“Pula fra cronaca e storia” di Paolo Amat di San Filippo
Paolo Amat di San Filippo,Pula fra cronaca e storia, Askòs Edizioni, Cagliari 2008
pp. 392
Premessa
Mi pare opportuno, prima di presentare la recensione del libro, premettere che Pula è oggi un comune di 7.200 abitanti a sud ovest della provincia di Cagliari, nella regione del Sulcis-Iglesiente. La cittadina è nota perché custodisce nel suo territorio le rovine della prima città- emporio fenicio della Sardegna. L’origine del paese odierno è medievale e andò incontro, tra guerre, incursioni barbaresche e cicli di peste , ad alterne vicende demografiche e urbanistiche. Rifiorì nel Settecento, grazie allo sviluppo, allora vincente in Europa, del modello economico agricolo. Alcuni decenni fa andò sviluppandosi anche il settore turistico come avvenne un pò per tutte le coste dell’Isola.
Il paese conserva un suggestivo centro storico. Di grande interesse sono il Museo Archelogico Patroni, che custodisce molti reperti fenicio-punici provenienti da Nora. Nella chiesa di San Giovanni Battista (XIX secolo), in piazza Giovanni XXIII, giacciono sarcofaghi marmorei, uno dei quali contiene le spoglie di una duchessa cagliaritana. Poco distante si trova la Piazza del Popolo, che funge da salotto cittadino. Sulla strada per Nora s’incontra l’aristocratica Villa Santa Maria, costruita nella prima metà dell’Ottocento sui ruderi dell’antica chiesa omonima.
Il saggio di Paolo Amat di San Filippo
Si legge con crescente interesse il corposo studio del prof. Paolo Amat di San Filippo, Pula fra cronaca e storia, perché la narrazione spazia non solo sulla cittadina e sull’Isola, ma sulle stesse vicende dell’Europa moderna. La cittadina fa da baricentro, ma lo studioso va a cogliere i raggi che da essa si dipartono e ad essa giungono dalle vicende che interessarono le potenze dell’Europa continentale e da quelle del mediterraneo. Il saggio trae la sua consistenza da numerose carte d’archivio e da preziose fotografie storiche per non parlare di preziosi dati che interessano non solo Pula, ma l’intera Sardegna.
La “nuova storia” che ha dato impulso alle storie locali si è rivelata assai feconda per la stessa storiografia dei grandi eventi. In particolare, in questo studio approfondito su Tula, Paolo Amat ha cercato di cogliere, con successo, le dinamiche storico-culturali dell’identità di Pula come territorio, dei suoi abitanti, delle sue istituzioni, della varietà delle classi sociali: popolo, borghesia e aristocrazia. Si può affermare che, nel futuro, chiunque voglia cimentarsi anche con nuovi strumenti euristici sulle vicende del paese debba ricorre a questo studio come ad un classico fondamentale. Suggerirei a riguardo, qualora si dovesse ristampare una nuova edizione dell’opera, di inserire in appendice, con regesto, e testo completo in lingua originale, tutti i numerosi e preziosissimi documenti dal nostro autore rinvenuti nei vari archivi. L’appendice così predisposta (abbiamo un classico modello nei volumi di Raimondo Turtas sulla storia dell’Università degli Studi di Sassari) offrirebbe agli specialisti uno strumento unico di agevole consultazione e arricchimento di quanto l’autore giustamente non poteva trattare.
Ritengo che egregiamente abbia illustrato i contenuti dello studio il prof. Lorenzo del Piano che ha scritto la prefazione: ” Il lavoro di Paolo Amat di San Filippo (…) raccoglie in circa 400 pagine, articolate in 14 capitoli,quel che c’era da dire e meritava d’esser detto su Pula, il suo territorio i suoi abitanti fino all’abolizione dei feudi. Molti sono i documenti riportati dall’Amat, tratti dopo anni di ricerche dagli Archivi di Stato di Cagliari e di Torino, dall’Archio dell’ordine Mauriziano di Torino e dall’Archivio Arcivescovile di Cagliari e che ha tradotto dal catalano e dal castigliano. Non mancano pertanto all’opera le notizie, spesso di prima mano, sul feudo di Quirra e sulla baronia di Pula che di essi faceva parte, nonché sulle più importanti famiglie nobili e borghesi, che vi abitarono e sulle attività da loro esercitate.
Di non minore interesse quanto viene detto sulle incursioni barbaresche dalle quali,per secoli, fu necessario difendersi con le torri costiere e, a Pula in particolare, con cinque di queste, delle quali l’autore dà notizie in gran parte inedite e sull’armamento e sulle guarnigioni. Altrettanto importante la storia delle due commende mauriziane istituite a Pula: quella di Sant’Agostino della famiglia Grondona nel 1780 e quella di San Pietro apostolo (Santu Perdixeddu) della famiglia Cossu Madao nel 1798. Curioso, tra l’altro, l’elenco dei soprannomi affibbiati a persone del paese dal 1721 ad oggi (…).”
L’opera ponderosa, tra i suoi pregi, contiene una vera galleria fotografica non solo di singoli personaggi, ma anche di gruppi familiari. L’autore sviscera non solo la storia civile, ma anche quella religiosa, ma soprattutto mette in luce dati interessantissimi sull’economia. Per chi appassionato di storia patria, nativo o no di Pula, si troverà di fronte ad uno studio magistrale il cui modello, applicato ad altri centri dell’isola, offrirebbe piste dagli esiti davvero fecondi.
Angelino Tedde
Commenti
Vorrei chiedere al dr Amat perchè tra i vari Sindaci che si sono avvicendati alla guida dell’Amministrazione di Pula, non abbia citato il mio bisnonno Sisinnio Olla. Durante la sua amministrazione venne costruito il primo Palazzo Comunale con annesse prigioni e pretura. Dovrebbe ricordare la lapida in onore posizionata sopra il portone di ingresso. Tutto per la precisione. Marina Spada
Luglio 6th, 2010
Quanto afferma la signora Spada non è del tutto esatto, almeno per quanto riguarda la costruzione del palazzo del comune con annessa Pretura. Infatti lo stabile era, anticamente un edificio ecclesiastico, ora non ricordo bene se fosse dei Mercedari, che già avevano il comprensorio di San Raimondo, oppure dei frati Minori Osservanti, dei quali rimane a Pula il toponimo “Is Fraris minoris”. l’edificio fu incamerato dallo Stato con la “Legge Siccardi” e messo a disposizione dell’Amministrazione Comunale perchè Pula non aveva una sede propria. i Consigli, a quanto risulta dai dati dell’Archivio di Stato di Cagliari, si tenevano in case private. E’ probabile che il sindaco Sisinnio Olla (Gli Olla venivano dal Campidano di Cagliari)abbia adattato lo tabile per l’utilizzo del Comune e della Pretura, ma l’edificio era presistente. Non ho trovato, nelle mie ricerche all’Archivio di Stato, notizie sul sindaco Olla; per averne forse bisognerebbe consultare i documenti dell’archvio storico del Comune di Pula. Comunque resta la lapide riportata nel vecchio Comune, attuale Pretura, che menziona il sindaco Sisinnio Olla. Paolo Amat
Novembre 12th, 2010
Gentile Professor Amat,
complimenti per il suo bellissimo libro, di cui ho sentito parlare da alcuni cugini che abitano a Pula. Io risiedo a Novara, dove esercito tutt’ora attività giornalistica, avendo creato la TV locale Videonovara e pubblicato una decina di libri. Mio Zio Agostino Frau è stato sindaco di Pula per lunghi anni, lasciando una traccia indelebile del suo operato. L’immobile che attualmente ospita il Museo Patroni, era la sua dimora e, dopo la sua morte, mia zia Cristina la donò al Comune per realizzare la scuola materna.
Se avesse documentazione sulla figura di mio zio Agostino Frau, le sarei molto grado se me la inviasse. Per quanto riguarda il suo libro, l’ho cercato in molte librerie del Nord,senza trovarlo. Come faccio ad averlo?
La saluto cordialmente.
Dott. Mario Frau
Marzo 11th, 2012
A proposito dell’immobile che a Pula ospita il Museo Patroni. Tale immbile ha una lunga storia che è bene che venga conosciuta. Originariamente era la dimora, costruita in perfetto stile Campidanese, del Sindaco di Pula Agostino Frau, fratello di mio nonno Salvatore. Per sua volontà, dopo la morte, la figlia Cristina Frau lo donò per realizzare la scuola materna, che da bambino ebbi il piacere di frequentare. Più tardi divenne scuola elementare,per essere successivamente ristrutturato, riportandolo agli anrichi splendori, per essere adibito a Museo Patroni. Mio zio Agostino Frau , come Sindaco del Paese, lasciò una traccia indelebile, in quanto con il suo operato disinteressato, contribuì allo sviluppo e alla crescita economica e sociale del paese. In segno di riconoscimento gl fi dedicata una Via pubblica che ancora oggi porta il suo nome.
Dott. Mario Frau
Marzo 13th, 2012
E’ uscito in questi giorni un mio libro che parla di antiche storie e leggende pulesi, dal titolo “Storie e leggende di Pula”, pubblicato dall’editore Davide Zedda di Cagliari. La prefazione porta la firma del prof. Paolo Amat di San Filippo, che ringrazio per le parole di apprezzamento. Si tratta di ricordi personali e di racconti e leggende tramandate attraverso le generazioni, che io ho scritto e raccolto in un simpatico volume.
Gennaio 3rd, 2013
Gentile Prof. Amat.
Avevo aquistato il suo libro che avevo trovato molto
interessante, purtroppo l’ho regalato, con la speranza di ricomprarlo, ma non lo trovo più in commercio,
le chiedo, dove lo posso trovare?
Cordiali saluti
Giampaolo Casula.
Febbraio 5th, 2013