Lo scandalo dei nostri casti intellettuali
C’era da aspettarselo: finalmente la cosiddetta stampa laica è riuscita ad arrivare alla procura di Bari, (si mormora a mezzo un mefistofelico politico), e quasi in tempi simultanei ad un’avvenente signora o signorina che avrebbe varcato Palazzo Grazioli, residenza privata del premier, pare inviata a pagamento da parte di un’agenzia (non matrimoniale), sempre pare, a sedare gli ultimi bollori dello stesso premier, non da sola, ma in buona compagnia di ancelle. Ancora non si capisce se le ospiti prezzolate siano giunte nell’illustre residenza per rallegrare le malinconiche cene del capo del governo oppure per rallegrare le sue notti insonni con probabili attività mirate a soddisfare i remedia concupiscentiae del nostro uomo oppure per pratiche prostatiche preventive, vista l’età del presunto focoso presidente.
Inutile dire le particolari attenzioni del TG3 che ha illustrato per quanto possibile questi miracolosi eventi, ma soprattutto lo scandalo dei puritani giornali del Regno Unito. Si torna ancora a pubblicare foto di desnudas de la Certosa, mentre si aspettano le 5000 riprese dell’ormai famoso clochard della gloria che verranno pubblicate sicuramente durante il G8 dell’Aquila, a ludibrio del capo del governo italiano. Pensate, mancano ancora riprese, videocassette, registrazioni di ogni genere delle notti folli e degli eventuali balletti rosa di cui gl’italiani sono maledettamente ghiotti.
Tutta l’opposizione, con i giornalucoli a forma di capuccio, e i corpi avvolti in un saio pungiglioso, con lunga teoria di seguaci percorreranno, partendo da Genova, la via che mena a Santjago de Compostela per chiedere venia per i carnali peccati del nostro Cavaliere.
Un presidente del Consiglio italiano, infatti, quando sale a Palazzo Chigi, è d’uopo che si disuccelli e che diventi eunuco. La bella Italia non deve subire stupro alcuno, essendo vocata alla castità.
E noi, ansiosi, non chiudiamo più occhio in attesa degli ultimi eventi che la probabile etera prezzolata, (a prezzo vile, per la verità, data l’opulenza dell’uomo che, a quanto pare, si è compartato come Carlo Magno nella chanson di De André), ci descriverà minutamente ostentando crudelmente le dinamiche intimità del Cavaliere. Un bel vademecum per le vacanze e una boccata di ossigeno per i giornali rosa e non dell’incipiente estate.
Il Cavaliere non ha voluto fornire spiegazioni preso com’è da mille problemi e trasferte internazionali. I massimi intellettuali italiani sono lì a bocca aperta orripilati da cotanto sfacelo. Nelle lussuose magioni delle più dimensionate città italiche è un affilar di coltelli per il definitivo taglio dei loro piselli. E le donne? Le donne emigrino ad altri liti, magari anglossassoni, dove a quanto pare tuttavia il 30% dei parlamentari son già passati ad altro genere.
Quanta nostalgia delle comari del mio antico borgo, quando ai tempi dell’infanzia, le udivo parlare di corna e cornetti, di cavalli bianchi e dei loro puledrini. All’epoca però si era all’economia del porco, ora siamo all’economia dell’alta finanza. Si vede che i tempi cambiano! In meglio, naturalmente.
A. T.