Jean Biddau, un homme bon, Flenu (Mons) – Ange de Clermont (Français et Italien)
A’ sa femme et à ses six enfants ( Mario Augusto , Vincenza, Leonarda, Ercole,Barbara, Giuseppe), renvoyent mes plus chers salutations et affectueuses et sincères condoléances. Un homme bon moment meme si meurt n’est pas loin de nous, mais continue à veiller sur nous, même de là-haut. Requiem aeternam dona ei Domine et lux perpetua luceat ei.
ITALIANO
Giovannino Biddau, di 78 anni (1933), si è spento a Flenu (Mons) (2011). Non era un uomo illustre, ma un operaio onoste e buono che ha pensato sempre alla famiglia, ai parenti da aiutare, ai compaesani più deboli d confortare. Lo voglio ricordare in questo blog, perché è stato un mio compagno d’infanzia, di quattro anni maggiore di me e angelo protettore nel periodo infantile. Era più grande e più alto di noi, monelli di Via Garibaldi 22 di Chiaramonti (Sassari). Era un ragazzo precocemente riflessivo ed un leader silenzioso e benevolo, sempre attento che non ci facessimo male. Tra i tanti giochi che eravamo soliti fare era quello di lanciare dell’acqua alle ragazze con una enorme siringa di sambuco. L’acqua l’attingevamo presso l’abbeveratoi di fronte alle poste, quando queste erano un’istituzione, situata nella casa degli Schintu, ai lati dello Stradone. Io mi accingevo un giorno a riempire la mia siringa d’acqua, detta s’iscippette, avrò avuto cinque o sei anni e per meglio rimpire l’arma mi misi con i piedi sull’orlo della vasca, scivolai, e comincia a bere, e forse sarei anche moto annegato, se una mano robusta non mi avesse tirato su energicamente, salvandomi dalla morte per annegamento. Non so se lo ringraziai, ma resomi conto d’essere in fallo, mi appostai più su, presso la casa di un noto esattore, a prendermi tutto il sole possibile, per asciugarmi gli abiti e poi tornare a casa come se niente fosse capitato. Mentre mi asciugavo però giuse mio padre che vedendomi bagbato come un pulcino esclamò “Curre a domo” . Obbedii, mia madre vedendomi così bagnato mi dovette dare qualche sculaccione e m’intimò di spogliarmi e di mettermi a letto: rischiavo la bronco-polmonite. Quest’episodio ingigantì ai miei occhi la figura di Giovannino. Ancor più la ingiganti quando il fratello, sposata mia sorella e ritornato in Belgio, si ammalò. Giovannino si prese a cuore il fratello e non ci fu domenica che non andasse a trovarlo. Dopo la sua morte soccorse mia sorella in attesa della pensione di reversibilità. L’ultima volta che lo vidi, in Belgio, era già martoriato dal morbo di Parkison, che lo ha riportato ieri alla casa del Padre. Lascia sei figli Mario Augusto, (58 anni) ,Vincenzo (56 anni ) Leonarda (54 anni), Ercole (53 anni), Barbara (50 anni), Giuseppe (48 anni,) e MIchelina la sua affettuosa e fedele moglie per tutta la vita. Alla moglie e ai figli lontani mando il mio più caro ed affettuoso saluto e cordoglio. Un uomo buono quando muore non si allontana da noi, ma continua a vigilare su di noi, grazie alla comunione dei santi, anche da lassù. L’eterno riposo donagli o Signore la luce perpetua risplenda su di lui. Amen
Commenti
Ciao Ziu Angelinu, un ringraziamento di tutto cuore per aver ricordato mio padre,mamma vi ringrazia é anche tutta la famiglia dal belgio,vi vglio portare il ricordino di babbo,vengo in sardegna dal 11 al 15 novembre,vi contattero
se non disturbo.
PS.Babbo aveva 6 figli,se volete correggere la vostra bella lettera per GIOVANNI BIDDAU
Grazie eapresto
Augusto
Ottobre 31st, 2011