed è un peccato che i limiti provengano proprio dalle nostre università che riservano i contributi delle riviste specializzate e dei libri agli specialisti per i soliti motivi dei diritti d’autore e della salvaguardia delle case editrici. Per lo più banalità quando ci si vuol bendare gli occhi. E vi porto due testimonianze: a parte il probabile scopo della diffusione, tutte o quasi tutte le pubblicazioni scientifiche sono pagate con i fondi che i singoli docenti ottengono da vari enti, per cui le case editrici sanno già che il loro lavoro è immediatamente remunerato come sanno anche che dopo due o tre anni gli eventuali resti di tipografia passano al macero, a meno che un docente non s’impegni, avendo molti studenti agli esami, ad adottare il libro così che le case editrici continuino a lucrare senza averci messo un quattrino di tasca. Di fronte a questa loro ingordigia però gli studenti si son fatti furbi e, appena dato l’esame, rivendono il testo usato. Per quanto riguarda le riviste possiamo affermare che sono sorrette da fondazioni bancarie o altri enti e quindi le singole copie vendute costituiscono sempre un guadagno. D’altra parte poi ci sono gli abbonamenti degli enti culturali: pensate alle 65 università che acquistano in Italia le riviste senza contare le università estere, biblioteche pubbliche e private e altri enti culturali. Il sapere va avanti anche a livello umanistico: nuovi concetti, nuovi approcci, nuove eleborazioni con questa taccagneria vengono riservate agli addetti e le masse internautiche vengono escluse. Non vi parlo delle tesi, non dico di tutte, perché per alcune sarebbe il caso di mandarle al macero. Vengono conservate per 5 anni dalle università e poi vanno al macero, fatta eccezione per alcune università dove i laureandi hanno l’obbligo di consegnare una sintesi ai professori ed eventualmente ai giornalisti. Mi chiedo se sia ancora accettabile che molti lavori scientifici vengano ignorati dalle masse internautiche per questi sacrosanti diritti-vanificati degli editori. Posso capire che il divieto sia d’obbligo per i romanzieri e per i saggisti che lucrano i diritti d’autore, ma i più non lucrano un bel niente e i loro contributi vanno al macero o tutt’al più, per alcuni lavori speciali, il professore si occupa di farli pubblicare nelle riviste scientifiche al fine della carriera universitaria, ma i più verranno ignorati per sempre. Gli stessi amministratori comunali sul cui territorio si svolgono tesi relative ad ogni epoca o direttamente ai beni culturali presenti non si prendono la briga di curarne la pubblicazione. Ci fossero mecenati, ma questi sono rari in un territorio povero di risorse finanziarie. Queste le battaglie che portiamo avanti quotidianamente per allargare le maglie di questi limiti giuridici e gettare in pasto agl’internauti strumenti che arricchiscano la loro conoscenza. Non abbiamo scopi né di profitto né di vanagloria nel mandare avanti con i nostri collaboratori il nostro blog se non quello della diffusione del sapere e, a volte, ma sempre più raramente, ci permettiamo qualche cahier de doleance, quando vediamo palesi ingiustizie, In questo caso non mancano i detrattori che tendono a collocarci a destra o a manca perché a quanto pare la verità ha i progressisti e i conservatori. Sa giustiscia bos pioat! Per quello che c’interessa il parteggiare, quasi non si possa essere indipendenti. Termino col raccontarvi questo curioso episodio: negli anni del potere e del servizio democristiano (che ci hanno salvato dal socialismo reale) essendo cattolico praticante tutti pensavano che votassi sempre DC, ma io nel segreto dell’urna mi divertivo a votare spesso altri partiti, tra i quali lo stesso PSI, che poi fu distrutto da quell’onesto uomo di Di Pietro e da quegli uomini che smazzettavano senza pudore. Ebbene nell’urna votavo PSI, ma fuori mi prendevo gl’insulti di chi pensava che votassi DC e così è andato per anni finché ho dato inizio al partito di coloro che non votano o rendono nullo il voto. Ritengo giusto per gli over 75 lasciar fare ai giovani, sperando che siano migliori di noi che col nostro impegno abbiamo sia pure in minima parte governato il passato. Il futuro è casa dei giovani nella quale meno entriamo e meglio è, salvo la memoria storica.
Tornando al blog, ormai andiamo incontro al V anno di navigazione e naturalmente l’età avanza, finché avremo la lucidità mentale continueremo e poi speriamo che altri in modo più adeguato porti avanti l’impegno.
Il merito di questi risultati decorosi è dei collaboratori e tra questi dei blog non formalmente, ma di fatto associati, quali www.ztaramonte.it/di Carlo Moretti, www.archeologosardos.it/ di Mario Unali, nostri compaesani, ma molto intensamente di www.luigiladu.it/ e altri siti che ci autorizzano a rilevare articoli che c’interessano. Peccato che la crisi economica abbia cancellato il sito europeo di Prof. Paolo Pombeni di Bologna. Tra i collaboratori più stretti, per quanto riguarda la lingua sarda, è doveroso dare merito a Domitilla Mannu e ai poeti e prosatori che gli mandano liriche e racconti che ben volentieri condividiamo con gli altri amici come del resto essi mettono a disposizione la loro banca dati per noi. Vorremmo incoraggiare i colleghi universitari ad essere più generosi e coraggiosi. A tutti un grazie anche a chi, timidamente ci manda qualche interntional email dall’estero come Franzisca Passiu e ai miei amici anglonesi che stoicamente sopportano le mie esagerazioni sui loro blasoni paesani. Un particolare grazie a prof. Massimo Pittau e a Prof. Mauro Maxia che non ci fanno mancare “il pane” quasi quotidiano. Siamo lieti anche che Franco Piga www.francopiga.it abbia riaperto il suo blog da cui possiamo attingere grazie alla sua operosità e generosità. Se dimentico qualcuno chiedo venia, i contributi parlano per loro.
Mese di ottobre 2012-Seconda pagina per Nazione-
Nazione | Vedi | Unici: 2.085 | Pagine viste: 3.946 | |||
ICELAND | 1 | 0,05% | 2 | 0,05% | ||
ALGERIA | 1 | 0,05% | 2 | 0,05% | ||
ARGENTINA | 1 | 0,05% | 2 | 0,05% | ||
BELGIUM | 1 | 0,05% | 2 | 0,05% | ||
PHILIPPINES | 1 | 0,05% | 1 | 0,03% | ||
QATAR | 1 | 0,05% | 1 | 0,03% | ||
EU | 1 | 0,05% | 1 | 0,03% | ||
VIET NAM | 1 | 0,05% | 1 | 0,03% | ||
UKRAINE | 1 | 0,05% | 1 | 0,03% | ||
MONACO | 1 | 0,05% | 1 | 0,03% | ||
SAUDI ARABIA | 1 | 0,05% | 1 | 0,03% | ||
COTE D’IVOIRE | 1 | 0,05% | 1 | 0,03% | ||
POLAND | 1 | 0,05% | 1 | 0,03% | ||
HUNGARY | 1 | 0,05% | 1 | 0,03% | ||
SWEDEN | 1 | 0,05% | 1 | 0,03% | ||
ROMANIA | 1 | 0,05% | 1 | 0,03% | ||
AUSTRIA | 1 | 0,05% | 1 | 0,03% | ||
Sconosciuto | 1 | 0,05% | 1 | 0,03% | ||
INDIA | 1 | 0,05% | 1 | 0,03% | ||
COLOMBIA | 1 | 0,05% | 1 | 0,03% |
Commenti
complimenti prof
è un bel risultato….
ha pienamente ragione, la diffusione della cultura, anche quella più specialistica, non può oramai essere affidata a pubblicazioni e riviste scientifiche, ma, con un approccio open, deve girare sul web, sui blog, su facebook e dappertutto…
…in fondo…la cultura (storia, letteratura, archeologia, sociologia, medicina, biologia) non è mica mia, dei professori o chicchessia, ma è BENE PUBBLICO
un ringraziamento ed un abbraccio a tutti
Novembre 26th, 2012
Grazie per la tua solidarietà, caro Gianluigi, vedi se puoi convincere Marco a far presentare alle candidate almeno due o tre cartelle con la sintesi della tesi, così potremmo pubblicarla. Un saluto all’Archeologa e all’Archeologhino.
Angelino
Novembre 30th, 2012