I gesuiti portoghesi esuli in Italia di Angelino Tedde
Ugo Boldini, Gian Paolo Brizzi, (a cura di), La presenza in Italia dei gesuiti iberici espulsi. Aspetti religiosi, politici, culturali, Clueb, Bologna 2010, pp. 686,
€. 45,00.
Gli autori che hanno partecipato a questo stimolante convegno, promosso e finanziato dal PRIN 2007,”Istituzioni accademiche, modelli ideologici e culturali nella formazione delle élites e della leadership politica e sociale in Antico regime” sono trentuno, salvo due che scrivono in spagnolo e l’articolo in inglese di Gian Paolo Brizzi, gli altri 27 articoli sono redatti in lingua italiana. I contributi riguardano ovviamente, da svariate angolazioni sia la dispersione geografica nella penisola degli esuli gesuiti iberici, le loro origini europee o americane, le forme di convivenza, le opere, i sentimenti, gli orientamenti euristici e metodologici, la loro capacità d’integrazione culturale e sociale in cui furono costretti a vivere, ma anche la lingua e la scrittura di questi esuli intellettuali-religiosi accolti in Italia dopo il 1773. Alcuni contributi si soffermano su singole figure e sulle loro opere e sul loro pensiero. Quella che poteva essere (e per tanti versi lo fu) la somma di tanti drammi individuali e di aggregazione servì invece di stimolo (personale, di corporazione, di fede) a questi intellettuali per un lavoro di studio e di ricerca in mezzo a tante peripezie e alla diffusione non solo dell’illuminismo, ma anche di deviazioni religiose che andavano profilandosi. E’ indubbio che la presenza di questi esuli ravvivò il dibattito di quel nuovo orizzonte culturale che andava aprendosi in Europa e permise alla stessa di conoscere forse più approfonditamente quel nuovo mondo da cui parecchi di questi esuli, spesso di origine creola, andavano presentando nei tratti geografici e ambientali con i fermenti politici e culturali che i viaggiatori europei superficiali o i semplici ricercatori legati alle relazioni dalle missioni non erano riusciti a focalizzare a pieno. Il respiro di queste ricerche apre ulteriori e più vasti orizzonti alla ricerca su uno degli avvenimenti più rilevanti in campo religioso avvenuto tra Sette e Ottocento e cerca di illustrarne sia gli aspetti religiosi che politici e culturali. Questa breve recensione, riservata ai nostri consueti non più di cento visitatori della nostra accademia sarda di storia di cultura e di lingua, fa seguito ai vari contributi offerti a questo blog da Raimondo Turtas sui gesuiti sardi nelle varie terre di missione, sul volumetto dello stesso Turtas sui collegi sardi, sul volume curato da Bianchini sulla morte e risurrezione della compagnia ignaziana. Avremo modo, speriamo di riprendere il discorso sui singoli contributi.
I titoli dei vari contributi meritano di essere sinteticamente elencati: Jesuitis Expelled To Italy. Direction For Research (Brizzi), narraciones ineditas de lo jesuitas espanoles en el exilio (Fernandes Arrillaga), la grande dispersione in Italia dei gesuiti portoghesi espulsi: processi di catalogazione e documentazione inedita (Russo), i gesuiti portoghesi espulsi in Italia: vita e cultura nei quattro convitti italiani (Trigueiros), una proposta “illuminista” de las reducciones : il manoscritto anonimo Exacta relacion de las Missiones del Paraguay (Minelli), i gesuiti delle Reducciones del Paraguay all’Italia: José Manuel Paramàs (Romanato), jesuitas espanoles en Bolonia (1768-1773) (Gimenez Lopez), il lungo esilio. Forme di convivenza integrazione nella società bolognese dei gesuiti espulsi (Guerrini), i gesuiti a Ferrara e la cultura scientifica (Pepe),Bartolomeo del Monte e i gesuiti espulsi a Bologna (Marchetti),gesuiti spagnoli espulsi mediatori di culture (Fabbri), la storia naturale dei continenti extraeuropei negli scritti degli esiliati (Baldini), l’illuminismo nella provincia veneta: il gesuita spagnolo Bruno Marti versus il conte rodigino Antonio Maria Manfredini (Del Negro), illuminismo, rivoluzione, modernità: lo spirito del secolo in alcuni significativi scritti dei gesuiti espulsi (Berti), i gesuiti iberici in italia tra libri e biblioteche (Barzazi), la fucina dell’antigiansenismo italiano. I gesuiti iberici espulsi e la tipografia di Ottavio Sgariglia di Assisi (Tosti), libri per un “Viajante erudito”Juan Andrés e le biblioteche pubbliche (Tavoni), riflessioni su un corpo malinconico. Esempi di scritture dall’esilio (Morales), il tema americano nelle strategie dei gesuiti espulsi (Guasti), il “Viage estatico al mundo planetario ” di Lorenzo Hervàs y Panduro, (Pesce), le storie americane dei gesuiti espulsi: Juan Ignacio Molina tra amore per la verità e la patria cilena (Chiaramonti), rapporti fra gli esiliati e la compagnia in Russi. Alcune indicazioni per la ricerca (Inglot),sulla presenza e rimarchevole atività dei gesuiti spagnoli espulsi nel Ducato di Parma e Piacenza (Olmi), gesuiti portoghesi ed ispanoamericani ad Imola nei secoli XVIII-XIX: nuove fonti documentarie (Ferri), immagini d’Italia nelle relazioni di viaggio di Juan Andrés, José Garcia de la Huerta, Manuel Lassala (Garelli), la riflessione linguistica e traduttologica dei gesuiti in italia: l’esempio di Masdeu (Cancellier,Grilli),la frammentazione dialettale e la situazione linguistica italiana nell’opera di Lorenzo Hervàs y Panduro (Proietti), “Formazione”, “meccanismo” e “cause politiche”: storia struttura e comparazione delle lingue nelle Rivoluzioni del teatro musicale italiano di Arteaga (Cipolloni), l’opera storiografica di Augusto Pablo Perez de Castro (Poledrelli), l’epistolario di Juan Andrés y Morell (Brunori).