Porto Torres ritrovamento di reperti punici di Martina Calogero
ArcheoRivista > settore > archeologia subacquea > Porto Torres. Interessante ritrovamento subacqueo all’Asinara
Dalle acque dell’Asinara riemerge una straordinaria scoperta archeologica: alcuni giorni fa, i sommozzatori della Guardia Costiera cagliaritana, mentre effettuavano un controllo ambientale, hanno individuato un’importante testimonianza punica, adagiata sul fondale a circa venti metri di profondità. Il reperto è un frammento di un bacile di terracotta di forma umana, con due fori che rappresentano gli occhi, un naso abbozzato e una prominenza trasversale nella parte superiore che potrebbe corrispondere a un copricapo. Nel sito della scoperta i subacquei si sono imbattuti in altre due testimonianze di epoca romana: il bordo di un’anfora con ansa bifida riconducibile per fattezze alla penisola iberica e un’anfora integra di epoca imperiale.
I dettagli dell’operazione di recupero sono stati illustrati durante una conferenza stampa, svoltasi presso la sede della capitaneria di Porto Torres, dal capitano Giovanni Stella e da Gabriella Gasparetti, della Soprintendenza per i Beni archeologici di Sassari. Le tre testimonianze verranno adesso desalinizzate, ripulite dalle incrostazioni e consolidate, prima di essere documentate e catalogate dalla Soprintendenza, ma l’importanza della scoperta è già palese. Infatti, si tratta della prima scoperta di reperti di epoca cartaginese nella zona marina protetta dell’Asinara: un’area off-limits che potrebbe celare altre meraviglie.
Il sito in cui sono stati individuati i frammenti fa pensare che siano presenti altri reperti importanti, forse anche un intero carico di un’imbarcazione naufragata. Alla luce di questo ritrovamento, è probabile che le ricerche nelle acque dell’Asinara si faranno più intense.
(foto archivo Guardia Costiera)
Questo articolo è stato scritto da Martina Calogero il 4 ottobre 2011