L’insipienza di un magistrato che non sa di amministrare la giustizia a nome del popolo italiano che ha nella sua cultura la Croce. Come un prete che creda di assolvere il peccatore da sé e non in nome di Cristo.
Riportiamo questa cronaca non perché condividiamo l’atteggiamento del magistrato che, è palese, ignora del tutto la sua appartenenza al popolo italiano, ma per dimostrare che sicuramente non basta un concorso per promuovere un candidato a magistrato. Credo che ci vogliano esami ben più vasti sia sulla sua cultura sia sulla sua personalità e conseguentemente sulla sua capacità di amministrare la giustizia irresponsabilmente, vale a dire che se commette madornali errori, non paga. Bene hanno fatto a cacciarlo dalla Magistratura. A questo signore, posto che lo sia, tendenzialmente anarchico, bisognerebbe mettergli un microcip al polso come fanno gl’inglesi, per tenerlo sotto controllo. L’uomo è imprevedibile e una mattina potrebbe alzarsi e pensare che certi individui al mondo sono inutili e quindi sopprimerli con giudizio sommario. Pensate un pò da che genere di magistrati possa essere amministrata la giustizia in Italia. Il cronista poi rivela i suoi limiti parlando di lui come un ragionatore raffinato… e tifoso della Juventus. Il suo atteggiamento di esclusione del Crocifisso dalle aule giudiziarie è degno di quel signore che non ha voluto inviare il proprio figlio a scuola per la presenza del Crocifisso nelle aule, e dell’insipienza della Corte europea che ha preteso la stessa cosa. E pensare che tra questi giudici vi era una cattolica e un magistrato italiano di origine russa, ma di cultura extraterrestre. Tutta gente da spedire in Iran per l’apprendimento dei doveri del buon seguace di Maometto. La tolleranza portata all’eccesso, rende protagonisti gl’intolleranti di questa specie. (A. T.)
“Il Dott. Luigi TOSTI era un giudice del Tribunale di Camerino molto preparato, raffinato nel ragionamento giuridico, autorevole e …tifosissimo della Juventus (lo vidi portare la cravatta con la zebra stilizzata dei tempi eroici di Platini e Boniek), ma si rifiutava di tenere udienza nelle aule che avevano il crocifisso; il Presidente Dott. Aldo ALOCCHI finì per allestirgliene una apposita, ma niente! Il Dott. Tosti per il suo rifiuto venne rimosso dalla Magistratura; ne scaturì anche un procedimento penale. Ora il Sostituto Procuratore Generale della Cassazione, Dott. Pasquale CICCOLO, chiede ai giudici delle Sezioni Unite Civili di respingere il ricorso della difesa dell’incolpato avverso la pronuncia disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura che, nel gen ’11, ha deliberato la sua rimozione dalla magistratura. Il Dott. Tosti era già stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio dal ’06, mentre i fatti si riferiscono all’estate dell’anno precedente. Ad ogni buon conto, in sede penale il Dott. Tosti è stato alfine assolto in via definitiva dall’accusa di omissione di atti d’ufficio: la Cassazione Penale, nel feb ’09, annullò senza rinvio, con la formula “perchè il fatto non sussiste”, la condanna inflittagli a sette mesi di reclusione ed a un anno di interdizione dai pubblici uffici che la Corte d’Appello de L’Aquila, competente per i giudizi che coinvolgono magistrati del Distretto delle Marche, aveva inflitto al giudice camerte. Per gli Ermellini di Piazza Cavour la condotta di Tosti (sostituito da altri giudici) non aveva impedito lo svolgimento delle udienze. .«Io sono stato assunto in un Tribunale laico -ha proclamato il Dott. Tosti- e non in un Tribunale ecclesiastico. Nessuno mi può imporre di celebrare udienze dove c’è il crocifisso. Se la Cassazione confermerà la mia rimozione ricorrerò a Strasburgo». Vedremo quale sarà per ora il responso delle Sezioni Unite e come andrà a finire questa annosa vicenda.”
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