I Sardi uniti e in festa a Biella di Paolo Amat di San Filippo
Si è svolto presso il Circolo “Su Nuraghe”, nell’ambito di un convegno sulla lingua sarda ieri e oggi, nel quale lo scrivente o ha presentato un contributo dal titolo: Reminiscenze ispaniche nella parlata di Cagliari. La domenica del 26 dicembre il coro dei Sardi ha partecipato alla messa solenne celebrata nella Basilica di San Sebastiano dove sono sepolti tutti i Lamarmora. il corteo era preceduto dalla banda di Candelo che suonava il “Cunservet Deus su Re”. Seguiva il vescovo di Ogliastra Monsignor Antioco Piseddu con Pastorale, Mitria, e Pisside (prestatigli con grande affetto dal locale Vescovo Mana) con alla sua destra il cappellano del Circolo dei Sardi Don Ferdinando Gallu di Chiaramonti, e alla sua sinistra don Mario Cugusi ex parroco della chiesa di Sant’Eulalia di Cagliari. Seguiva il Sindaco di Biella con fascia tricolore, una rappresentanza dei Bersaglieri, un gruppo di donne sarde in costume, alcune donne nel costume biellese della Val Cervo e dell’etnia Walser (di origine tedesca, ma dal ‘500 abitanyi nelle valli biellesi, tutte in costume tradizionale, un gruppo di sardi in costume, tre sardi in costume che sparavano a salve “A ube b’er Deu” e una cospicua folla di sardi e biellesi. Nella Messa, concelebrata a tre e servita dal priore ella Basilica, sono state recitate preghiere in sardo e in biellese, Alla fine tre cori, uno sardo, uno biellese ed uno friulano hanno cantato l’Ave Maria in sardo. E stata una cosa commovente, Dopo, in corteo, scortati dai Vigili Urbani ci siamo recati sulle sponde del fiume Cervo dove la Comunità Sarda ha costruito un Nuraghe dedicato alla Brigata Sassari “Su Nuraghe Chervu”, dove è stata scoperta e benedetta una lapide con la scritta bilingue “Sardos e Biellesos impare” e “Sardi e Bielleis ansema”. Si è poi messo a dimora un ginepro proveniente dal vivaio forestale di Orgosolo. Erano presenti anche il professor Tito Orrù e il dottor Paolo Bullita, entrambi di Cagliari.Tutti i componenti del Circolo dei Sardi, dal presidente Prof. Battista Saiu di Pozzomaggiore, all’ultimo socio, sono stati di un’ospitalità commovente, mostrando un affiatamento che prescinde dai diversi paesi di provenienza dei soci , e un grande amore per la Sardegna.
A nota di questo breve resoconto non possiamo non unirci al cordoglio dei familiari e dei parenti ed amici di prof. Tito Orrù che ci ha lasciato all’improvviso. Con lui la Sardegna perde un intellettuale e uno storico illustre su cui ritorneremo a parlare.
L’intera redazione di Accademia sarda prende parte con profondo cordoglio alla dipartita di questo studioso benemerito.