Gli attacchi contro Benedetto XVI e la Chiesa
Press’a poco nel 33 D. C., hanno condannato un ebreo, innocente per Ponzio Pilato, ma reo di bestemmia per il ceto sacerdotale. Tanto gli uni come gli altri non gli hanno fatto sconti, preferendo dare la libertà ad un assassino terrorista. La folla, unitasi ai potenti, ha gridato per la condanna e così dopo avergli fatto assaggiare il Romanorum flagellum, secondo rito, dopo averlo affidato allo scherno della soldataglia, sicuramente mezzo sbronza, per maggior ludibrio, gli esecutori Romani, gli hanno caricato sulle spalle il patibulum e giunti al luogo del Cranio o Calvario, lo hanno crocifisso,procurandogli una morte atroce tra lazzi e insulti. I suoi apostoli sono finiti in croce o variamente uccisi come lui.
Dopo qualche giorno l’uomo che s’era definito vero uomo e vero Dio è risorto e i suoi seguaci lentamente, ma in modo inarrestabile hanno cambiato un mondo barbarico in un mondo civile. Non tutti però, all’interno di questa civiltà, hanno accolto la sfida dell’amore e del perdono per i propri nemici, ma posseduti da Satana, continuano a torturare nei modi più variegati i suoi seguaci e il suo vicario in terra.
Non c’è da meravigliarsi, lo ha profetizzato per primo lui, il Crocifisso, il Risorto e l’Asceso al Cielo: “Hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi!”
Non bastano la richiesta di perdono dei papi, non basta quella del papa attuale, numerosi satanassi sia di tipo americano sia di tipo europeo, sia italico che sardo, tutti continuano ad insultare e a vituperare il Vicario di Cristo in terra e la Santa Chiesa dei credenti. E i credenti? Alcuni vacillano e abbandonano, unendosi ai dissacratori, altri tentennano, altri rafforzano la loro fede. I carnefici continuano a insultare. Lasciamoli sfogare e che Iddio li perdoni. Se l’insulto li rende felici continueranno a farlo nelle bolgie infernali per tutta l’eternità. Contenti loro, dispiaciuti noi, non possiamo che pregare, specie, per quell’avvocaticchio americano, che indossata la toga romana, vuole far arrestare Benedetto XVI. Non sarebbe il primo Papa che finisce in carcere, quelle americane a cui pensa quell’avvocaticchio petulante e logorroico sono specialissime. Di papi insultati e malmenati la Chiesa ne conta molti, a cominciare da Pietro per finire con San Martino I. Pensiamo allo schiaffo di Napoleone a Pio VII e al duplice sacco di Roma da parte del pur morto in convento Carlo V. Nihil novi Christifidelibus! (A. T.)