Il nome di EFISIU martire sardo di Nora di Massimo Pittau (Italian and English)
Di recente un mio casuale rinvenimento documentario mi ha ulteriormente rafforzato nella convinzione che il nome del cristiano Efisio, martirizzato a Nora durante la persecuzione di Diocleziano (302-311 d. C.), sia carico di un notevole valore dimostrativo rispetto alla storia della Sardegna antica. Già nella mia vecchia – e in buona parte ormai superata – opera La lingua dei Sardi Nuragici e degli Etruschi (Sassari 1981, pagg. 44-45, 164) avevo sostenuto come molto probabile che Efísiu in origine significasse «consacrato ad Artemide Efesia». Questa importante dea era venerata, come divinità nazionale, nella Lidia, sia nella sua capitale Sardis col nome di Artemide Sardiana, sia e soprattutto ad Efeso, città in cui esisteva un famosissimo tempio, classificato una delle 7 meraviglie del mondo, col nome di Artemide Efesia.
Come ritengo di aver dimostrato nella mia citata opera, la Lidia – regione dell’Asia Minore prospiciente al Mar Egeo – era la patria di origine dei Sardi o Sardiani, che proprio dalla capitale Sardis o Sardeis avevano derivato il loro nome. Ed è molto probabile e verosimile che nel loro trasferimento dalla Lidia in Sardegna i Sardi(ani) si siano portati dietro il ricordo sia della Artemide Sardiana sia della Artemide Eresia. In onore di queste infatti assegnarono il nome a due centri abitati gravitanti nel golfo di Cagliari (nel quale erano primariamente arrivati), quello di Serdiana e quello di Assèmini (antico Arsemine, da Arthemide[m]). Questa mia tesi risulta ripetuta e perfezionata nella mie successive opere: Origine e parentela dei Sardi e degli Etruschi – saggio storico-linguistico, Sassari 1996 (§ 28) e Storia dei Sardi Nuragici, Selargius 2007, Domus de Janas edit. (§ 34).
Tutto ciò premesso, avevo dunque già detto e oggi ripeto che, a mio giudizio, il nome Efísiu del martire cristiano della città di Nora, era una denominazione teoforica imposta in onore di Artemide Efesia, quella che si venerava nel vicino paese di Assemini. (L’altra forma dell’antroponimo, Efis, sarà da intendersi come un diminutivo-vezzeggiativo).
Interessandomi poi della figura storica di questo personaggio, nel mio recente studio intitolato Caput Tyrsi = Sant’Efis di Orune (nella rivista «Quaderni Bolotanesi», num. 36, anno XXXVI, 2010, pagg. 73-77) ritengo di avere dimostrato, sul piano storico, che il martire guerriero Efisio, molto probabilmente aveva combattuto, come ufficiale dell’esercito romano, nel centro montano della Sardegna contro i sempre turbolenti Barbaricini e questo aveva fatto molto probabilmente come comandante di un reparto che aveva anche un accampamento nella stazione o mansione di Caput Tyrsi, odierna località di Sant’Efis, nei pressi di Orune e di Nùoro.
Oggi, dal punto di vista linguistico, segnalo e sottolineo il fatto che in epoca classica il nome personale Efisiu non è documentato in nessun altro luogo (cfr. Solin H. et Salomies O., Repertorium nominum gentilium et cognominum Latinorum, Hildesheim-Zürich-New York 1988). Però di recente ho avuto una gran bella sorpresa nello scorrere il vastissimo materiale antroponimico della lingua etrusca: a Perugia (antica città etrusca) è stata rinvenuta un’iscrizione funeraria incisa su un cippo di travertino, che suona testualmente EFESIU RUCIPUAL (CIE, Corpus Inscriptionum Etruscarum, 4557) cioè «Efisio (figlio) di *Ruciponia». Probabilmente si trattava di un servo oppure di un liberto o servo emancipato.
I due antroponimi, sardo Efisiu ed etrusco EFESIU, si corrispondono perfettamente, dato che nella lingua etrusca è ben conosciuta l’alternanza delle vocali E/I toniche (cfr. M. Pittau, Dizionario Comparativo Latino-Etrusco, Sassari 2009 [Libreria Koinè] pag. 13).
Ma c’è dell’altro e di molto importante: considerato che, secondo la famosa narrazione di Erodoto (I, 94), anche gli Etruschi provenivano dalla Lidia, i due nomi personali etrusco EFESIU e sardo Efisiu dimostrano ugualmente sia il ricordo della grande dea Artemide di Efeso, nella Lidia, sia la parentela dei Sardi(ani) con gli Etruschi.
In Sardegna il ricordo della grande dea lidia è fornito – come abbiamo visto – dai toponimi Assèmini e Serdiana, in Etruria dal teonimo ampiamente documentato ARTAME, ARTMS(-L), ARTUME(-S), ARITIMI(-PI) (cfr. M. Pittau, Dizionario della Lingua Etrusca, Sassari 2005, pagg. 58, 62).
È dunque evidente che in nome e in onore della grande dea Artemide Efesia si determina un triangolo fra tre terre: la Lidia, la Sardegna e l’Etruria, con una connessione che viene confermata da altri numerosi riscontri storici, culturali e linguistici.**
Massimo Pittau
** Di imminente pubblicazione.
“This is a machine translation with google”
Recently one of my random discovery documentary I further strengthened in the belief that the name of the Christian Efisio Nora martyred during the persecution of Diocletian (302-311 AD C.), is loaded with a significant demonstration value compared to the history Sardinia’s ancient. Even in my old – and now largely exceeded – by the language of the Sardinians and the Etruscans Nuragici (Sassari 1981, p.. 44-45, 164) had sustained as the most likely Efísiu originally meant “consecrated to Artemis Ephesia.” This important goddess was worshiped as deities national, in Lydia, is in the name of its capital Sardis Artemis Sardiana, and both especially at Ephesus, a city where there was a famous temple ranked one of the 7 wonders of the world, with the name of Artemis Ephesus.
The remains of Nora As I have shown in my works cited, Lydia – Asia Minor overlooking the Aegean Sea – was home to Sardiani or origin of Sardis, capital of Sardis, or that from Sardeis had derived their name. And it is very likely and likely in their transfer from the Lydian Sardis in Sardinia (animals) are taken behind the memory of both the Artemis Artemis Sardiana both of Heresy.
In honor of this fact was given the name of two townsgravitating into the Gulf of Cagliari (in which they were primarily arrived), and to that of Serdiana Assemini (ancient Arsemine from Arthemide [m]). This is repeated and completed my thesis in my subsequent works: Origin and relationship of the Sardinians and the Etruscans – essay historical-linguistic, Sassari 1996 (§ 28) and History of Sardinia people, Selangor 2007, Domus de Janas edit. (§ 34).
Having said this, therefore I have said and I repeat now that I opinion, the name of the Christian martyr Efísiu the city of Nora, was theophoric set a name in honor of Artemis Ephesia, thethat was worshiped in the nearby town of Assemini. (The other form dell’antroponimo, Efis, will be understood as a diminutive- endearment). Interest then the historical figure of this character, in my recent study entitled Tyrsi = Caput Sant’Efis of Orune (in the journal “Notebooks Bolotanesi,” no. 36, years XXXVI, 2010, p.. 73-77) I think Ihave shown, historically, that the martyr warrior Efisio probably had fought as an army officer Roman, in the mountain town of Sardinia against the increasingly turbulent Barbaricini and this probably had as commander of a department that had a station or camp in the task of Caput Tyrsi, modern day location of Molas, near Orune and Nùoro.
Today, from the linguistic point of view, I point out and emphasize the fact that in classical times the personal name is not documented in any Efisiu elsewhere (see Solin et Salomies H. O., Repertorium nominum gentilium cognominum et Latinorum, Hildesheim-Zürich-New York 1988). However, I recently had a big surprise at the huge scroll anthroponyms material of the Etruscan language: Perugia (ancient city Etruscan) was found engraved on a stone funerary inscription of Travertine, which reads textually EFESIU RUCIPUAL (CIE, Corpus Inscriptionum Etruscarum, 4557) that “Efisio (son) of * Ruciponia.” It was probably a servant or a slave or freedman emancipated. The two anthroponyms, Sardinia and Etruscan Efisiu EFESIU, correspond perfectly, as is well known in the Etruscan language And the alternation of vowels / I tonic (cf. M. Pittau, Dictionary Comparative Latin-Etruscan, Sassari 2009 [Koine Library] page. 13). But there’s more and very important considering that, according to the famous narrative of Herodotus (I, 94), the Etruscans came by Lydia, the two personal names and Sardinian Etruscan EFESIU Efisiu also shown is the memory of the great goddess Artemis of Ephesus, in Lydia, is the relationship of Sardis (animals) with the Etruscans. In Sardinia, the memory of the great goddess Lydian is provided – as we seen – by Serdiana Assemini and place names, from Etruria theonyms ARTAME well documented, ARTMS (-L), ARTUME (-S), arrhythmias (-PI) (seeM. Pittau, Dictionary of the Etruscan language, Sassari 2005, pages. 58, 62).
It is therefore evident that in name and in honor of the great goddess Artemis Ephesia determines a triangle between three land: Lydia, Sardinia and Etruria, with a connection that is confirmed by numerous other an historical, cultural and language .**
Maximum Pittau
www.pittau.it
Commenti
Senza dover ricorrere alle note bizantinistiche elucubrazioni del professor Pittau, è più probabile che il nome Efisio derivi semplicemente da una consuetudine bizantina di venerare un ipotetico “Martyr Ephesius”, la cui icona o simulacro veniva periodicamente portata in processione nei luogho dove esistevano dei presidi militari, allo scopo di infondere nei soldati che erano colà di guarnigione, e che spesso dovevano rintuzzare gli attacchi dei diversi nemici esterni (Vandali o Islamici), ai quali erano esposti, la convinzione di essere protetti da un santo guerriero. L’agiografia di Sant’Efisio tramandata dai Padri Bollandisti è da ritenersi falsa, scritta sulla falsariga di storie più o meno vere di altri santi martiri militari.
Agosto 19th, 2011
Il dottor Paolo Amat di San Filippo, col suo commento al mio recentissimo studio sul nome del martire cristiano Efisio di Nora, 1°) Ha dimostrato di non essere al corrente dei recenti studi che stati fatti dagli storici – in maniera particolare da Piero Meloni e da Raimondo Turtas – su questo personaggio, studi che hanno avvalorato la sua figura storica ed inoltre alcuni particolari della sua “passio”. 2°) Risulta accertato che Efisio è stato martirizzato durante la persecuzione di Diocleziano e dunque in uno degli anni 302-311 dopo Cristo. Per questa sostanziale ragione il dottor Amat ha errato a chiamare in causa i Bizantini, i quali si sono impadroniti della Sardegna soltanto nel 534 d. C., ossia più di due secoli dopo il martirio di Efisio. 3°) Il dottor Amat parla anche lui di un «Martyr Ephisius», però salta del tutto il problema di fondo: da dove trae origine il suo nome?
E concludo dicendo che si tratta di decidere se le “elucubrazioni bizantinistiche” siano mie oppure siano del dottor Amat.
Massimo Pittau
Agosto 26th, 2011