Racconti di crocchio paesano a cura di Ange de Clermont (Italian and English)
Un’amica di mia moglie ha 70 anni, ma non ne dimostra più di 60 con la sua imponente statura, il suo colorito bianco, il suo volto scultoreo e soprattutto con la sua affabulazione fluente. Basta sollecitarla e lei del paese, della sua storia recente, può dirti tante cose. Ha lavorato tanti anni in una grande città del nord facendo l’infermiera presso una struttura pubblica. Da qualche anno è vedova, non ha figli, ma un bel pò di nipoti e tante sorelle. D’estate al calar della sera, come si usa in paese, fa parte di un crocchio di amiche e con le altre interviene a narrare le sue storie e le sue memorie. L’altra sera si parlava dei fatti imbarazzanti che possono capitare facendo l’infermiera. Diceva una sua vicina:
-Mia sorella infermiera un giorno ha dovuto assistere all’amputazione di una gamba. I medici e i ferristi senza tntti complimenti le dissero di portarla in altra camera del reparto. Mia sorella, nascose l’imbarazzo, portò la gamba nella camera apposita, ma uscendo quasi scappò, temendo che la gamba le venisse dietro.-
Lamica esitò un pò, poi sorridendo cominciò:
– Non fatemi parlare di gambe che ho due episodi che mi gettarono in un vero e proprio panico. Un giorno, con una collega del reparto, dovevamo sistemare e pulire una camaera dove stava un ammalato. Io presi la scopa e ramazzai tutto intorno al letto, poi ritenni opportuno spingere la scopa anche sotto il letto, ma notai che la scopa aveva trovato un ostacolo piuttosto pesante, mi chinai per guardare e mi ritrovai con una gamba distesa che mi lasciò perplessa, per fortuna si trattava di una protesi.
L’ammalato proprietario che seguiva le pulizie mi disse:
-Scusi si tratta della mia protesi, la raccolga e la sistemi in un armadietto.-
-Sia pure con imbarazzo afferrai la protesi e la collocali dentro l’armadio.-
Le vicine del crocchio risero.
L’amica continuò:- Quest’episodio è niente rispetto ad un altro che mi è capitato tra realtà e sogno. Un giorno delle mie colleghe dovevano accompagnare in camera mortuaria, in barella, la salma di un defunto recente, ma titubavano. Io mi offrii ad accompagnarle. Aprimmo la camera mortuaria e sulle varie banche vi erano tre defunti, mentre nella quarta, in bella vista, appena fasciata all’altezza del ginocchio, vedemmo una gamba in solitudine. La visione ci colpì più dei tre cadaveri. Sistemato il morto di recente, ci precipitammo alla porta con la sensazione che la gamba avesse a sollevarsi e ad inseguirci. Chiudemmo la porta e tornammo con pò di adrenalina nei nostri reparti. Più tardi , ultimato il mio turno, lasciai l’ospedale, tornai a casa, cenai e mi misi a dormire. Cominciai a sognare, prima confusamente poi più chiaramente, mi parve di ritrovarmi nella camera mortuaria, rividi la gamba morta che, man mano, si pose diritta, si diresse verso i tre cadaveri sui banconi e al suono di una musica triste cominciò a ballare volteggiando senza fine su ciascun bancone. Cercai di allontanarmi dalla camera mortuaria, ma non ci riuscii e per ore dovetti assistere al macabro ballo della gamba senza corpo. Mi risveglia e risi sonoramente, e risi di più quando raccontai il sogno alle colleghe. Sinceramente, aver avuto a che fare in un sol giorno con due gambe una di protesi e l’altra di carne mi aveva turbato.-
Le vicine del crocchio, guardando l’orologio, si levarono un pò intimorite e quasi tutte ebbero la sensazione, attraversando le vie meno illuminate del paese, d’essere perseguitate da una gamba non si sa di chi, non si sa donde venisse. Raggiunsero le case e le chiusero ben ben a chiave. Ma chi ci dice che qualcuna non abbia assistito ad un ballo delle gambe? Magari in sogno.
Marianne has 70 years, but they do not look a day over 60 with its impressive stature, his complexion white, his face sculpted and above with its flowing narration. Just ask for one of the country and she, of its recent history, can tell you many things. He spent 20 years in a large city in the north doing the training at infrmiera a public facility. For some years a widow, has no children, but a nice little nephews and many sorelle.D ‘summer at dusk, as used in the country, is part of a corcchio of friends and other intervenes to tell his stories and his memoirs. The other evening spoke of the embarrassing facts that may occur by the nurse. He said a neighbor: My sister-nurse one day he had to witness the amputation a leg. The doctors and the nurse told her no compliments tntti to bring in another room of the department. My sister, hid embarrassment, took the leg in the special room, but almost out fled, fearing that her leg was behind .- Marianna hesitated a little, then began smiling: – Do not get me started on the legs that I have two episodes that I threw a real panic. One day, a colleague in the department, we had to fix and clean a camaera where he was a sick man. I I took the broom and ramazzai all around the bed, then I thought should also push the broom under the bed, but I noticed that the Broom had been an obstacle rather heavy, I bent down to watch and I found myself with one leg straight and left me perplexed,
Luckily it was a prosthesis. The patient owner who followed the maid said to me: Sorry-it’s my hearing, the systems and collect in a Cabinet .-
Both well-seized with embarrassment and place them inside the prosthesis
.- The Wardrobe The close of the circle laughed.
Marianne continued: – This episode is nothing compared to another that I happened between reality and dream. One day of my colleagues would accompany a cold room of the morgue in stretcher, the corpse of a dead recently, but hesitated. I offered
to accompany them. We opened the morgue and the various banks will three were dead, and the fourth, in plain sight, just
bandaged to the knee, we saw one leg alone. The vision struck us more of the three bodies. Placed in the fridge the dead
Recently, we rushed to the door with the feeling that the leg had to rise up and follow us. We closed the door and returned with bit of adrenaline in our departments. Later, finished my turn, left the hospital, I went home, had dinner and went to sleep. I began to dream, first dimly, then more clearly, I thought to find myself in the morgue, I saw the dead leg which, as
hand, put straight, walked to the three dead bodies on the counters and the sound of a sad music began to dance without hovering end. I tried to get away from the mortuary, but I could not and for hours I had to watch the macabre dance of the leg without a body. I wake and I laughed loudly, and I laughed more when I told the dream to colleagues. Honestly, you had to do in a day with two prosthetic legs and one in the other in c arne had disturbed me .- The close of the circle, watching the clock, got up a little frightened and almost all had the feeling, through the streets pase of the less enlightened, to be persecuted by a leg do not know of those who do not know whence it came. They reached the house and closed well well-key. But who says that someone has not seen a Gala of the legs? Maybe in a dream.